8 alle 8: Mauro Bettin ci spiega il “fenomeno” Kerschbaumer
Il team manager del team Torpado Gabogas é autore e (ri)scopritore del talento di Kerchbaumer. Due titoli italiani in due anni. Una vittoria e due secondi posti in Coppa quest’anno…e non é finita qui.
solobike.it: ciao Mauro. ci vuoi fare un bilancio di questa stagione 2018, fino a qui direi assolutamente positiva?
Mauro Bettin: una stagione fino ad oggi super, al di sopra delle aspettative. Credevo nella conferma della maglia di Kerschbaumer, ma mi sarei aspettato il tricolore di Zanotti magari l’anno prossimo. Gerry ha tenuto uno stato ottimale della forma per oltre due mesi. Anche dopo la caduta in Coppa a Mont Saint Anne siamo stati fortunati perché per fortuna é stata solo una botta ed ha già ripreso ad allenarsi bene. Zanotti ha davvero del talento e ci credevo potesse vincere a Pila a ridosso dell’evento. L’infortunio del favorito Naspi in parte ci ha favoriti, ma ha avuto l’approccio vincente alla gara, sapendo cogliere l’attimo. Non é da tutti.
solobike.it: che obiettivi hai dato a tuoi ragazzi per i due prossimi importanti eventi, ovvero le world cup finals di La Bresse e i Mondiai di Lenzerheide?
Mauro Bettin: per Juri mi aspetto a La Bresse una buona gara dove penso possa entrare nei 15-20. Ha ottima tecnica e un buon motore quindi al primo anno U23 per il Mondiale anche per lui sarei contento di una Top15-20. Gerry ora si sta preparando tranquillamente a casa sua in altura. Il percorso di La Bresse é un po cambiato e penso dia comunque adatto alle sue caratteristiche. Penso che potrà ambire a un posto sul podio anche a La Bresse. Prima del Mondiale faremo allenamenti di qualità e poi stirngeremo i pugni per un grande risultato.
solobike.it: ci saranno novità in seno al team Torpado Gabogas per il 2019?
Mauro Bettin: diciamo che l’ossatura attuale sarà riconfermata. Gerry ha firmato fino al 2020, mentre i due U23 Zanotti e Taffarel hanno un contratto fino al 2019, che penso non ci sarà problema ad estendere di un ulteriore anno. Sto trattando anche un altro corridore ma la priorità sarà comunque preservare l’ambiente molto sereno che abbiamo creato in cui Gerry si trova molto bene. Di sicuro rafforzeremo la struttura con la quale seguiremo la World Cup a livello di personale, mezzi e hospitality.
solobike.it: ti saresti mai aspettato un Zanotti cosi vincente già quest’anno?
Mauro Bettin: la sua conferma del titolo tricolore dopo quello juniores del 2017 non era scontata e nemmeno banale come primo anno U23. E’ stato davvero bravo, ha dimostrato una mentalità vincente, vincendo soprattutto di testa, pur avendo una ottima condizione di gambe. Fisicamente nei prossimi anni puo’ maturare e migliorarsi molto ancora.
solobike.it: in Kerschbaumer vedi ancora del potenziale inespresso?
Mauro Bettin: Gerry lo conosco da tempo. Ha talento, fisicamente é molto forte e lo é stato sempre. Ogni atleta ha una sua chiave di lettura e in questi due anni ho saputo “leggerlo” in modo da dargli sicurezza e fiducia. Dal punto di vista alimentare, dell’allenamento, della forza e della tecnica ha sempre saputo e sa gestirsi in modo ottimale. E’ un biker di altissimo livello e lo ha dimostrato in questi due anni: fortissimo in salita e con tanto manico in discesa. Anche l’episodio della caduta di Mont Saint Anne con la quale si é probabilmente giocato la vittoria é stato imputabile a una traiettoria diversa dalle solite, per cercare di “seguire” Fluckiger. Davvero un peccato per la vittoria sfumata, ma ha fatto bene a provarci.
solobike.it: hai avuto la fortuna di correre e in parte dirigere e allenare grandi campioni del passato come Martinez e Bui. Cosa ha in comune Kersch con questi due grandi campioni?
Mauro Bettin: Bui dei tre era senz’altro il più esplosivo, che sarebbe stato di sicuro molto adatto agli XC moderni, più corti quelli di una volta.
Gerry é il più forte. Ha il potenziale per vincere sempre quando in forma su ogni tipo di percorso. Sarebbe stato moto adatto anche gli XC più lunghi di una volta. Miguel era nato fuoriclasse con un fisico super adatto alle mtb da 26”. Aveva dalla sua anche il fatto di essere furbissimo in corsa e per questo ha vinto molto in carriera.
solobike.it: hai un grandissimo bagaglio da corridore su strada prima (alla Refin) e poi nella mtb (Full Dynamix). quali tuoi insegnamenti hanno fatto fare a Gerry questo salto di qualità che tutti abbiamo sotto gli occhi?
Mauro Bettin: non ho la bacchetta magica. Sono solo riuscito a entrare nella sua testa, dandogli molta fiducia. Sapeva e sa allenarsi, ma si é creato con lui un ottio rapporto, grazie al quale sono riuscito a capire i suoi stati d’animo, affrontare i periodi no legati alla sua allergia. Come allenamenti fa tanto ski alp in inverno, non usa misuratori di potenza. In inverno mette una grandissima base aerobica,che in questi mesi estivi gli da un grande vantaggio, mantenendo molto a lungo il suo periodo di forma.
solobike.it: un atleta é vincente nella mtb anche se ha a disposizione un mezzo vincente e affidabile. Vuoi descriverci la mtb con cui Gerry ha già conquistato tre podi in Coppa quest’anno?
Mauro Bettin: al momento sta già correndo con la Torpado Matador X 2019. Con questa mtb biammortizzata Gerry si trova molto bene. Le geometrie sono azzeccate per gli xc moderni , molto tecnici. La mtb é molto leggera (attorno a 9.6kg), con un dato molto simile a quello della Scott di Schurter. Anche tutti i componenti che abbiamo confermato per il prossimo anno sono stati un’arma vincente per Gerry, penso per esempio alle ruote Ursus, ai componenti FSA e al cambio a 12 velocità Shimano. Squadra vincente non si cambia e questo vale anche per l’insieme del pacchetto tecnico.
solobike.it: grazie Mauro per la tua disponibilità e un in bocca al lupo per il finale di stagione.
Mauro Bettin: grazie a voi e un saluto ai lettori di solobike.it
(MM)