Chiarini suona la carica: “pronto per le prossime sfide”
Il portacolori Taddei, dopo una prima parte di stagione ricca di successi non vuole fermarsi
“Qui mi sento come a casa, possiamo fare grandi cose”
Pedalare “in famiglia” è uno dei segreti del suo successo. Già, perché per Riccardo Chiarini, indossare la maglia della Cicli Taddei significa sentirsi come a casa. E proprio questa sensazione, questo feeling con il team guidato da Stefano Taddei, ha permesso al corridore trentottenne, ex professionista su strada, di essere protagonista di un’ottima prima parte di stagione con successi e prestigiosi piazzamenti a podio. Un bottino importante che però non è un punto di arrivo ma bensì di partenza. Perché ci sono tanti obiettivi all’orizzonte, ancora da raggiungere
Da Gennaio sei nel nuovo Team come è stato l’impatto con la Cicli Taddei?
“Direi ottimo – spiega Riccardo Chiarini – ho trovato una squadra organizzata e professionale, che riesce però ancora ad avere una gestione familiare. Ed è questo mix che rende l’ambiente molto positivo e senza stress. È chiaro, quando corri in bici – prosegue Chiarini – sei sempre sotto pressione per fare risultato, ma in questa squadra non c’è nervosismo, non c’è quello stress negativo che qualche volta compromette le gare. Quello della Cicli Taddei è un ambiente che ti permette di rendere al meglio. Per quanto mi riguarda lo si vede anche dai risultati, visto che questa è senza dubbio una delle mie migliori stagioni in Mtb”.
Lo dicono anche i numeri, con una prima parte di stagione che ti ha regalato tanti risultati importanti.
“Non ci sono dubbi – ammette Chiarini – è stata una prima parte di stagione con tante gioie. Difficile fare una classifica, ma sicuramente il terzo posto alla Volcat in Spagna è stata una gioia immensa. In primis per il prestigio della corsa, che è nel calendario Uci, e poi anche per come è andata, con un problema meccanico che mi ha fatto scalare in quinta posizione, ma sono comunque riuscito a rimontare. Poi – prosegue Riccardo – , non posso non citare il successo arrivato alla Rampichiana, che è stato frutto di un grandissimo lavoro di squadra. Col supporto di tutto il team e in particolare di Francesco Casagrande, sono riuscito a riprendere e staccare il mio diretto avversario, Paez e ad ottenere la vittoria”.
Unico rimpianto il campionato Italiano in Liguria dove una serie di coincidenza ha impedito al team di raccogliere piazzamenti sul podio…
“Peccato per come è andata al campionato Italiano – ammette Chiarini – dove potevamo raccogliere qualcosa di più, poi ci si è messa la sfortuna e anche una condizione non ottimale. Sicuramente le alte temperature hanno influenzato la corsa, in particolare per chi ha diverse gare sulle gambe”.
Ora un po’ di riposo per ricaricare le pile, come preparerai la seconda parte di stagione?
“Sicuramente, visto che è da febbraio che non ci fermiamo. Adesso – spiega Chiarini – avremo un primo periodo di scarico e poi inizieremo gradualmente ad aumentare “i giri” per poi terminare questa sorta di mini preparazione allenandoci in altura”.
Vi preparate per una seconda parte con tanti appuntamenti imperdibili, quali sono gli obiettivi?
“Tra gli obiettivi c’è sicuramente quello di far parte della nazionale e partecipare al mondiale in Danimarca che si svolgerà a Settembre – rivela Chiarini – . Per far questo però bisognerà far bene nelle gare di selezione. Ci sono tante belle corse, una su tutte che mi piace citare è la Capoliveri Legend Cup. E poi stiamo iniziando a fare un pensiero alla Brasil Ride, gara molto importante e affascinante, però in questo momento mi piace pensare ad un obiettivo alla volta”.