Alieno Van der Poel
Pazzesco Mathieu Van der Poel. Non ci sarebbe molto altro da dire, visto che l’olandese ha coronato l’ultima gara del mondiale, proprio come ha fatto per tutta la stagione. Vincendo e dominando.
Nelle ultime tre stagioni a festeggiare era stato Van Aert, ma oggi nulla è riuscito a fermare l’olandese. Su un tracciato quasi perfetto e molto (anzi) troppo veloce, Van der Poel ha tenuto un ritmo da motocross, tanto che gli Elite hanno dovuto fare 12 giri, visto che l’olandese girava ad una media di 6’ a giro.
In una bella giornata di sole, fin dal via i favoriti hanno preso le redini della gara. Van der Poel addirittura ci ha provato già pochi metri dalla partenza prendendo qualche metro di vantaggio, ma Wout Van Aert non si è fatto sorprendere, rientrando sul rivale.
Il belga sembrava potersela giocare, ma quando Van der Poel ha deciso veramente di allungare, per lui non c’è stato nulla da fare ed è parso chiaro a tutti che si stesse metaforicamente sfilando la maglietta iridata.
Mentre per Van der Poel era una cavalcata solitaria, dietro le piazze d’onore se le giocavano Van Aert e Toon Aerts. Aerts rientrava sul connazionale e sembrava in grado batterlo, così come già successo in coppa. Ma Van Aert questa volta non ci stava e complice anche una scivolata di Aerts andava a prendersi (magra consolazione) la seconda piazza, mentre Aerts coronava una stagione di altissimo livello con un ottimo bronzo.
Fuori dal podio ancora Belgio, con Michael Vanthoutenhout 4, Laurence Sweeck 5, Quinten Hermans 7, Jens Adams 9 e Gianni Vermeersch 10, poi Olanda con Lars Van det Haar 6 e Germania con Marcel Meisen 8.
Buona prova per l’unico italiano in gara, il campione d’Italia Gioele Bertolini, che ha lottato per tutta la prima parte con gli atleti in lotta per la top10, ma poi ha perso un po’ di terreno, complice anche una caduta, chiudendo comunque con un onorevolissimo 16 posto a 2’31’’ dal vincitore.
(Max Alloi)