Dolomitica Brenta Bike, ne vale proprio la pena
Nello scorso fine settimana ho preso parte alla Dolomitica Brenta Bike con grandi aspettative, ed i motivi sono tutto sommato intuitivi. E’ vero, la gara è ancora giovane, ma sei edizioni portano un bagaglio di esperienza che consente di fare il salto di qualità. E’ inserita in un circuito consolidato, che ha dato prova di grande rispetto per le aspettative degli atleti e si svolge in una Provincia dove il connubio sport/turismo è uno dei principali motori dell’economia locale. In breve mi aspettavo un’organizzazione precisa, dei tracciati gratificanti anche dal punto di vista paesaggistico, un personale di servizio numeroso e attento. E vi posso assicurare che è proprio quello che io e gli altri 500 bikers iscritti alla manifestazione abbiamo trovato, passando una domenica in cui la nostra attitudine alla bici, richiamando il claim della manifestazione, si è rivelata senza mezze misure.
Ecco, io partirei da qui. Dolomitica Brenta Bike ha il grande merito di far emergere la nostra vera anima di bikers, che senza timore reverenziale affrontano salite ripide e discese tecniche, mettendosi alla prova in un contesto naturale severo, ma di incomparabile bellezza. Ovviamente c’è il rovescio della medaglia: per quanto gratificante è comunque fisicamente e mentalmente impegnativa, e va affrontata con una preparazione adeguata. Non si può prescindere dalle condizioni atletiche anche per motivi legati al contesto ambientale: il freddo e la pioggia potrebbero comunque arrivare all’improvviso e mettere gli atleti in difficoltà, mentre in questa occasione sono stati il gran caldo ed un sole implacabile i nostri principali avversari. Ma il Comitato Organizzatore ha saputo predisporre ristori adeguati e ben posizionati, oltre a fornire acqua in numerosi altre postazioni lungo il tracciato. Questo, insieme alla numerosa presenza di volontari in costante contatto telefonico, è uno degli elementi che ha trasmesso agli atleti un grande senso di sicurezza: per quanto imponenti siano le Dolomiti, per quanto la montagna sia imprevedibile, la sto affrontando con le mie forze, ma senza essere abbandonato a me stesso. Della cronaca già sappiamo, onore ai vincitori e alla loro forza, ma stima per tutti coloro che hanno onorato la gara, e che hanno riempito di sorrisi ed allegria, magari con un’ottima birra in mano, la piazza di Pinzolo. Dolomitica non si è fermata dopo l’arrivo degli ultimi, ormai stremati, concorrenti: è stata anche una festa, accompagnata da un piatto di polenta, e da mille racconti diversi. Anche se il percorso è uguale per tutti ognuno ne racconta un’impressione diversa, perché diverse sono le emozioni che queste millenarie scogliere coralline sono in grado di trasmettere. Il supporto che Pinzolo ha offerto ai bikers è stato eccellente. Il grande piazzale antistante le funivie ha permesso parcheggio senza problemi, anche ai numerosi camperisti, e chi scelto l’ospitalità alberghiera ha beneficiato della consueta grande qualità della proposta.
A fronte di una situazione che presenta così tanti aspetti positivi viene spontaneo chiedersi se tutto sia perfetto o se esistano margini di miglioramento. La risposta corretta è senz’altro la seconda, perchè alcune marginalità vanno senz’altro riviste. Per esempio gli spazi transennati alla partenza, che si sono rivelati insufficenti a contenere tutti coloro che erano pronti al via: oppure gli elenchi degli iscritti, con alcune registazioni fatte a gennaio che si sono perse per strade. Per quanto riguarda alcuni tratti di asfalto siamo sicuri che si tratta di situazioni contingenti, dettate dalle emergenze meteo degli scorsi mesi, e che nella prossima edizone saranno sicuramente ridotti: è comunque ben difficile pensare che si possano fare oltre 32 km di salita tutti su sterrato. Per cogliere appieno la bellezza di Pinzolo e dintorni vi conviene anticipare la presenza, almeno di un giorno. Noi abbiamo avuto così la possibilità di fare un’escursione in mtb lungo la Val Genova, uno delle più belle di tutto l’arco alpino, di mangiare qualcosa in malga, di vedere alcune piccole chiese ed i loro incredibili affreschi.
Tramite Facebook, il Comitato Organizzatore ha fatto sapere che le foto della vostra gara (servizio fotografico omaggio) arriveranno direttamente con un wetransfer all’indirizzo di posta elettronica con cui avete effettuato l’iscrizione. Se, per qualsiasi motivo avete bisogno o preferite ricevere il materiale su un altro indirizzo email, comunicatelo CON IL VOSTRO NUMERO DI PETTORALE in Messanger, Direct IG oppure a info@dolomiticabike. Anche questo è un ottimo esempio di come si possa venire incontro alle esigenze degli iscritti.
Non resta che invitarvi alla settima edizione, consapevoli che si tratta di un’esperienza che vale la pena di vivere, anche se, come avrete certamente capito, per godere della bellezza bisogna affrontare la fatica.
(S. Bongiorno)