8 alle 8: il vice campione europeo Luca Braidot si racconta a solobike.it
Assieme a Kerschbaumer, Luca Braidot è il biker rivelazione di questo 2018 dove nello XCO ha stupito per regolarità e qualità dei risultati. Argento ai campionati europei e 5° a Mont Saint Anne il biker friulano promette spettacolo anche per le ormai imminenti e importantissime gare di La Bresse e Lenzerheide.
solobike.it: riviviamo a ruote ferme la tua fantastica settimana coronata con un argento agli Europei XCO di Glasgow e un quinto in Coppa a Mont Saint Anne. Una settimana indimenticabile per te. Vuoi raccontarcela?
Luca Braidot: si, per me questa è stata senz’ altro una settimana bellissima, anche se a dire la verità all’arrivo del campionato europeo di Glasgow non ero del tutto soddisfatto, essere battuti all’ultimo giro non è mai bello, però quel giorno Lars ne aveva di più ed è giusto che sia andata cosi.
solobike.it: anche se finisse domani questo 2018 é di gran lunga la tua miglior stagione con la maglia tricolore nel CC, il secondo posto agli italiani XC di Pila, l’argento agli Europei, l’oro nella staffetta europea a Graz. soddisfatto e cosa ti aspetti dagli ultimi due mesi di gare ?
Luca Braidot: io credo che la mia migliore stagione sia stata comunque il 2016, in quell’anno sono andato forte da febbraio a settembre. Quest’anno invece sono caduto in allenamento a maggio e mi sono rotto la clavicola sinistra, la mia preparazione è stata interrotta e sono entrato in forma solamente a fine giugno. A maggio c’erano 2 prove di coppa del mondo nelle quali sono riuscito a correre ma ovviamente senza poter dare il massimo. Ora sono solamente 17° nella classifica di coppa, quindi non posso ritenere questa la mia migliore stagione, per fare un confronto nel 2016 in questo periodo della stagione ero ancora 5° nella generale. Sono comunque molto soddisfatto di come sia andato l’ultimo mese e mezzo e spero di riuscire a mantenere o anche migliorare questa condizione fino a settembre.
solobike.it: non ti scopriamo quest’anno ad alto livello, visto che sei reduce anche da un 7. posto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Lo scorso anno l’infortunio alla clavicola ha poi “rallentato” il tuo percorso di crescita. cosa ti aspetti di qui alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020 ?
Luca Braidot: Si pure l’ anno scorso caddi ad inizio stagione e mi ruppi la clavicola destra, ma non fu questo il principale problema. Il problema fu l’inglobamento del corpo forestale dello stato nell’arma dei Carabinieri. Per questo motivo ci furono parecchi problemi a livello organizzativo del team e noi atleti ne risentimmo molto. Per fortuna ora, grazie al centro sportivo carabinieri ad Olympia e Vittoria, tutto si è risolto nei migliore dei modi, siamo diventati team UCI e possiamo tranquillamente dire di essere una delle squadre più forti al mondo. A dimostrarlo, il secondo posto nella classifica per team ottenuto ad Andorra, dietro solamente a Cannondale e davanti squadroni come Scott e Bmc. Per quanto riguarda Tokyo rimane il mio obbiettivo principale, ma mancano ancora 2 anni di duro lavoro.
solobike.it: da due anni siete nel team c.s. Carabinieri che vi ha dato la necessaria tranquillità per allenarvi e migliorare nelle vostre performances. la scelta di rinnovare fino al 2020 é sintomatica di questo?
Luca Braidot: Come detto prima dopo un inizio un pò complicato, ora nel C.S. Carabinieri si è creato un ambiente perfetto dove poter lavorare in tranquillità fino al 2020. Poi fino a Tokyo saremo affiancati da Olympia, che sta investendo molto su di noi e faremo del nostro meglio per ripagare la loro fiducia.
solobike.it: un atleta della mtb deve anche essere supportato da un mezzo meccanico vincente. come ti trovi con la Olympia F1X e visto che da un paio di settimane é già stato presentato il modello nuovo state già correndo con il modello 2019 ?
Luca Braidot: Beh penso sia inutile dire che ci troviamo benissimo con la F1X, Olympia ha lavorato molto per trovare le geometrie più performanti possibili e adatte alle nostre caratteristiche e ne è uscita una bici che per noi è il massimo. E’ molto leggera (9,5-9,6 kg), quindi molto pedalabile in salita e in discesa fa paura, poi essendo montata shimano XTR DI2 è una bici anche super affidabile. Per un atleta essere sulla linea di partenza sapendo di avere un mezzo alla pari o migliore dei tuoi avversari è essenziale. Per quanto riguarda il 2019, non essendoci nulla da migliore sulla F1X, tranne qualche piccolo particolare, Olympia si è concentrata molto su un nostro desiderio, ovvero avere una front il più possibile simile alla full. Sarà cosi disponibile nel 2019 la nuova F1 che avrà le geometrie molto simili alla F1X, l’obiettivo é quello riuscire a mantenere la stessa posizione in bici nel passaggio da full a front, mantenendo cosi anche lo stesso feeling nella guida.
solobike.it: La Bresse e Lenzerheide ormai sono imminenti: ti piacciono i tracciati e a quale risultato punti nella World cup finals e nei Worlds 2018 ?
Luca Braidot: Mi piacciono molto entrambi, La Bresse sarà importante per capire la condizione in vista del mondiale in svizzera, che rimane l’obbiettivo numero 1. Il mio obbiettivo è mantenere il trend positivo dell’ultimo mese e riuscire ad entrare nella top 5.
solobike.it: a gennaio abbastanza a sorpresa hai vinto il titolo tricolore del ciclocross, disciplina che praticate soprattutto per “allenamento”. pensi che la disciplina prateste sia perfettamente compatibile e propedeutica alla mtb come di recente ha dimostrato anche Van der Poel ?
Luca Braidot: Mi piace molto il ciclocross, io lo pratico perché mi da la motivazione per allenarmi anche durante l’inverno, divertendomi e senza dar troppo peso a fatica, acqua e freddo.
solobike.it: infine: quali sono gli hobbies di Luca Braidot nei periodi di pausa recupero dalla stagione mtb?
Luca Braidot: Amo stare con gli amici e mi piace moltissimo andare in moto ( cross ed enduro ). Uso molto la moto in inverno anche come preparazione insieme alla palestra.
solobike.it: grazie Luca per la tua disponibilità. A presto sui campi di gara.
Luca Braidot: grazie a voi e un saluto ai lettori di solobike.it
(MM)