Huber e Süss: ancora loro alla Eigerbike
I due svizzeri Urs Huber e Esther Süss dominano nella 22.a Eigerbike , la classicissima Marathon di Grindelwald. Sfortunato Cristiano Salerno che mentre era nel gruppo di testa é costretto al ritiro per la rottura della sella. Davvero bello il nuovo tracciato Marathon che proponeva 88km per 3800m di dislivello con panorami magnifici sui ghiacciai del massiccio dell’Eiger, patrimonio mondiale dell’Unesco.
Per il primo anno abbiamo voluto essere al via di una gara storica tra le Marathon europee, la Eiger Bike challenge, giunta alla 22.a edizione.
Non una gara qualunque visto che si svolge a Grindelwald, patrimonio mondiale dell’Unesco nella regione dell’Oberland Bernese. Panorami mozzafiato con vista sui ghiacciai che circondano il compesso montuoso dell’Eiger, montagna che con i suoi quasi 4000m di altitudine é famosa in tutta il mondo, soprattutto per le sue scalte alla “mitica” parete nord.
Una giornata con condizioni meteo perfette con un tiepido sole che alle 7 del mattino scaldava le gambe dei bikers, ha permesso di ammirare il tracciato in tutta la sua bellezza. Rispetto agli scorsi anni diversi gli interventi per migliorare il tracciato di gara di 88km e quasi 3900m di dislivello con l’inserimento di nuovi tratti tecnici che hanno migliorato di molto il tracciato, rendendolo anche piu’ divertente e spettacolare.
Nella prima metà di gara quindi i Gpm di Feld, Bort, Grosse Scheidegg, First e lo spettacolare Bachapsee erano collegate da diversi nuovi single track resi anche insidiosi in alcuni tratti dalla pioggia caduta venerdi e sabato mattina.
Sostanzialmente invariata la seconda ascesa lunga circa 10km che proponeva il Gpm al Kleine Scheidegg, all’altezza della stazione intermedia del treno – cremagliera che porta alla Jungfrauhoch.
Salite pedalabili con fondo per lo piu’ compatto, discese divertenti e a tratti anche impegnative, ma soprattutto spettacoli naturali e panorami mozzafiato gli ingredienti di questa Eigerbike, che ha radunato a Grindelwald circa 1000 bikers. Quattro i percorsi poposti con il marathon di 88km e 3900m D+, 55km e 2500D+, 33km e 2000D+ e 22km e 1000D+.
Novità di quest’anno sono state la spettacolare gara di Pump track del sabato pomeriggio e la possibilità di gareggiare in “staffetta a 2” sul percorso di 88km, che hanno affiancato la ormai lanciata Kids race del sabato pomeriggio.
Ben 8 i ristori previsti lungo il percorso, praticamente uno ogni 10km con operatori sempre preparati ed attenti e ben riconoscibili tutti con maglia verde dello staff della organizzazione. Circa 25m prima di giungere alla tenda del ristoro un operatore chiedeva che tipo di borraccia e alimento si volevano ricevere, andando cosi a rendere precisi e veloci il cambio borraccia e la fase di ristoro per ogni singolo atleta.
Grande accento sulla sicurezza con il percorso ben presidiato in ogni punto e tracciatura inconfondibile. Anche l’attraversamento del passaggio a livello del treno verso la Jungfraujoch era ovviamente anche presidiato.
Come tradizione per le gare svizzere la quota di iscrizione era elevata (95CHF per i percorsi da 88 e 55km) e nel pacco gara si trovava un kit di pronto soccorso griffato Eigerbike challenge, oltre a una borraccia da 0.75l della Sponser, oltre che altri gadget. Incluso anche il buono colazione (dalle ore 4.00 di domenica nel tendone) e uno sconto di 5chf sul pasta party della domenica. Tanti erano pero’ i servizi in gara e post gara come appunto i tanti ristori che permettevano di partire praticamente anche senza gel, barrette e solo una borraccia. Apprezzatissimo anche il lavaggio mtb a fine gara by Motorex, che con tre operatori permetteva una pulizia ottimale delle mtb a fine gara. Incluso e gratuito anche il servizio massaggi, nell’edificio vicino alle docce.
LA GARA:
Oltre 830 i bikers al via delle gare di domenica con l’alta partecipazione favorita anche da condizioni meteo praticamente perfette. Molta attesa per il favorito Urs Huber che negli ultimi due anni aveva perso la sua personale sfida con l’Eiger. Nel 2017 infatti si dovette ritirare per la rottura del telaio in seguito a una caduta, mentre lo scorso anno gli ando’ anche peggio per la frattura della clavicola e conseguente ritiro. All’ultimo minuto anche il vincitore dello scorso anno Cristiano Salerno ha deciso di essere al via ed é stato protagonista di una bella prova, anche se poco fortunata.
Sulla prima lunga salita verso Feld Urs Huber ha impresso il suo alto ritmo con Cristiano Salerno (Focus Gist Bike Innovation) , il belga Frans Claes (Square Group) e il tedesco Sascha Weber (Maloja-Rocky Mountain).
Prima della lunga discesa dal Bachalpsee al comando restavano pero’ solo un trio con Huber, Weber e Claes , in quanto Salerno a causa della rottura della sella perdeva terreno ed era costretto al ritiro.
Sulla lunga e tecnica DH dal Bachalpsee-Trail Hansueli Stauffer (Bulls) andava ad incrementare il suo vantaggio di 15 secondi dilatandolo fino a due minuti. Ma l’ultima salita verso il Kleinen Scheidegg risultava come in passato decisiva. Sascha Weber infatti ha dovuto lasciare andare via Urs Huber negli ultimi km della salita ed ha poi controllato nella successiva discesa.
Chiudevano il gap Michael Stünzi (Texpa-Simplon), e Hansueli Stauffer che riuscivano a chiudere nell’ordine dietro a Huber, che festeggiava il suo settimo sigillo a Grindelwald, con 1:03 minuti su Stünzi e 1:56 minuti su Stauffer. Quarto il tedesco Weber a 3:34 minuti.
In campo femminile Süss ha dominato la gara fin da principio, dopo aver lasciato sfogare la svizzera francese Darbellay.
La vincitrice dello scorso anno Lüthi, campionessa svizzera Marathon, era reduce da una dura gara a tappe della scorsa settimana in Romania e non era brillante in salita. Nella lunga salita verso lo Kleinen Scheidegg Suess poteva cosi aumentare il proprio vantaggio, andando a vincere con 10 minuti e 31 secondi. Terza la Darbellay a 14 minuti e 16 secondi.
HANNO DETTO:
Urs Huber (team Bulls): “Ero abbastanza teso in partenza perché qui negli ultimi due anni ero stato sempre sfortunato. La gara si é decisa come sempre sulla lunga ascesa del Kleinen Scheidegg, che conoscevo molto bene e mi ha permesso di recuperare due minuti sul fuggitivo. Su 15 mie partecipazioni qui ho vinto 7 volte e posso quindi ritenermi soddisfatto. Ora mi attende il Grand Raid e quindi i campionati svizzeri e il Mondiale Marathon che noi svizzeri correremo “in casa”.
Esther Suess (GTR by Cube): “Sull’ultima salita avevo paura che mi rientrasse Arianne ed ho cercato di gestirmi. Tutto é andato per il meglio e sono molto contenta per questo mio sesto successo qui a Grindelwald. Per impegni lavorativi (insegnante elementare ndr.) dovro’ saltare il Grand raid quest’anno e puntero’ tutto sui campionati svizzeri marathon e sul Mondiale marathon di Graechen nel Vallese”
Info: www.eigerbike.ch
(MM)
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