Katazina Sosna a 360° tra XCO World Cup, marathon e strada
Stagione decisamente impegnativa per la campionessa lituana Katazina Sosna, in forza al Torpado Südtirol International Pro Team diretto da Sandro Lazzarin. Nel 2019 ha esordito nella XCO World Cup, affiancata dall’esperta compagna di team Eva Lechner, ma non ha abbandonato le marathon e la strada. Come concilia tutte queste attività?
Incuriositi dai tanti impegni, molti dei quali con ottimi risultati, abbiamo voluto sentire la campionessa lituana Katazina Sosna per conoscere le sue impresioni sul suo esordio in XCO World Cup. Recentemente Katazina ha un po’ abbandonato l’XC, per dedicarsi alle attività che tante soddisfazione le hanno dato in passato e continuano a darle. Recentissimo il suo successo nel campionato nazionale a cronometro e il secondo posto nella prova in linea, per poi tornare alla MTB in Norvegia al Campionato Europeo Marathon, dove ha ottenuto un buon sesto posto finale.
Solobike.it: Questo è il tuo primo anno di esperienze in Coppa del Mondo XCO, com’è nata quest’idea per te che sei già affermata nel mondo delle marathon?
Sosna: L’idea di provare a fare coppa la del mondo XCO è nata quando sono stata a casa in Lituania e fine stagione 2018, abbiamo visto con il Team manager, Sandro Lazzarin, che facendo le marathon ho guadagnato punti UCI importanti e da lì è nato anche progetto olimpiadi. E così abbiamo deciso di fare esperienza in alcune tappe di coppa del mondo.
Solobike.it: Com’è stato l’impatto in questo nuovo ambiente?
Sosna: Ovvio che l’XCO per il mio fisico non è il massimo, però mi sto abituando piano piano, fare coppa del mondo è un’emozione indescrivibile, avere tantissime persone che fanno il tifo per te anche se sei indietro, sembra di essere ad un mondiale. I percorsi molto esigenti.
Solobike.it: Al tuo fianco hai una compagna di team come Eva Lechner, la sua esperienza ti è stata utile?
Sosna: Sono veramente fortunata ad avere al mio fianco a darmi dei consigli e suggerimenti una grande campionessa come Eva Lechner. Quando sono entrata nel mondo dell’mtb ho avuto al mio fiando due grandi campioni nelle marathon, Roel Paulissen e Daniela Veronesi. Ho imparato tanto da loro e ora sto imparando anche da Eva. Cerco di fare quello che fa lei sui trcciati di coppa, ma sulla tecnica mi ci vorrà ancora tanto tempo.
Solobike.it: Non hai abbandonato le marathon, con la vittoria alla 100 km dei Forti e il podio alla Hero hai dimostrato di essere sempre molto competitiva. Ma tra XCO e Marathon cosa ti da più soddisfazione?
Sosna: Si ora e un periodo che sono tornata a fare le marathon, quelle importanti per me e la mia squadra, poi nelle marathon per ora riesco ad esprimermi meglio e dico verità, mi diverto molto di più, ci vuole tanta resistenza, le salite lunghe di passo mi incantano e che paesaggi mozzafiato! Poi a volte sei da solo nella natura con la tua sofferenza e questo ti rende ancora più forte.
Solobike.it: E’ difficile conciliare tutte queste attività?
Sosna: Non è tanto facile conciliarle tre attività. Sono reduce dai campionati nazionali su strada, sia cronometro che in linia, e dal campionato europeo marathon, ma il mio coach Luca Bramati sa come prepararmi al meglio per gli appuntamenti più importanti.
Solobike.it: Il progetto XCO è a lungo termine, con obiettivo Tokyo 2020, pensi sia un traguardo raggiungibile e che stimoli ti da?
Sosna: Pensavo sarebbe stato più facile, ma non è così, però io ci metterò tutta me stessa. La partecipazione alle olimpiadi, per me, per la mia nazionale e peril mio team in primis, sarebbe la più grande vittoria! Io ci provo già per il 2020, ma se non sarà possibile avrò un’altra possibilità nel 2024.
Solobike.it: Grazie Katazina, per la tua simpatia e disponibilità. Sabato sarai impegnata alla Dolomiti Superbike, gara che hai già vinto nel 2017, e noi ti facciamo i migliori auguri per un’ottima prestazione, otre che per il prosieguo della tua “impegnativa” stagione e carriera di biker.
Sosna: Grazie a voi di Solobike.it per lo spazio che mi avete dedicato e un saluto a tutti i vostri lettori.
Aldo Zanardi
Fonte: Solobike.it