“Ciò che i nostri occhi vedono è solo la visione che la nostra mente ci permette di vedere”Il nostro cervello funziona attraverso “PROGRAMMI MENTALI” che abbiamo appreso nel corso degli anni a partire dagli insegnamenti avuti in famiglia, dai confronti con gli amici, dall’imitazione di persone che abbiamo stimato e ammirato: l’esperienza ci porta a creare dei modelli di pensiero ed ogni volta che prendiamo una decisione, ogni volta che valutiamo, giudichiamo o con scetticismo snobbiamo un’idea o un pensiero lo facciamo sulla base dei PROGRAMMI MENTALI instauratasi nel nostro cervello.E così, il corridore che da bambino vedeva suo padre arrabbiarsi e dargli del “fallito” quando questi in gara non arrivava per primo al traguardo imparerà che una mancata vittoria rappresenta un fallimento e, di conseguenza, proverà delusione: questo il programma mentale che il corridore si porterà con sé anche da adulto. Questa esperienza ripetuta nel tempo può generare infatti un’associazione ben precisa (mancata vittoria= “mi sento un fallito” e quindi provo delusione) che si instaurerà nel cervello del biker diventando un PROGRAMMA MENTALE. Il corridore, spesso inconsapevole a livello cosciente di queste associazioni, impara che vincere è la cosa più importante, anche più importante del divertimento o dell’impegno, ed ogni sua scelta potrebbe essere orientata a garantirsi la vittoria per evitare la spiacevole sensazione di perenne insoddisfazione ogniqualvolta non riuscirà a salire sul primo gradino del podio, senza tuttavia ricordare da dove origini questa fastidiosa emozione.La domanda che vi faccio, amici lettori, è quale impatto possono avere, secondo voi, questi programmi mentali (inconsapevoli) sulla gestione degli allenamenti, delle gare e sulla gestione delle relazioni in famiglia, con gli amici e nella conciliazione lavoro- sport?I programmi mentali il più delle volte entrano in azione senza che l’atleta se ne renda conto e, proprio per questo, talvolta possono diventare un OSTACOLO in quanto generano frustrazione, insoddisfazione, stress, e soprattutto i programmi mentali RIGIDAMENTE installati nel cervello non consentono il completo adattamento dell’atleta, impediscono di trovare soluzioni ai problemi e soffocano la creatività e l’improvvisazione: risorse fondamentali per un biker e che fanno la differenza nella gestione della prestazione.Riassumendo: I programmi mentali (basati su esperienze passate) danno forma ai pensieriI pensieri attivano sensazioni ed emozioni Sulla base di queste emozioni si compiono delle scelte e si agiscono ben precise reazioni.Dei RIGIDI programmi mentali impediscono l’adattamento e portano via energie.Infatti, troppo spesso i programmi mentali installati nella nostra mente si basano su convinzioni ERRONEE, imitazione di altre persone, voci di corridoio, convinzioni superate, e nonostante ciò finiscono per guidare buona parte delle scelte legate alla preparazione agonistica, all’alimentazione, alla preparazione della gare e alle relazioni con il team e con l’ambiente circostante.Se pensi alla tua esperienza di biker, ti vengono in mente i PROGRAMMI MENTALI che guidano buona parte delle tue scelte legate agli allenamenti ed alla preparazione delle gare? Quelle idee che proprio non metteresti mai in discussione? E riesci a ricordare le esperienze che hanno generato questi programmi mentali? Questi programmi entrano a far parte dell’ATTEGGIAMENTO MENTALE del corridore, per questo è importante imparare a conoscerli e, se necessario, metterli in discussione!La buona notizia infatti è che i programmi mentali DISFUNZIONALI, una volta individuati, possono essere MODIFICATI ed il MENTAL TRAINING è quell’esperienza NUOVA e GUIDATA che supporta il biker nella revisione dei suoi programmi mentali al fine di sceglierne di nuovi più funzionali alla condizione presente. Si tratta di “RI- PROGRAMMARE” la propria mente nella direzione dei propri obiettivi.Per chiedere una consulenza di Mental training o per avere maggiori informazioni scrivimi una mail all’indirizzo info@claudiamaffi.it e seguimi sul mio sito www.claudiamaffi.it (Dott.ssa Claudia Maffi)
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