Fabian Rabensteiner campione d’Europa Marathon!
Oggi a Jablonné V Podjestedi in Repubblica Ceca. Claudia Peretti bronzo tra le Donne Elite
JABLONNÉ V PODJESTEDI (Rep. Ceca) – Il Nord della Repubblica Ceca porta fortuna a Mirko Celestino che da queste parti (per la precisione a Trutnov) nel 1995 si laureò campione alla prima edizione dei Campionati Europei. A distanza di 27 anni il tecnico ligure raccoglie un nuovo titolo continentale, questa volta come direttore di orchestra di una Nazionale, quella del Marathon, che torna da Jablonné V Podjestedi anche con una medaglia di bronzo. Autori di questa splendida giornata per l’Italia del ciclismo offroad sono Fabian Rabensteiner e Claudia Peretti.
La prima medaglia conquistata, in ordine di tempo, è quella della 24enne di Borgomanero. L’azzurra per metà gara tiene il ritmo delle prime, la vincitrice Natalia Fischer (Spa) e la svizzera Janina Wust, pedalando insieme con Sandra Meirhofer, che chiuderà poi quarta, per una prestazione di squadra da applausi. Racconta la stessa Peretti: “Poi nella seconda parte, sulla salita più difficile, ho visto che Sandra non teneva e sono andata via del mio passo. E’ andata bene”. Grande soddisfazione per questa giovanissima che si avvia a raccogliere la laurea magistrale in Scienze e Tecnologie delle Produzioni animali “il prossimo anno spero di chiudere”. Il suo miglior risultato, in questa stagione, è stato il successo nella Ortler. Adesso? “I campionati italiani di specialità e poi i Mondiali.. non mi voglio fermare!”.
Soddisfatta anche Sandra Mairhofer: “Il percorso non era proprio adatto a me.. sono contenta per il piazamento e perché sono riuscita a dare il mio contributo alla medaglia di Claudia”.
Anche se nel fuoristrada il ‘gioco di squadra’ è sempre un concetto vago, le Nazionali italiane oggi si sono distinte per lo spirito con il quale hanno interpretato la corsa. Prova ne è Massimo Rosa (fratello del prof Diego) che, una volta tagliato il traguardo in 24° posizione ha commentato: “Siamo riusciti per un po’ a dare una mano a Fabian. Ad un certo punto ci ha detto che si sentiva in condizione e ci ha chiesto di dettare un’andatura costante. Abbiamo fatto quello che potevamo, poi il caldo e il ritmo imposto dai migliori hanno fatto la selezione.”
Quando i ritmi si alzano, dopo la metà, la selezione vede in testa un gruppetto con dentro anche Fabian Rabensteiner, 32 anni, di Vilandro (Bz). E’ lui l’uomo più atteso degli azzurri e interpreta il ruolo perfettamente. “E’ stata una gara durissima. Sulla salita più lunga ho accelerato. Mi sentivo bene. Piano piano si sono staccatati tutti e siamo rimasti io e il polacco. A meno 4, su uno strappo che sapevo poteva far male, ho provato. Anche se in debito di ossigeno, mi sono detto ‘adesso!’”.
Il bolzanino taglia il traguardo sollevando la bici al cielo, in 3h53’30”, con una trentina di secondi sul polacco Lukasik. Più staccato l’idolo locale Jaroslav Kulhavy che era partito con i favori del pronostico.
Fabian Rabensteiner ha iniziato ad andare in bici nel 2008. Campione italiano Marathon nel 2020 e 2021, con questa maglia coglie il risultato più importante della sua carriera: “Adesso la Dolomiti Superbike e poi inizio a pensare al Mondiale…”.
Soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, il CT Mirko Celestino: “Sono contento, per Fabian, Claudia e per tutti i ragazzi che oggi hanno corso onorando la maglia. Un applauso anche a chi, come Cristian Cominelli, non è stato bene e ha pagato caldo e ritmo. E’ un bel gruppo e in gara si è visto. Abbiamo anticipato la partenza, arrivando qui con qualche giorno di anticipo, perché sapevamo che per un Europeo come questo bisognava preparare le cose con calma. Adesso guardiamo avanti, ai prossimi appuntamenti. La stagione è iniziata bene. E’ giusto che si continui su questa strada.”.