Alta Valtellina Bike Marathon: la XII edizione parla straniero

Sempre piu’ internazionale la gara di Valdidentro, che ha celebrato la XII ed. con i successi del tedesco campione del mondo marathon Seewald e al femminile la ceca Prudkova. Circa 700 i bikers coinvolti nel week end di gara sui tre percorsi di gara e la versione Kids della domenica.

Cambio della guardia in Alta Valtellina per la organizzazione della storica manifestazione dell’alta valle. Solo a inizio marzo infatti al vecchio C.O. é subentrata la nuova organizzazione di Follow Your Passion, società milanese molto professionale ed attiva già nel triathlon, running, granfondo su strada (es. Ikon Livigno, Stralivigno, Gf Mont Blanc, solo per citarne alcune).

In un anno 2022 del quasi post pandemia pero’ non ha aiutato per sfondare come negli scorsi il tetto dei 1000 iscritti aprire le iscrizioni molto tardi (8 marzo) quando ormai parecchi bikers avevano già pianificato la stagione. Questo tra altro mantenendo comunque la tradizionale data di fine luglio dove nel frattempo c’erano anche alcune concomitanze scomode, un paio anche in regione.

Come in tutti gli anni transitori pero’ é stato ed era importante riproporre al di la’ dei numeri un Evento con la “e” maiuscola, cosa che servirà senz’altro per il futuro.

Tutto il format degli anni precedenti infatti é stato copiato e incollato dal nuovo C.O. , facendo tesoro delle esperienze passate e cercando anche di migliorare il migliorabile.

Le condizioni atomosferiche con pioggia al venerdi pomeriggio, quasi incessante dalle 19 alle 24.00 ha reso in alcuni tratti fangoso il percorso ma in ogni caso sempre pedalabile senza troppe difficoltà e rallentamenti. Tre come tradizione i tracciati con il Marathon di circa 100Km e 3200m di dislivello, l’Endurance da 76Km e 2400m di dislivello e il Classic da 44Km e 1400m di dislivello.

Abbiamo pedalato su tutte e 12 le edizioni di questa Marathon e quindi meglio di ogni altro possiamo garantire e testimoniare lo spettacolo dei percorsi proposti (gli altri due infatti si innenstano sul principale, grazie alle partenze differenziate 7.30 – 9.30 -10.00). Praticamente una università della mtb disegnata sui trails del Parco Nazionale dello Stelvio con le salite ripide, discese veloci e discese tecniche e quelle da bike park, radici viscide, tratti ondulati e sinuosi quasi da cross country. Insomma tutto quello che si puo’ chiedere a una gara di mtb di alto livello che debba offrire una esperienza a tutto tondo, promuovendo anche il territorio che la ospita.

Tratto caratteristico del marathon e “odiato” da quasi tutti i partecipanti il finale di gara, cioé gli ultimi 20Km. A parte la dura salita di Prei e Alpe Boron con le pendenze costanti in doppia cifraper un paio di km, erano i continui saliscendi successivi con salitelle ostiche che mettevano in crisi gli atleti , già alle loro ultime energie.

Nel parterre d’arrivo comunque i commenti di chi aveva pedalato qui per la prima volta erano unanimi, Gara di vera mtb, che senza l’uso di troppi superlativi in stile “eroe”, “leggenda” e similari, era molto “tosta”, insomma un vero spettacolo di gara.

Per questa edizione ottima infine l’idea di premiare la fatica di tutti i finishers con la medaglia (in pregiato legno valtellinese), un piccolo monile a ricordare l’impresa di aver terminato l’Alta valtellina bike marathon.

Come già gli anni precedenti molto bello anche in questa edizione il pacco gara con la maglietta bici celebrativa dell’evento realizzata da Ale’, integratori Named sport, borraccia FyP e un buono sconto presso le Terme di Bormio.

Ottima la dislocazione dei ristori sul percorso, uno ogni 10km piu’ quello all’arrivo. Spettacolare il pizzocchero party all’arrivo, offerto da gentili signore in abiti tipici valtellinesi e che oltre ai citati pizzoccheri offriva riso o pasta, affettati, dolce , acqua e frutta.

Le docce da campo con annessi spogliatoi e i numerosi lavaggi bici con anche aria compressa per asciugare velocemente delle sollecitate bike, rendevano piacevole il post gara. Grazie allo sponsor Compex quest’anno era offerto anche un servizio gratuito di massaggi.

Il servizio ufficiale di foto dell’evento é già disponibile ed é realizzato da Phototoday sulla piattaforma Pica (getpica.com)

LA GARA:

Livello qualitativo da coppa del mondo marathon a questa XII edizione. Quasi una rivincita del mondiale dello scorso ottobre a Capoiliveri.. senza andare sull’isola toscana. Al via infatti tutti gli occhi erano sul campione del mondo , il tedesco Seewald, indicato anche dagli avversari come l’uomo da battere. Essendo alla sua prima partecipazione Seewald ha lasciato sfogare gli avversari nella prima parte che ha visto gli attacchi di Juri Ragnoli (SCOTT) sulle prime rampe. Dopo il passaggio da Livigno ci ha provato il russo Aleksei Medvedev che dal ponte delle Capre verso Alpisella ha fatto il suo forcing. Terzo a provarci era il colombiano Leonardo Paez (Soudal Leecougan) che ha battuto forte sui pedali sulla temuta risalita verso la Bocchetta di Trelina.

Come negli scorsi anni a risultare decisivo il finale di corsa , dopo il passaggio dalla decauville di Arnoga. Gli ultimi 30km sono stati caratterizzati infatti da continui colpi di scena con cambi di posizione in testa alla corsa. Seewald (Canyon NW) e Paez conducevano con buon margine sugli inseguitori ma il mitico muro di Prei ha ancora una volta fatto la differenza lanciando l’iride di Andreas Seewald in una fuga solitaria che terminerà dopo 4h 22’ e 12” al traguardo di Isolaccia, mettendo in crisi Paez che sul finale per un problema fisico si è visto saltato prima da Aleksei Medvedev (Soudal Leecougan) (2º), poi dal connazionale Arias Cuervo (Hubbers Polimedical) (3º) in gran rimonta dopo essere stato vittima di una foratura. Da elogiare la prova del livignasco Mattia Longa (Ktm alchemist brenta brakes) (4º), che ha preceduto la coppia della Wilier Pirelli Porro-Geismayr. Settimo posto per il capitano della Scott, il bresciano Ragnoli.

Avvincente anche la gara femminile con al via un parterre di atlete internazionali. Come Seewald prima partecipazione e vittoria per la biker ceca che pratica anche enduro e XC Barbora Prudkova. Per lei n ottimo crono di 5h44m22s, facendo valere anche la sua superiorità soprattutto in discesa. Al secondo posto a sorpresa si é piazzata la masterwoman della cicli Cingolani Sara Mazzorana che ha battuto allo sprint la biker della RDR Leynicese Costanza Fasolis. Quarto posto assoluto e 3.a Open per l’altra piemontese Valentina Picca della Scott Sumin.

Sul percorso Endurance di 76km da segnalare infine i successi dell’ex pro su strada Daneile Ratto (2R bike Store) e della svizzera Hartmann, mentre sul Classic di 48Km successo per il bresciano del team Todesco Christian Varia e per Marta Giaccaglia del Master Team.

HANNO DETTO
Andreas Seewald (Canyon Northwave) , 1. classificato: “Conoscevo il tracciato ma ero per la pirma volta al via. Una gara davvero bella. Lotta serrata e ho cercato di risparmiarmi per attaccare nel finale. Ora mi attende Ischgl e poi cercher^o di preparare la difesa della maglia iridata in Danimarca su un trtacciato poco adatto alle mie caratteristiche”

Il podio maschile con Seewald al centro 1., Medvedev, 2. a sinistra e Arias Cuervo 3. a destra

Aleksei Medvedev (Soudal Leecougan), 2. classificato: “Ero reduce da una operazione ai denti che ho dovuto fare in Russia e quindi non sapevo bene come potesse andare oggi. Invece la sensazioni erano buone e ci ho provato salendo verso l’Alpisella ma era difficile fare la differenza con avversari così forti. Così ho cercato di gestirmi sapendo che nelfinale avrei potuto ancora dire la mia

Arias Cuervo (Hubbers Polimedical), 3. classificato: “Mi sono divertito tantissimo, anche se…ho sofferto l’altura. Dopo la foratura ho cercato di non mollare perché sapevo che con un finale cosi duro potevo ancora dire la mia su questo percorso davvero esigente e impegnativo. Sono felicissimo del mio podio, vale molto per me”.

Il podio femminile con la ceca Prudkova al centro. Seconda Sara Mazzorama a sinistra eterza Costanza Fasolis a destra

Costanza Fasolis (RDR LEynicese), 2.a classificata: “Sono molto contenta della mia gara. Non ho mai visto la Mazzorana e le sono rientrata proprio sull’ultima discesa e per la volata ormai é stata dura ma va bene cosi. Molto brava la ragazza ceca, che é una endurista e fa anche coppa del mondo XC. Guidare per alcuni tratti dietro di lei é stato davvero “tanta roba”. Ora un podi riposo e poi preparer^o il Grand Raid dove sar^o al via con Claudia”

(MM)

ph: ufficio stampa