I fratelli Braidot e Olympia F1-X al campionato del mondo XCO
Conto alla rovescia per la prova iridata in Australia.
Il momento culminante di un’intera stagione è ormai arrivato. I migliori bikers del pianeta sono tutti a Cairns, in Australia, sabato 9 settembre si lotta per la maglia dei sogni. Fra i contendenti ci sono anche i gemelli goriziani Luca e Daniele Braidot con le loro fiammanti F1-X, le nuove biammortizzate di Olympia già testate con ottimi riscontri nelle ultime competizioni.
Luca, miglior azzurro nell’ultima prova di World Cup, è già sceso in pista mercoledì nel Team Relay, prova in cui la nazionale italiana si è piazzata al sesto posto.
Ma la mente è fissa all’appuntamento di sabato, quella che deciderà chi sarà l’atleta che indosserà la maglia di campione del mondo di cross country per i prossimi 12 mesi.
Si gareggia su un percorso polveroso di 4,3 chilometri, che parte veloce e poi s’imbizzarrisce con tratti ripidi e tecnici che fanno da preambolo alla salita centrale, irta di ostacoli naturali. Fondamentale arrivarci in buona posizione. Nella lunga discesa i fratelli Braidot potranno contare sulla loro spiccata anima acrobatica, a cui dovranno dare fondo anche nel successivo tratto, disseminato di sponde e dossi. I giri da compiere saranno sette.
“Qui le cose da fare sono veramente poche - scrivono i Braidot Twins -: spingere, spingere, spingere e provare a bere un sorso d’acqua”.
Luca sarà al via con il numero 26, Daniele con il 38.
Il campionato del mondo inizierà alle 14,30 australiane, le 6,30 del mattino in Italia.
Il telaio di F1-X è un monoscocca in carbonio che sfrutta le peculiarità delle fibre di ultima generazione T1000, T800, T700e M40J. La caratteristica principale è il carro posteriore liberato di uno snodoche, sfruttando la deformazione delle fibre di carbonio, risulta più leggero e performante. La risposta dell’ammortizzatore alle sollecitazioni del terreno è ad intensità progressiva. Inoltre, Olympia ha scelto per questo modello un assetto verticalizzato, con il tubo sella inclinato di 74°, per una maggior resa nelle salite ripide. Stabilità e ed estrema maneggevolezza sono garantite dal baricentro ribassato e dalcarro da soli 437 mm