Empowerment ai tempi del Covid-19
Ascolto, confronto e progettualità in vista della ripartenza: questi i nodi centrali del meeting virtuale di ieri, il primo di una serie di incontri organizzati dal Settore Studi FCI con il gruppo dei Tecnici e dei Collaboratori Nazionali di tutti i settori
Ascolto, confronto e progettualità in vista della ripartenza: questi i nodi centrali del meeting virtuale di ieri, il primo di una serie di incontri organizzati dalla Federazione Ciclistica Italiana con il gruppo dei Tecnici Nazionali e dei Collaboratori tecnici dei settori strada, pista, fuoristrada, paralimpico e giovanile. Una riunione nata dalla volontà della Federazione di farsi trovare pronta, qualunque scenario si presenti di fronte durante questa emergenza sanitaria. E in attesa del prossimo DPCM del 18 maggio, la Federazione ha deciso di muoversi d’anticipo, organizzando diversi momenti di confronto per portarsi avanti col lavoro ed organizzare al meglio la ripresa dell’attività.
“La Federazione esiste perché esistono le società: il nostro compito è quello di assisterle ed accompagnarle in questo in questo piano di ripartenza, mettendo in gioco tutte le nostre competenze e la nostra professionalità”: queste le parole con cui il Presidente Renato Di Rocco dà il suo benvenuto ai partecipanti alla videoconferenza, in totale 38 tra collaboratori, tecnici nazionali e dipendenti federali. E ancora: “Il Consiglio Federale ha già deliberato lo stanziamento di almeno 2 milioni destinati alle società, contributo che verrà distribuito con modalità che verranno presto definite. Stiamo lavorando per sviluppare protocolli di sicurezza per società e scuole di ciclismo, per stilare un calendario di eventi e confezionando i nostri programmi immaginando il via già dal mese di agosto. La nostra missione è farci trovare pronti, senza dare già per perso il 2020. Dobbiamo fare il massimo possibile per ripartire non appena ce ne sarà data la possibilità, con ovviamente cautela e attenzione agli aspetti sanitari, consapevoli che a dettare i tempi non possiamo essere noi ma il Governo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Davide Cassani, Coordinatore tecnico delle squadre nazionali: “Pensare solo al 2021 non sarebbe giusto, almeno noi in qualità di Federazione abbiamo l’obbligo di farci trovare pronti e affrontare ogni passo con l’obiettivo di provare a ripartire il prima possibile. Sappiamo che non è una cosa semplice, ma dobbiamo provarci e dobbiamo farlo per i nostri ragazzi. La strada è quella giusta: ci stiamo incontrando, ci stiamo ascoltando e abbiamo concordato una linea comune, anche attraverso il confronto con le varie squadre e con tutti quelli che fanno parte di questo fantastico mondo. Una riunione come quella di oggi è importantissima, poiché ci permetterà di analizzare i problemi ed essere consapevoli di tutte le progettualità”.
Parola poi al neo Segretario Generale della FCI, Paolo Pavoni: “La possibilità di organizzare questo tipo di incontri sicuramente ha il vantaggio di rendere più fluida e più diretta la possibilità di confrontarsi. Io credo che il mio compito in questa riunione sia soprattutto quello di ascoltare quello che sono i progetti che abbiamo contribuito a definire con presidente e Consiglio Federale, e di sentire quelle che sono le osservazioni, i problemi e gli aspetti che verranno sollevati dai tecnici. Ascolto, attenzione e valorizzazione dei contenuti: da qui si può ripartire”.
Confronto ieri garantito anche dalla partecipazione straordinaria di Valentina Turisini ed Emanuela Maccarani, rispettivamente direttore tecnico delle nazionali dell’Unione Italiana Tiro a Segno e allenatrice delle “Farfalle” e direttore tecnico nazionale di ginnastica ritmica: “Tutte le discipline, per quanto diverse tra loro, hanno in comune molte delle difficoltà che questo periodo ci impone. Vi ringraziamo per l’invito: è sempre utile ed interessante condividere le proprie esperienze, soprattutto quando l’obiettivo è comune”.
Al primo punto dell’ordine del giorno di oggi i progetti dedicati ai più giovani: si parte con Silvia Epis, Direttore tecnico Nazionale Giovanile, ed il progetto “Scuole di Ciclismo”, nato nel 2013 e che fa parte di una precisa strategia che punta alla promozione ed allo sviluppo del ciclismo giovanile, non solo nelle categorie Giovanissimi ma anche e soprattutto nelle categorie Esordienti ed Allievi maschili e femminili. “Ora come ora abbiamo 139 scuole di ciclismo ben distribuite nel territorio: 37 a nord ovest, 30 a nord est, 38 nel centro Italia e 34 tra sud ed Isole, diventate ormai il punto di riferimento per le famiglie e per i giovani che intendono avvicinarsi al mondo delle due ruote” spiega la Epis.
Per quanto riguarda invece la riapertura dei vari centri sportivi, è in fase di approvazione il vademecum realizzato dal Settore Giovanile (con la collaborazione di tutte le strutture tecniche federali) e illustrato oggi da Maurizio Luzzi: “In base ai principi fondamentali che il Ministero della Salute e l’ISS hanno definito per evitare il contagio da COVID-19, e tenendo conto del Protocollo di Attuazione elaborato dalla Commissione Tutela della Salute, abbiamo ideato un prontuario per gestire gli impianti o le aree a disposizione per gli allenamenti collettivi nella logica della salvaguardia della salute. Questi i principi fondamentali: evitare assembramenti, garantire il distanziamento sociale, suddivisione in zone del sito sportivo, igienizzazione e monitoraggio dei contatti. Istruzioni precise di comportamento che saranno sicuramente un valore aggiunto alla nostra attività”.
Spazio poi al progetto di formazione a distanza partito poche settimane fa: “Abbiamo pensato di dover dare un senso diverso a questo momento stop forzato” spiega il coordinatore dei preparatori del Centro Studi Diego Bragato. Che aggiunge: “La collaborazione tra Centro Studi e squadre nazionali è in moto, nonostante la sospensione dell’attività. Stiamo mandando avanti la parte teorica e farci trovare pronti quando si potrà tornare anche al pratico”. Chiude infine il Vice Presidente Vicario Daniela Isetti: “Siamo felicissimi di portare avanti un progetto formativo dedicato ai nostri atleti, dimostrando di credere in loro e di voler investire sul loro futuro: abbiamo riempito 13 aule virtuali con 160 atleti di tutte le specialità, e questo ci rende veramente orgogliosi, oltre ad aver lanciato il nostro portale della formazione, sul quale sono disponibili gli aggiornamenti per i tre livelli tecnici”.