8 alle 8: alla scoperta della “novità” Martino Tronconi

Qualcuno degli addetti ai lavori lo conosceva già, ma il secondo posto alla Hero di sabato scorso ha spedito Martino Tronconi agli onori della cronaca. L’abbiamo quindi sentito per scoprire qualcosa in più e per capire dove vorrebbe e potrebbe arrivare.

Solobike.it: Ciao Martino e complimenti per la tua super Hero

Martino Tronconi: Ciao a tutti e grazie mille per i complimenti !

Solobike.it: Partiamo dall’inizio, ovvero quando e come hai cominciato con la bicicletta?

Martino Tronconi: Diciamo che con la bici ho iniziato un po’ per caso! Ho sempre giocato a calcio fin da bambino, per poi passare al tennis all’età di 14 anni. Nello stesso periodo mio nonno mi regaló la mia prima bicicletta da corsa e da lì iniziai a fare qualche giro. Dopo un paio di anni mi chiesero di partecipare ad una “garetta rionale” del mio paese e partecipandovi me ne sono innamorato. Dall’età di 16 anni ho iniziato a fare qualche gara in modo un po’ più serio anche se devo dire che solo negli ultimi 3 anni, dopo la fine della scuola, mi ci sono dedicato veramente con continuità.

Solobike.it: Come mai hai deciso di provare l’avventura su strada e cosa ti ha fatto tornare sulle tue scelte?

Martino Tronconi: Sinceramente sono sempre stato incuriosito dall’ambiente “strada”. Fin da piccolo, quando ancora non andavo in bici, mi piaceva guardare i grandi giri e le grandi classiche in televisione. Il ciclismo, probabilmente per la sua durezza e per il suo essere ‘’epico’’ mi ha da sempre affascinato. L’anno scorso era arrivato il momento giusto per provare a togliermi lo sfizio di provare a vedere dall’interno quel mondo, di vedere come fosse realmente e cosa potessi fare. È poi arrivata la possibilità di provarci con l’Hopplà Petroli Firenze, una delle 3 squadre più forti in Italia  e l’ho presa al volo. Sinceramente già da metà stagione ho iniziato a pensare di voler tornare alla mtb. La strada è totalmente un mondo diverso, sia dal punto di vista agonistico, ma soprattutto dei rapporti interpersonali… sicuramente per certi aspetti un mondo più difficile! Ho quindi deciso, felicissimo di farlo e più motivato che mai, di tornare nel “mio mondo” con il team Bike Innovation Focus Rosti.

Solobike.it: Hai 22 anni, ma già una discreta esperienza. Nonostante per molti il tuo nome sul secondo gradino del podio della Hero sia una sorpresa, alcuni degli addetti ai lavori erano pronti a scommettere su di te. Come è nata, anno dopo anno e passo dopo passo, la solidità che ti ha portato ad un passo dalla vittoria ai piedi delle Dolomiti?

Martino Tronconi: Diciamo che la mia crescita negli ultimi 3 anni è stata “veloce”, ma allo stesso tempo costante. Penso che in questo sport le uniche cose che alla lunga pagano sono i sacrifici e la costanza. Già dai primi anni con la SOUDAL facevo piazzamenti importanti per la mia età, poi l’anno scorso correndo su strada e disputando tantissime giornate di gara,  penso di essermi completato come corridore. Quest’anno sono tornato alla MTB sicuramente molto più ‘’pronto’’ di prima.

Solobike.it: Quali erano le tue aspettative prima della gara?

Martino Tronconi: Sapevo che uscivo dall’Alpen Tour con un’ottima condizione. Infatti durante le 4 tappe la mia condizione è sempre cresciuta e nonostante il tanto tempo perso nella prima tappa per un errore di percorso sono riuscito a concludere 9° nella generale e agguantare il 5° posto nell’ultima tappa. Diciamo che l’obbiettivo era centrare una top ten, anche se quando ci si attacca il numero non ci si deve accontentare mai.

Solobike.it: E le tue emozioni post gara, per il risultato più importante della tua seppure breve carriera?

Martino Tronconi: Le emozioni sono davvero state tante. Per me non era stata fino ad un mese e mezzo fa una stagione fortunata … volevo partire forte, ma diversi infortuni (prima la rottura di un polso, poi di due costole) e inconvenienti vari non mi hanno fatto esprimere al meglio fino a fine aprile. Non ho però mollato e da lì in poi la condizione è costantemente  cresciuta e ho iniziato a fare piazzamenti e prestazioni importanti fino a quella della Hero, che mi ha reso felicissimo. Le centinaia di messaggi ricevuti poi dopo la corsa hanno reso questa giornata speciale!

Solobike.it: Come cambia ora la tua carriera? Cosa  hai in previsione, sia per questa, che per le prossime stagioni per arrivare ancora più in alto?

Martino Tronconi: La mia “carriera” non cambia e non deve cambiare! Questo è sicuramente un bel risultato, ma per arrivare ad essere costantemente davanti a giocarmela con i migliori c’è da migliorare ancora tanto! Per le prossime stagioni il mio obbiettivo é quello di continuare a crescere come corridore e acquistare sempre più esperienza sia in Italia che all’estero! Dal mio punto di vista fare gare di livello sia in italia che all’estero come prove di coppa del mondo marathon e corse a tappe è il modo migliore per crescere e per farlo il più velocemente possibile.

Solobike.it: Qual è (da atleta) il tuo sogno nel cassetto?

Martino Tronconi: Di sogni nel cassetto ce ne sono tanti. Penso che come ogni bambino che inizia a fare un qualsiasi sport, correre con la maglia della nazionale sia una soddisfazione enorme… Altri sogni sono, come ogni atleta che fa questo sport,  riuscire a vincere un giorno una maglia tricolore o corse importantissime come HERO o DOLOMITI SUPERBIKE. Sicuramente anche partecipare un giorno alla Cape epic mi piacerebbe tantissimo!!!

Solobike.it: Martino, rinnovando i complimenti, ti auguriamo un grande in bocca al lupo.

Martino Tronconi: Grazie mille a voi!!!

 

(Max Alloi)

Fonte: solobike.it