Gaze-Schurter: il neozelandese vince una splendida battaglia tra campioni
Una splendida battaglia. Una battaglia tra campioni. Protagonisti Nino Schurter, campione del mondo Elite e Samuel Gaze, campione del mondo Under 23 uscente. Una battaglia decisa in una volata spettacolare ed emozionante, come da diverso tempo non si vedeva.
A Stellenbosch tutti si aspettavano il solito assolo di Nino Schurter, ma lo svizzero, complice anche una condizione ancora acerba, vista la precocità dell’appuntamento sudafricano, non è ancora quello dello scorso anno. Schurter è comunque protagonista da subito, per evitare problemi e fughe indesiderate.
La gara si decide quasi subito, con la fuga dello stesso Schurter in compagnia del due volte campione del mondo Under 23 Samuel Gaze, alla prima stagione nella categoria Elite. I due allungano, inseguiti, sempre ad una manciata di secondi, dal francese Maxime Marotte, che sembra sempre sull’orlo di crollare, ma che nel finale riuscirà anche a rientrare sui due di testa. All’inizio insieme a loro c’era anche Mathieu Van der Poel, che nonostante il numero di partenza alto riesce a tornare sul gruppo di testa, salvo poi pagare lo sforzo nelle ultime due tornate.
Ma ieri Schurter e Gaze erano i più forti. Si sono studiati. Si sono aiutati. Si sono attaccati. Si sono dati battaglia senza esclusione di colpi. Sullo spettacolare tracciato di Stellenbosch tutto si è deciso nell’ultimo giro. Chi si aspettava il solito colpo del KO di Schurter è stato deluso. In effetti lo svizzero ci ha provato, ma Gaze era li ed è riuscito a rimanere con lo svizzero. Anzi, a rimanere davanti allo svizzero. I due si sono studiati nel finale, consentendo a Marotte di rientrare e quasi beffarli. Gaze si è presentato sul rettilineo finale davanti e non ha mollato nulla, approfittando anche di un piccolo problema dello svizzero (a cui si è sganciato il piede dal pedale) ed è andato a vincere, crollando in preda ai crampi subito dopo il traguardo. Schurter non è abituato a perdere e si è infuriato per il problema, salvo poi sportivamente fare i complimenti al degno rivale di giornata. L’ottimo Marotte è 3°, ma è arrivato al traguardo quasi appaiato a due autentici campioni. Van der Poel ha resistito e pur perdendo secondi è riuscito a contenere l’attacco di Titouan Carod, chiudendo con un ottimo 4° posto a dimostrazione che anche sui tracciati particolarmente tecnici sta prendendo confidenza con la guida e nei prossimi appuntamenti può diventare decisamente pericoloso. Top 10 completata da Cooper, Vogel, Avancini, Mathias Fluckiger e Frischneckt.
Giornata non brillantissima per gli italiani. Nelle prime tornate i migliori erano Luca Braidot (ad un certo punto 7°) e Kerschbaumer, entrambi in calo giro dopo giro. Il migliore alla fine è stato Andrea Tiberi, che ha chiuso al 23° posto, seguito dal compagno di squadra Gioele Bertolini al 28°, da Marco Aurelio Fontana al 31° e ancora da Kerschbaumer 42°, Tabacchi 50°, Porro 52°, Colledani 53°, Casagrande 59°, Rabensteiner 60°, Daniele Braidot 68°, Samparisi 70°, Righettini 82°, Bonetto 84° e Setti 85°. Ritirato Luca Braidot.
(Max Alloi)