La corsa a piedi: e’ utile o dannosa per il ciclista? Parte 2
Nel precedente articolo abbiamo iniziato ad affrontare l’argomento CORSA A PIEDI come training per la nostra preparazione invernale. (vedi Parte 1)Siamo andati ad analizzare dal punto di vista biomeccanico differenze e similitudini tra i due gesti tecnici, ovvero la pedalata e la falcata.Abbiamo notato a livello muscolare come alcune fasce vengono reclutate in entrambi gli sport, ma abbiamo evidenziato come i due gesti tecnici siano completamente diversi uno dall’altro.Dal punto di vista del miglioramento del colpo di pedale, la corsa a piedi dà poco o nulla al ciclista, ma perché allora tantissimi preparatori vanno a consigliarla ai propri atleti??Dobbiamo innanzitutto capire che il nostro obbiettivo non è quello di preparare una maratona o una gara di trail in montagna: dobbiamo pensare al running come ad un’attività accessoria e alternativa alla bicicletta.Andiamo ora a definire dei punti molto importanti per iniziare un allenamento di corsa a piedi:- La corsa a piedi è un’attività ad elevato impatto articolare: per far si che sia un ottimo allenamento per noi, è fondamentale non aver problemi a livello articolare (ginocchia, caviglie, anca)-Evitiamo di correre in discesa- Altrettanto fondamentale è avere la giusta attrezzatura per la nostra seduta di corsale scarpe sono un elemento importantissimo per avere un appoggio corretto con il terreno, dunque affidiamoci a negozi specializzati per trovare il modello più adatto a noi-L’allenamento non deve durare troppo: 30’-45’ di allenamento sono un ottimo training per la nostra preparazione- Iniziamo le nostre sedute di corsa con un riscaldamento adeguato ad una bassa intensità che coinvolga anche esercizi di mobilità per il nostro corpo- Ogni neofita deve approcciarsi al nuovo sport in maniera graduale: inizierei quindi ad alternare alla corsa a qualche minuto di camminata- Utilizziamo sempre un cardiofrequnzimetro per tenere sotto controllo l’intensità del nostro sforzo-Terminiamo il nostro allenamento con un defaticamento accompagnato da qualche esercizio di stretching.Andiamo a vedere ora i numerosi adattamenti che il nostro fisico trae allenandosi con la corsa a piedi:- Rispetto ad un allenamento in bici, con 30’-40’ riusciamo a svolgere una buona seduta, che permette soprattutto al ciclista amatore di sfruttare i pochi momenti liberi con un buon training- Ha un ottimo impatto sull’apparato cardio-circolatorio: dal punto di vista aerobico aiuta moltissimo a creare la nostra base di resistenza- Offre benefici a livello muscolare proprio perché lavora in range completamente diversi rispetto alla bicicletta- Se corriamo su percorsi sterrati, andiamo ad allenare l’equilibrio e la propriocettività- Svolgere attività alternative aiuta ad avere nuovi stimoli e più piacere nel riprendere gli allenamenti in bicicletta- Ci aiuta a controllare il nostro peso corporeo- Stare a stretto contatto con la natura e con i percorsi sterrati ci permette di capire nuove linee da affrontare in biciLa corsa a piedi possiamo considerarla a tutti gli effetti una tra le migliori attività alternative per la nostra preparazione invernale, ma per renderla a tutti gli effetti un allenamento proficuo deve rispettare alcune regole fondamentali.Lo ripetiamo spesso e lo sottolineiamo nuovamente che, l’allenamento e soprattutto la preparazione invernale deve essere personalizzata e specifica per ogni atleta.Troppi sono gli aspetti che variano da persona a persona e spesso diventa complicato dare dei consigli generali.Se dovessimo sottolineare altre aspetti sulla corsa a piedi terrei inoltre in considerazione:- Dopo aver iniziato nelle prime settimane con un allenamento che alterna qualche minuto di corsa a qualche minuto di camminata, inizierei a inserirci qualche piccolo lavoro specifico mirato al nostro obbiettivo- 30’-40’ di corsa a bassa intensità migliorano soltanto il nostro livello di fitness generale ma non hanno beneficio sulla prestazione ciclistica-Usciamo dallo “ZONA DI CONFORT”: cerchiamo di dare qualche stimolo nuovo al nostro corpo, inserendoci magari qualche minuto ad una intensità medio-alta- Il fartlek è un ottimo metodo di allenamento che ci permettere di variare il ritmo nel nostro allenamento di corsa- Inserirci alcuni elementi di HIIT (high intensity interval training) ci porterà numerosi benefici per la prossima stagione agonisticaLa corsa a piedi è uno sport affascinante, molto allenante ma è pur sempre uno strumento alternativo per noi bikers: non bisogna abusarne,Prestiamo attenzione ai dolori che possono nascere dopo una seduta di corsa e non esitiamo ad affidarci ai dei medici se il problema persiste.Se volete maggiori informazioni sull’allenamento della corsa a piedi applicata al ciclismo scrivete a: shprogramtraining@gmail.com(Giovanni Gilberti)