Cannondale F-Si 2019, la bici dei nostri sogni?

Nella settimana appena trascorsa, grazie alla cortesia di Simone Maltagliati, marketing manager per l’Italia di Cannondale, abbiamo avuto la fortuna di testare la nuovissima Cannondale F-Si 2019, modello Wold Cup Hi-Mod che, senza il minimo dubbio, diventerà una delle più ammirate e desiderate mtb sul mercato. Il ritrovo era fissato presso l’impianto Bike Off Road di Castelfranco Veneto, pista permanente ben conosciuta e apprezzata  da tutti gli amanti del fuoristrada veneto, presso cui è possibile allenarsi quasi in ogni stagione, e che viene gestita con grande capacità dagli amici del GS Freetime. Un ristretto gruppo di giornalisti ed esperti di settore ha avuto la possibilità di conoscere tutti i segreti tecnici relativi ad una delle bici più innovative che siano mai state presentate, e di verificare personalmente la corrispondenza tra quanto risulta al banco ed il reale utilizzo. Dopo un aperitivo di benvenuto, la prima parte del pomeriggio è stata dedicata alla spiegazione tecnica e di dettaglio sulla componentistica, mentre poi abbiamo avuto la possibilità di usare la bici in pista a nostro piacimento.

 

La Cannondale F-Si 2019 in versione World Cup Hi-Mod che abbiamo provato montava un gruppo Sram XX1 Eagle con cassetta 10/50, cerchi Enve M525 in carbonio con mozzi Dt Swiss C36, gomme Schwalbe Racing Ray e Racing Ralph, sella Prologo zero II e componenti Cannondale; e spiccava la nuovissima forcella Lefty Ocho, migliorata moltissimo a livello tecnico ed estetico; in questa configurazione la taglia M pesa 8,2 chili. Questa hardtail consigliata per il cross country sarà presentata in sei versioni, più una specifica per la clientela femminile. Il materiale utilizzato per il telaio, che anche a livello estetico trova pochi paragoni, è il carbonio BallisTec di Cannondale, in versione Hi-Mod per i due modelli top di gamma  e in versione Carbon per tutti gli altri. Si tratta naturalmente di un BallisTec migliorato ed evoluto rispetto al precedente, capace da un lato di ottimizzare la resistenza alla trazione, dall’altro di migliorare la rigidità.  Il telaio in versione Hi-Mod pesa 900 grammi, mentre nella Carbon  il peso sale a 1100 grammi.

 

La nuova forcella Lefty Ocho è uno degli elementi che hanno catalizzato la nostra attenzione: è monopiastra, ed eravamo curiosi di capire se questo ne avesse pregiudicato la risposta. Ovviamente ha una rigidità leggermente inferiore rispetto alla vecchia Lefty, ma i test dimostrano che si comporta molto meglio delle dirette concorrenti. E’ nuova sia nella struttura che negli interni e ne esistono due modelli: Carbon (con struttura e cannotto in fibra, montata sulle versioni top di gamma) e Alloy (testa e cannotto in alluminio, montata sugli altri modelli).  La prima versione pesa 1446 grammi, la Alloy ne pesa 1735, mentre l’escursione è di 100 mm. La parte meccanica si affida sempre ai cuscinetti ad aghi, che però scorrono su tre lati e non su quattro come in precedenza, e che sono stati ingabbiato per evitarne la migrazione e per ridurre i carichi torsionali.  Anche l’idraulica è nuova e si affida ad una cartuccia sigillata con sistema IFP (Indipendent Floating Piston), che garantisce dissipazione del calore, ed è dotata di un sistema di autospurgo dell’olio.

Ma la bici è ricca di accorgimenti e soluzioni intelligenti: come il sistema di sgancio rapido Speed Release, che utilizza un meccanismo ibrido tra lo sgancio rapido e il perno passante, o come l’App “ThingWorx View”, grazie alla quale da qualsiasi smartphone o iPad si può “scannerizzare” la forcella per consultare i tutorial di manutenzione o il setup consigliato.

Ma aldilà di quanto possono spiegare i dati, di per sé interessanti, quello che veramente conta è come questa bici reagisce quando si comincia ad utilizzarla. Appena si sale in sella si capisce subito che si tratta di un mezzo grintoso, adatto ad un uso agonistico: eppure si percepisce una sensazione di comfort, di familiarità che non trova immediata spiegazione. Probabilmente le geometrie e la corretta distribuzione dei pesi tra anteriore e posteriore permettono al corpo di trovare in tempi brevi una posizione di guida ottimale, e di pedalare in modo efficiente, sfruttando a pieno le energie utilizzate. Quando si inizia a spingere in salita si percepisce la piena reattività del telaio, la cui efficacia di risposta è impressionante, e consente di ottimizzare lo sforzo atletico anche sui tratti più ripidi. Ma anche in discesa la bici non si è rivelata da meno: rigidità e precisione sono al top, si controllano le traiettorie con facilità ed esiste la possibilità di correzione quando l’impostazione non è stata del tutto adeguata. Lety Ocho è ineccepibile, trasmette grande sicurezza e consente di affrontare ostacoli e vuoti con grinta: il passaggio al monopiastra non ha influito sulla fluidità e sulla continuità di risposta, sorprendendoci nettamente in positivo. Anche quando abbiamo tenuto la forcella chiusa abbiamo avuto conferma della bontà del telaio, che non si è rivelato impacciato sul misto e sullo stretto, e che ha sempre fornito la risposta corretta ad ogni stimolazione. In pratica ha rivelato tutta la sua modernità, non dando segni di flessione o pigrizia, ribadendo però che la sua natura prevalentemente “racing” non contrasta con un uso finalizzato al divertimento. Anzi, la verità è che a guidare Cannondale F-Si 2019 ci si diverte proprio! Anche se si tratta di una hardtail consigliata per il cross country riteniamo che possa essere tranquillamente usata per distanze un po’ più lunghe: dopo un paio d’ore di utilizzo la sensazione iniziale di confortevolezza non si è attenuata.

In conclusione il nostro giudizio non può essere che ampiamente positivo, perché la bici soddisfa in pieno le esigenze per cui è stata progettata, ed è in grado di spingersi oltre. Se puo’ dare il massimo in un percorso misto di Coppa del Mondo è altrettanto in grado di soddisfare il biker che voglia guidare, anche solo per divertirsi, un mezzo all’avanguardia dal punto di vista tecnico. Siamo sicuri che troverà ampio spazio nel mercato e grande apprezzamento da parte di coloro che cercano bici di livello nettamente sopra la media.

Un saluto ed un ringraziamento a tutto lo staff di Cannondale Italia per la cortesia e la competenza dimostrataci anche in questa occasione.

 

(Sandro Bongiorno)