La gioia di Gaia. Villard de Lans terra di conquista per la Tormena
La giovane valdostana è balzata agli onori della cronaca dopo la fantastica vittoria in Coppa a Villard de Lans. Una vittoria storica, in una disciplina fino ad ora un po’ bistrattata sia dagli organizzatori, che dagli atleti italiani. Conosciamola meglio, per capire il suo passato, il suo presente e il suo futuro.
Solobike.it: Ciao Gaia. Come stai e come si sta ad essere diventata “famosa”?
Gaia Tormena: Ciao! Sto molto bene. Sono contenta di come è andata la gara venerdì, ma non credo che con solo una vittoria si possa già diventare famosi.
Solobike.it: Cominciamo da prima di Villard de Lans. Molti hanno conosciuto il nome di Gaia Tormena solo dopo la vittoria di venerdì. Ma da dove arriva Gaia Tormena? Quando ha cominciato ad andare in bici e cosa fa oltre alla MTB?
Gaia Tormena: Ho incominciato ad andare in bici a 5 anni e mezzo fa nel Cicli Lucchini, squadra di cui ho fatto parte per 11 anni. Nessuno dei miei familiari era ciclista o comunque aveva a che fare con questo mondo. È una passione che è nata da me e che poi ho trasmesso al resto della famiglia. Alla stessa età ho cominciato anche a praticare lo sci di fondo; sono stata due volte ai campionati italiani giovanili e poi, iniziate le superiori, per questioni di tempo ho dovuto rinunciarci. Ho poi praticato diversi altri sport come il pattinaggio artistico e la danza. Ora oltre alla MTB faccio winter triathlon nella stagione invernale, ma riesco a dedicarci poco tempo a causa del grande impegno scolastico.
Solobike.it: Piccola parentesi sul winter triathlon. Puro divertimento o è una disciplina su cui veramente punterai in futuro?
Gaia Tormena: Credo che il winter triathlon sia un’ottima preparazione alla stagione di MTB. È uno sport molto divertente e al contempo davvero davvero duro. Al momento però lo vedo solo come una attività alternativa alla bici.
Solobike.it: Torniamo alla MTB. Sei giovane e con tante possibilità di crescere. Ma come mai hai scelto di gareggiare in una specialità che in Italia ha poco seguito (e che non ha mai avuto atlete e che tranne Volterra non ha gare in calendario?
Gaia Tormena: È un peccato che una disciplina così spettacolare abbia poco seguito in italia. L’ho conosciuta per caso quando nel 2015 ci furono gli italiani a Courmayeur. Decisi di partecipare, visto che era una gara in casa. Senza avere pretese essendo al mio primo anno da esordiente, arrivai quarta e capii che l’XCE era divertente e che poteva essere una disciplina adatta a me.
Solobike.it: In ogni caso una scelta azzeccata. Raccontaci come è andata la gara in Francia e quali sono state le tue emozioni, prima, durante e dopo…
Gaia Tormena: Sono arrivata a Villard-de-Lans, al contrario delle altre atlete, in modo assolutamente anonimo. Faccio parte di una piccola squadra locale (G.S. Lupi Valle d’Aosta) e corro con una bici Carbonrace, poco conosciuta nel settore. Le qualifiche sono state disputate con estrema tranquillità da tutte noi, poichè essendo solo 15 sapevamo che avremmo tutte avuto l’accesso ai quarti di finale. Concludo comunque con il secondo miglior tempo, un risultato che mi da morale. Vinco i quarti di finale. Vinco la semifinale davanti alla campionessa europea e mi assicuro un posto in finale. La mia felicità era già alle stelle. Arrivare quarta per me sarebbe già stato un ottimo risultato. Salita sui rulli per defaticare mi sono però convinta del fatto che la gara non era ancora finita e che dovevo dare il massimo fino alla fine. La tensione sale, il giudice fischia e cerco di mettermi davanti sin da subito. Rispondo bene ai 2 attacchi in salita della spagnola. Inizia l’ultima discesa. Cerco di mantenere la concentrazione fino alla fine, un errore avrebbe potuto risultare fatale. Una volta passata la linea del traguardo, tutta la felicità si trasforma in lacrime di gioia. Non ci potevo credere! Fino a qualche settimana prima io queste gare le guardavo al computer e qualche settimana dopo improvvisamente ero io la protagonista di foto e interviste. Ascoltare il nostro inno su un podio così prestigioso è stato davvero emozionante!
Solobike.it: Ma prima della gara, in base alle sensazioni delle gare precedenti, pensavi di poter arrivare ad un risultato così importante?
Gaia Tormena: All’eliminator di Marsiglia ero arrivata quinta e non ero arrivata in finale a causa di un contatto accidentale in semifinale che mi ha messo fuori gioco. È stato un bel risultato, ma sapevo di poter fare meglio. Il venerdì della coppa del mondo replicare un quinto posto in un’occasione così prestigiosa sarebbe stato davvero fantastico. Pensare oltre mi sembrava quasi troppo ambizioso, visti i nomi importanti delle atlete che mi circondavano.
Solobike.it: Sicuramente adesso le cose cambieranno. Avrai gli occhi addosso da avversarie ed addetti ai lavori. Pensi che questo possa essere uno stimolo o rischi di essere un peso?
Gaia Tormena: Di certo gareggiare da neo vincitrice di una tappa di coppa non sarà facile. Tutti si aspetteranno un altro risultato importante. Replicarsi è sempre difficile, ma io darò il massimo.
Solobike.it: Dopo Villard de Lans come procede ora la stagione di Gaia Tormena?
Gaia Tormena: Questo fine settimana sarò al campionato italiano di eliminator in Val Casies. Dopo mi aspetterà la terza tappa di CDM a Volterra. Il weekend successivo tornerò a fare una gara di XCO in casa, a La Thuile, per la Junior Series, nonchè ultima tappa degli internazionali d’Italia Series.
Solobike.it: Quali sogni hai per il tuo futuro da atleta?
Gaia Tormena: Non ho ancora dei sogni ben definiti. Sono ancora giovane e la mia carriera non è ancora avviata su una strada precisa. Di certo il mio sogno più grande è quello di poter continuare a divertirmi con la mia bici per il resto della vita!
Solobike.it: Ti ringraziamo e ti facciamo ancora i complimenti. In bocca al lupo per le prossime gare.
Gaia Tormena: Grazie a voi, ci si vede sui campi gara.
(Max Alloi)
Fonte: solobike.it