Eterno Schurter, imbattibile Ferrand Prevot

Successo dell’elvetico davanti al francese Carod. L’azzurro Luca Braidot si ferma ancora una volta ai piedi del podio, come una settimana fa ai mondiali. Kerschbaumer sesto, Tabacchi settimo. Tra le donne titolo alla francese Ferrand Prevot.

“Ancora un quarto posto!” Mirko Celestino non si lascia sfuggire il disappunto per il risultato dell’ultima gara della giornata agli Europei in Svizzera, quella dedicata agli Elite. Luca Braidot, come in occasione dei Mondiali una settimana fa, si ferma ancora ai piedi del podio. “Per una manciata di secondi – esclama il tecnico azzurro -, nonostante una prova di grande carattere e una condizione che forse è arrivata troppo tardi, visto che ormai siamo al termine della stagione.”.

Vince il titolo Nino Schurter, il signore delle ruote grosse, che non può mancare di regalare la gioia più grande al pubblico amico. Lui che la scorsa settimana, al mondiale, aveva bucato la gara, chiudendo lontano dal podio. Oggi ha sofferto nel confronto con il francese Carod, staccandosi a più riprese ma tornando sempre sull’avversario, per staccarlo a sua volta nelle fasi finali.

Gara di sofferenza e grande determinazione anche quella di Luca: “E’ stato molto bravo a resistere ai tre di testa (oltre ai due citati anche il tedesco Flueckiger, poi terzo all’arrivo, ndr) i quali, ogni volta che allungavano, riuscivano a staccarlo. Ma poi rientrava, senza mai mollare. Insomma ha dimostrato grande carattere. Peccato che questo non sia bastato a salire sul podio. Ha perso una medaglia per una manciata di secondi.. dispiace ma non gli posso rimproverare nulla”.

Si è rivisto tra i primi anche Gerhard Kerschbaumer, oggi sesto: “Finalmente l’abbiamo visto in gara con la grinta e la cattiveria giusta per prove di questo tipo…” ha ricordato Celestino che ha apprezzato anche la prova di Mirko Tabacchi, settimo: “Ha dimostrato una determinazione che avrebbe meritato miglior sorte. Il suo settimo posto e tre italiani nei dieci dimostra che la squadra c’è e che abbiamo fatto quanto era nelle nostre possibilità.”.

Più staccati Daniele Braidot e Nadir Colledani, che sono andati incontro ad una giornata storta, senza per questo mai alzare bandiera bianca: “Ai ragazzi dico sempre che bisogna lottare fino alla fine, anche in presenza di un giorno sbagliato. Anzi, si migliora e si diventa forti proprio stringendo i denti in una giornata negativa”.

L’Europeo donne elite ha visto ancora sul gradino più alto del podio la campionessa del mondo e dominatrice del circuito, la francese Pauline Ferrand Prevot. Alle sue spalle, staccata di 41″, è giunta l’olandese Anne Terpstra. Terza l’ucraina Yana Belomoina. Nessuna italiana in gara.

Domani si torna sul circuito con l’assegnazione degli ultimi titoli: juniores u/d e Donne U23.

Fonte: FCI

(foto bettiniphoto/UEC)