Dall’Assietta alla Valtellina, dove è di casa la vera Mountain Bike
Un unico filo conduttore tra due realtà così distanti ma così simili. La mountain bike nel suo habitat d’origine, tra storia e tradizione. Dal Colle dell’Assietta ai Laghi di Cancano, dal monte Fraiteve al Pso. Trela, paesaggi austeri e suggestivi, sterrati magici capaci di riaccendere il sapore di fine anni ‘90, quando la mountain bike era novità, emozione ed avventura allo stato puro.
Nella vita, come in natura, esistono organismi, realtà, capaci di durare nel tempo, sopravvivendo all’evolversi dell’ambiente circostante. In un mondo che corre, si muta e si trasforma senza controllo, anche la mountain bike, intesa come sport, porta i segni del cambiamento e le cicatrici dell’evoluzione. Tra fitti calendari nazionali, programmi di allenamento, obiettivi stagionali, traguardi ed ambizioni personali esistono ancora dei posti magici dove fare mountain bike esula dall’avere o meno la tabella portanumero sul manubrio della propria bicicletta.
Stiamo parlando di sterrati che hanno scritto la storia della mountain bike in Italia. Tracciati che, tanto nel passato quanto nel presente, sono stati teatro di sfide di grandi campioni ma che ogni giorno sono meta di appassionati, turisti e, perché no, di nostalgici di un’epoca d’altri tempi.
La mountain bike è montagna. Alta montagna. La mountain bike sono strade sterrate, larghi sterrati. Sterrati che prima dell’avvento del rampichino pochi conoscevano. Rotte imprescindibili di transumanze oppure tristi eredità di conflitti bellici del passato. Sterrati carichi di storia e significato che si trovano immersi in contesti paesaggistici tanto affascinanti da non avere eguali.
In tutto questo, l’Assietta Legend e l’Alta Valtellina Bike Marathon si sentono vicine come non mai. Entrambe con una storia che arriva dalla fine del ‘900. Entrambe disegnate e adagiate in valli incantate, tra montagne di storia, dove la storia si è scritta sulle montagne.
Qui è nata la mountain bike. Ed ancora oggi, pedalando su questi tracciati, se ne sente l’odore. Se ne assapora l’emozione, come fosse la prima volta. Due realtà che ancora oggi portano avanti la loro idea di mountain bike. Quella più vera e storica. Dove conta l’evento sportivo, la sfida con se stessi, la lotta per la classifica ed una posizione. Ma non solo. Due emozioni, prima di tutto, che con estrema semplicità e senza troppi fronzoli, riescono ancora a toccare l’animo del biker.
Sia esso moderno. Sia esso un veterano, uno di quelli che la mountain bike, su quegli sterrati, l’ha vista nascere.
“Dall’Assietta alla Valtellina le cose in comune sono davvero tante – ha commentato Alessandro Capella, responsabile dell’organizzazione dell’Assietta Legend – parliamo di gare marathon di alta montagna con una lunga tradizione. Luoghi iconici e magici dove gli amanti della mountain bike ritrovano le proprie origini riscoprendo antiche emozioni.”
“Sentirci accomunati all’Assietta ci riempie d’orgoglio – ha invece commentato Luca Lamera di MG Sport, a capo della nuova Alta Valtellina Bike Marathon – noi abbiamo alle spalle sicuramente meno edizioni, ma i nostri sentieri sono ugualmente storici. Dal Colle dell’Assietta ai Laghi di Cancano, dal monte Fraitele al Pso. Trela corre un filo comune fatto di paesaggi austeri e suggestivi, sterrati magici capaci di riaccendere il sapore della mountain bike di fine anni ‘90.”