Faccia a faccia con Maurizio Melis, Presidente del Capoliveri Bike Park
Abbiamo intervistato Maurizio Melis, presidente dell’ASD Capoliveri Bike Park, società organizzatrice della Capoliveri Legend Cup powered by Scott e della Capoliveri Legend XCO che, dopo tanti anni di successi, compreso un Campionato Mondiale Marathon, si appresta ad ospitare la prima tappa della neonata 2025 HERO UCI Cross-country marathon World Cup
Un percorso partito da lontano quello dell’ASD Capoliveri Bike Park, dal lontano 1994, con la tappa della World Cup Grundig XC corsa sull’Isola d’Elba a Capoliveri, proprio sul Monte Calamita che ospita tutt’ora gli eventi sportivi organizzati dalla società. Da quel “leggendario” giorno, che vide protagonisti i veri pionieri della mountainbike, atleti del calibro di John Tomac, Juli Furtado, Ned Overend, Alison Sydor, Thomas Frischknecht e Paola Pezzo, solo per citarne alcuni, nacque la passione per questo sport, che da otre trent’anni vede protagonista Capoliveri e l’Isola d’Elba. Con questo preambolo abbiamo spiegato, anche a chi non ne fosse a conoscenza, dell’origine del nome “Legend Cup”, che è radicato proprio nel ricordo di quella gara leggendaria.
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A trent’anni di distanza a Capoliveri, dopo tanti eventi internazionali marathon e alcuni XCO, tra i quali ricordiamo l’UCI MTB Marathon World Championships 2021, torna la coppa del mondo, questa volta per la marathon, con la neonata 2025 HERO UCI Cross-country marathon World Cup.
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A fronte di questa recente notizia abbiamo voluto sentire Maurizio Melis, per sapere come l’ASD Capoliveri Bike Park si sta approcciando a questa nuova esperienza e cosa ci riserverà il weekend del 10 e 11 maggio, dove vedremo in scena a Capoliveri sia la marathon che l’XCO.
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Solobike.it – Ciao Maurizio, ci vuoi raccontare brevemente la storia del Capoliveri Bike Park, dai primi passi ai grandi traguardi internazionali?
Maurizio – Ciao Aldo, grazie prima di tutto per queste quattro chiacchiere tra amici. Come hai anticipato la passione del nostro gruppo è nata con la tappa di CdM XC a Capoliveri nel ’94, ero un ragazzino, da lì abbiamo cominciato a pedalare, le prime MTB, le prime gare con i campionati elbani e provinciali, riscoprendo la bellezza del nostro territorio e la fortuna di vivere in un paradiso dove, nei periodi di minor afflusso turistico, molti di Noi dobbiamo inventarci qualcosa. Si costituiscono così le prime associazioni, dapprima la “Capoliveri Not Normal”, il nome un programma, grazie a Massimo Colombi che aveva anche un negozio in paese, che era diventato tutte le sere il punto di ritrovo per parlare di bici e cominciare a sognare. In seguito nacque “Capoliveri in Bici” e nel 2009 il “Capoliveri Bike Park”, ma il nostro gruppo è da sempre il solito. Inizialmente è stata dura, la nostra insularità era vista più come uno svantaggio, è solo elevando la qualità della gara, passando da gara regionale a nazionale, ed infine internazionale, che abbiamo svoltato ed attirato l’attenzione di migliaia di bikers. Il culmine, in termini numerici, della Legend Cup è stato il 2019, con quasi 3.000 iscritti, nel 2020 li avevamo superati ma il Covid ha cambiato il mondo del nostro sport, mentre il cielo lo abbiamo toccato con il Campionato del Mondo MTB Marathon del 2021, il sogno diventato realtà che farà parte della storia della nostra Isola, grazie alla passione di tutti i nostri ragazzi e delle Istituzioni che ci hanno da sempre supportato.
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Solobike.it – Abbiamo appreso da poco la notizia che Capoliveri sarà la prima tappa della 2025 HERO UCI Cross-country marathon World Cup. Dopo un anno di pausa ci avevate promesso un ritorno con tante novità e siete stati, come sempre, di parola. Sono davvero tante le novità proposte per il 2025, ma andiamo per ordine partendo da quella più clamorosa. Avete raggiunto un altro importantissimo traguardo, come vi state preparando per ospitare la prima tappa della coppa del mondo marathon?
Maurizio – Si, siamo già al lavoro da fine estate praticamente. Venivamo da un periodo di tre anni intensi, con due manifestazioni di livello Internazionale, Legend ed XCO, influenzate anche dal Covid, con in mezzo anche il Mondiale, ci siamo meritati un anno di riposo,dopo tanti sacrifici, rinunce familiari e personali, tanto stress e lavoro per non deludere le aspettative. La promessa di tornare in pista, anche se col senno del poi un pensiero, non lo nego, di fermarsi definitivamente c’è stato. Ma il rischio di gettare via oltre dieci anni di sacrifici, di volontariato, perché nella vita ognuno di noi si occupa di altro e credo sia questo il nostro limite, ha prevalso, ma c’era necessità di un forte stimolo. Quindi il cambio di logistica, la Junior Serie e gara giovanile, infine la HERO UCI Cross-country marathon World Cup, che è stato un fulmine a ciel sereno. All’improvviso quando stavamo già aprendo le iscrizioni a fine ottobre, una chiamata di Gerhard Vanzi, patron della Hero Dolomites, ci ha offerto anche questa opportunità, difficile da rifiutare. Onorati e fieri di riportare una tappa di World Cup a Capoliveri dopo 30 anni. Ora ci aspettano meno tre mesi molto intensi, anche perché il mal tempo ha causato molti danni sui nostri percorsi.
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Solobike.it – Sarà un weekend davvero intenso, con la Capoliveri Legend Cup powered by Scott sabato e la Capoliveri Legend XCO Junior – UCI Junior Series Cat. HC domenica, sicuramente un bell’impegno organizzativo, che farà vivere un’atmosfera esaltante. La logistica concentrerà tutte le attività in zona Museo delle Miniere, sede tradizionale per l’XCO, nuova per il marathon, ci puoi spiegare questa novità?
Maurizio – L’organizzazione dell’XCO nel periodo di Pasqua è stato un crescendo, un peccato non averlo riproposto completo quest’anno, ma due eventi così ravvicinati, come nel 2023, ci avrebbero portato via troppe energie, per quanto già detto. Pensare a raggruppare i due eventi in un unico week-end, con la Legend e le Junior Series, è stato pensato per non perdere il filone con l’XCO, senza dimenticare che l’evento della domenica sarà tappa anche del Circuito Italia Bike Cup, per cui ci attendiamo anche una forte partecipazione da parte delle squadre giovanili di tutta Italia. La Legend Cup ha sempre attraversato le Miniere sul Monte Calamita, far percorrere la storia del nostro paese è sempre stata una nostra prerogativa. La possibilità di partire con la marathon dalle Miniere, anche questo è un sogno che viene da lontano, un pensiero durante le nostre pedalate, far vivere l’atmosfera del luogo è una proposta diversa dall’ordinario. Questo ci consente di fare una gara 100% wild/off-road, immersi in uno scenario unico. Ci stiamo organizzando per offrire tutti i servizi per i partecipanti e gli accompagnatori, come già abbiamo fatto con le gare XCO degli anni passati, offrendo un servizio di navette continue per gli accompagnatori e tutti i servizi ai partecipanti come di consueto (pasta party, docce ecc).
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Solobike.it – Con lo spostamento della logistica per il marathon, saranno apportate anche delle modifiche al percorso, ce le puoi descrivere e dirci in concreto cosa comporteranno a livello di impegno per i concorrenti?
Maurizio – I percorsi Marathon e Classic sono stati rivisitati e anche accorciati, per adattarci anche al trend degli ultimi anni, gare meno proibitive e più adatte a tutti. Ci saranno sempre le partenze scaglionate, la Legend Cup rimane comunque una gara tecnica ed intensa, non bisogna lasciarsi ingannare dalle distanze ed altimetrie diminuite. La nuova partenza dal Vallone permetterà di raggiungere il GPM, sempre posto alla Garitta, dopo quasi 8 km di ascesa, con il sentiero delle Gittate dopo 3 km dallo start. La salita di Zigurt, che caratterizzava il vecchio percorso, sarà affrontata dopo oltre metà gara, per ripassare nuovamente al GPM, mentre nell’ultima parte di gara ci sarà più sentiero e la parte finale sarà, secondo il mio parere, la parte più bella ed emozionante. Non ci sarà il Muro ma non mancherà lo spettacolo.
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Solobike.it – In tutti questi anni avete fatto un grande lavoro di squadra, animato dall’amore per questo sport e per il vostro territorio, che siete riusciti a valorizzare a livello nazionale ed internazionale, portando decine di migliaia di presenze annue. Quanto impegno è stato richiesto per raggiungere questo risultato?
Maurizio – Credo di aver già espresso prima l’impegno ed il sacrificio di tutti noi in questi anni, l’orgoglio del Capoliveri Bike Park è quello di aver contribuito a creare un indotto turistico importante che non si ferma ai soli eventi. L’Isola d’Elba, grazie anche a molte altre zone dell’isola curate da altri gruppi di volontari, è divenuta una meta molto ambita da chi pratica questo sport. Personalmente il mio impegno va oltre alla passione e a quanto vorrei, a scapito, molte volte, di impegni familiari che la vita presenta, questo non va bene, a volte provoca attriti ed incomprensioni, per questo non posso che ringraziare mia moglie Sandra, che nonostante tutto mi supporta, ma più che altro mi sopporta.
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Solobike.it – Sacrifici e soddisfazioni. Dopo tanti anni di attività ci puoi fare un bilanco?
Maurizio – Il bilancio non può che essere più che positivo, per quanto di buono siamo riusciti a realizzare, credo che sia oltre ogni più rosea aspettativa.
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Solobike.it – Parlavamo di un lavoro di squadra, che in tanti anni ha visto entrare e uscire molte persone dal vostro organico. C’è qualcuno che vuoi ringraziare in maniera particolare?
Maurizio – Non si può non ringraziare che tutti coloro che hanno contribuito fino ad oggi a raggiungere questi importanti traguardi, pare scontato dirlo, ma l’ho sempre pensato, ognuno da il suo 100% come può, contestualmente ai propri impegni personali. Mi piace pensare, anzi ne sono certo, che tutti si sentono parte di nostri successi, non hanno mai perso interesse verso le nostre attività, d’altronde il nostro motto rimane “Never without Legend”. L’apporto di ognuno, piccolo o grande che sia, ci ha permesso di raggiungere i nostri obiettivi.
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Solobike.it – Anche il Comune di Capoliveri ha giocato un ruolo importante per questo successo. Quanto ha pesato il suo supporto.
Maurizio – Quando parliamo con i nostri amici organizzatori, quando ci incontriamo alle gare o alle riunioni dei circuiti a cui siamo affiliati, spesso riceviamo molti complimenti per i nostri risultati. La nostra risposta è sempre la stessa; noi non siamo migliori di nessuno, la passione che contraddistingue tutti gli organizzatori è la medesima, per poter organizzare eventi di livello internazionale c’è necessità di risorse e condivisione dei progetti proposti, senza queste prerogative la passione porta poco lontano. Che ruolo ha giocato il Comune di Capoliveri e le Amministrazioni Comunali che si sono succedute dalla nostra costituzione? Non possiamo che rispondere tanto, tanto e tanto, diversamente saremo arrivati poco lontani.
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Solobike.it – Grazie Maurizio, attendiamo con entusiasmo il weekend del 10 e 11 maggio, dove siamo certi ci regalerete grandi emozioni. Vi auguriamo buon lavoro, ci vediamo a maggio a Capoliveri. NEVER WITHOUT LEGEND!
Maurizio – Grazie a nome del direttivo e dei Soci del Capoliveri Bike Park per averci dato la possibilità di parlare un po’ di noi. Aspettiamo numerosi i bikers, faremo di tutto per regalarvi un sogno!
Fonte: Solobike.it