Cattaneo 12° nell’ultima tappa dell’Andalucia Bike Debertolis è 28°, ora si guarda alla Cape Epic
Si è chiusa con un buon doppio piazzamento l’esperienza di Johnny Cattaneo e Massimo Debertolis all’Andalucia Bike Race, la gara a tappe spagnola che oggi ha vissuto il proprio ultimo atto. Dopo l’annullamento della quinta frazione, reso necessario dalle difficile condizioni meteo, i due portacolori della Wilier Force 7C sono tornati in sella per la loro ultima fatica, anche in questo caso chiamati a fare i conti con la pioggia e il vento.
La tappa, che da programma prevedeva uno sviluppo di 55,78 chilometri e 1021 metri di dislivello, è stata ridotta a 34 chilometri, disputata in condizioni estreme. Cattaneo e Debertolis, che in terra spagnola hanno vissuto entrambi una settimana difficile sotto più aspetti, hanno stretto i denti e hanno chiuso rispettivamente al 12° posto (terzo degli italiani) e al 28° posto, con l’ex iridato vittima anche di una foratura.
Johnny Cattaneo ha fermato il cronometro sul tempo di 1h33’13” e ha pagato un ritardo di poco superiore ai 4 minuti rispetto al vincitore di giornata, l’altoatesino Fabian Rabensteiner (1h29’01”), che ha preceduto Sasu Halme ed Enrique Morcillo Vergara di 33” e 35”, seguiti in classifica da Keegan Swenson e dal portoghese Tiago Ferreira.
Debertolis, invece, è riuscito a conquistare un posto nella “top 30” nonostante una foratura, 28° in 1h37’35”.
«Abbiamo gareggiato in condizioni estreme – spiega Debertolis dalla Spagna – in certi tratti pioveva tanto da accecarti, con freddo e vento. Il percorso comunque era bello e molto tecnico. A gara finita, è tempo di bilanci: non tutto è andato come ci aspettavamo, dalle condizioni fisiche a quelle atmosferiche, ma cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo stretto i denti nonostante i problemi fisici di cui, sia Johnny che io, siamo stati vittima. La terza tappa per me è stata un vero e proprio calvario e anche Cattaneo ha dovuto fare i conti con qualche problema fisico. Ora prepareremo l’appuntamento di fine mese con la Cape Epic, in Sudafrica, con la convinzione e l’obiettivo di ben figurare. Sappiamo che sarà una gara lunga e dura, ma non lo sarà solo per noi. Come sempre, andiamo avanti a testa alta mettendoci il massimo impegno, sapendo di aver fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità nelle condizioni in cui ci siamo trovati a gareggiare».