I mondiali di Bogense si aprono con la doppietta inglese firmata Tulett e Pidcock
Un cielo grigio ha accolto a Bogense pubblico e atleti per la prima giornata dei Mondiali di ciclocross. Una giornata che aveva come prime prove quelle riservate a junior e under 23 uomini.
Due gare che, sia come andamento, che come risultato finale, si sono assomigliate molto. Due gare che hanno visto dominare la Gran Bretagna, che porta a casa due ori.
Nella gara junior Ben Tulett, campione uscente, ha fatto gara da campione, allungando quando ha voluto e staccando la pericolosa compagnia dell’armata belga.
Una riconferma importante quella di Tulett, visto che vincere è difficile, ma confermarsi è impresa da veri campioni.
Tulett si è preso l’oro, mentre argento e bronzo sono andati ai due belgi, decisamente irritati per la mancata vittoria, Witse Meeussen e Ryan Cortyens.
Buona la prova di squadra degli italiani, con Samuele Leone 11°, Tommaso Bergagna 13°, Davide De Pretto 26°, Emanuele Huez 38° e Davide Toneatti 44°.
Stesso filone per la gara under, dove cambiano solo i nomi dei protagonisti, ma la trama e il finale sono gli stessi. Al posto di Tulett c’è Pidcock, che quando ha accelerato non ha lasciato scampo agli avversari.
Per Pidcock, dopo la World Cup, arriva quindi una conferma con un oro mondiale che lo incorona di fatto tra i big della specialità.
Ancora battuta l’armata belga, che piazza il favorito, nonché campione uscente, Eli Iserbyt al 2° posto, mentre la 3° piazza va al sempre costante francese Antoine Benoist. Il podio è esattamente lo stesso dell’Europeo 2018.
Jacob Dorigoni ci ha provato e nei primi giri è stato a lottare coi primi. Quando Pidcock ha allungato la battaglia si è fatta più aspra e Dorigoni ha un po’ pagato dazio, lasciando ad altri la lotta per il podio.
Ottimo, a conferma di una stagione ad alto livello, il suo 5° posto finale, dietro al ceco Kopecky.
Per quanto riguarda i colori azzurri, dietro a Dorigoni, 34° posto per Antonio Folcarelli e 40° per Stefano Sala.
(Max Alloi)