Il periodo di tapering
Finalmente ci siamo!!
Dopo aver passato un inverno intero ad allenarci, a svolgere numerosissime sedute in palestra e sui rulli, è arrivata l’ora di iniziare la nostra stagione agonistica.
Ogni anno è come il primo giorno di scuola.
Ognuno spera di essersi allenato nella maniera corretta, di essersi preparato nei migliori dei modi e di essere migliorato rispetto all’anno precedente.
Non c’è nessun test che tenga: LA GARA E’ IL MIGLIORE BANCO DI PROVA!!
E diciamocelo chiaramente: iniziare la stagione con dei risultati positivi piace a tutti gli atleti sia amatori che professionisti.
Dal punto di vista morale essere performanti nelle prime competizioni ci spingerà poi ad avere ancora maggiori stimoli per sopportare i nuovi carichi di lavoro.
Sui campi gara però sento spesso, da molti atleti, alle prime gare “di essere imballati”, “di avere le gambe legnose” e di non riuscire ad esprimersi al massimo delle proprie potenzialità.
Senza dubbio il periodo invernale è il giusto momento che fare grossi volumi di lavoro, ma è altrettanto vero che dopo un carico di allenamento ci deve essere un periodo chiamato di TAPERING per arrivare nelle giuste condizione fisiche alle gare.
L’obbiettivo principale per gli allenatori non è solo quello di massimizzare le capacità fisiche, psicologiche e tecniche dei propri atleti, ma anche quello di definire un programma di allenamento controllato che ci permetta di raggiungere il nostro picco di forma nel periodo di stagione prestabilito.
Per arrivare al “Top” viene quindi inserito un periodo detto di rallentamento o TAPERING, che è di tale importanza per la prestazione del ciclista e del suo risultato in gara.
In queste settimane di Tapering l’obbiettivo è quello di ridurre lo stress fisico e psicologico dell’atleta andando a sfruttare la teoria della SUPERCOMPENSAZIONE.
La supercompensazione è un adattamento fisiologico seguente ad un allenamento che porta l’organismo da una fase di stress (decadimento delle prestazioni) ad una fase con maggiore energia rispetto al punto di partenza.
Gli effetti della supercompensanzione quindi avvengono solo se, dopo un periodo di carico, abbiamo un periodo adeguato di recupero e reintegro di energie tramite l’alimentazione.
Fondamentale per l’allenatore riuscire a capire quando realmente l’atleta ha “supercompensato”: un allenamento tardivo o anticipato sul giusto “momento” può portare errori sulla programmazione che possono portare ad OVERREACCHING o addirittura ad OVERTRAINING.
Gli atleti e gli allenatori devono decidere quindi di quanto possa essere ridotto il carico di allenamento, pur mantenendo invariati o migliorando gli adattamenti e la capacità di prestazione.
Gli studi relativi a questo argomento hanno dimostrato che le prestazioni migliorano durante il periodo di tapering solo se il volume viene ridotto del 21-60%, ma L’INTENSITA’ DEVE ESSERE MANTENUTA ALTA.
La durata ideale del periodo di tapering può andare dai 7 ai 14 giorni.
E’ difficile capire perché si migliori dopo un rallentamento dell’attività, ma diversi cambiamenti fisiologici possono spiegare i progressi che si possono notare.
Possiamo vedere come ci sia un incremento della produzione di globuli rossi, dell’energia muscolare e del rafforzamento delle fibre muscolari.
E’ inoltre noto come la diminuzione dell’allenamento influenzi il miglioramento dell’umore e la percezione degli sforzi.
La riduzione dei carichi di lavoro a favore del riposo/recupero fa diminuire, inoltre, il dispendio energetico dell’atleta e ha un potenziale impatto a livello ormonale sull’equilibrio energetico e sulla composizione fisica.
La ricerca della giusta formula di TAPERING è strettamente individuale.
Fondamentale in questo periodo non inserire nessun tipo di “richiamo” di lavoro aerobico (allenamento di distanza a fondo lento), un errore che spesso pregiudica la gara.
Ogni atleta con il proprio preparatore atletico deve trovare la propria formula corretta che varia da persona e persona.
Ricordiamocelo bene: con l’allenamento abbiamo un decadimento delle nostre prestazioni fisiche mentre è con il recupero che miglioriamo la nostra condizione.
Se siete interessati a saperne di più sul tapering scrivete a: shprogramtraining@gmail.com
(Giovanni Gilberti)
Fonte: Solobike.it