La Gran Paradiso Bike Marathon e’ di De Cosmo
Gioele De Cosmo vince a Cogne (Ao) la Gran Paradiso Bike Marathon ed offre una nuova convincente prestazione sulle distanze più lunghe di quanto gli si abituale nel Cross Country. L’atleta neroaranciofluo ha governato le difficoltà disseminate sui 45 km e 1.500 mt. di dislivello del percorso aostano, palesando maturità e una brillante condizione. “Oggi è andato tutto per il verso giusto – esulta il giovane torinese, grande speranza del team Trek-Selle San Marco -. Nella prima parte di gara si avanzava a strappi ma ho capito di star bene e sono riuscito a entrare in un gruppetto di otto battistrada. Ci siamo controllati fino alla lunga salita e a un chilometri dalla vetta ho attaccato, guadagnando un minuto che poi ho gestito sino alla fine. La vittoria è un grande premio per me e tutto ciò che la squadra sta facendo per la mia crescita”. Sul traguardo De Cosmo ha preceduto Rebagliati di 59 secondi e Pesse di 1’49".Esperienza positiva e divertente al tempo stesso per Samuele Porro e Fabian Rabensteiner, impegnati sabato a Lienz (Austria) nella Red Bull Dolomitenmann, la più dura staffetta a squadre del mondo, con atleti in gara in quattro diverse discipline e 130 squadre al via. Nella prova di mountain bike, la terza frazione sulla distanza di 28 km e 1.600 mt. di dislivello, dopo corsa in montagna e parapendio e prima che scendessero nel vicino torrente i canoisti, Porro e Rabensteiner hanno chiuso la loro fatica rispettivamente al sesto e settimo posto, separati da 50 secondi: 1h 38’59" il tempo del comasco, 1h 39’49" quello fatto registrare dall’altoatesino.A fine competizione la Kolland Topsport International composta da Porro, dall’ugandese Kiplangat, dall’austriaco Hollaus e dal ceco Kubrican ha ottenuto ilquarto posto in 3h 55’08", staccata di soli 1’20" dal gradino più basso del podio. “Per essere stata la prima esperienza di questo tipo sono felice di quanto ottenuto – spiega Porro, recente vincitore alla 3Epic e al Grand Raid – e ho anche capito di aver tanto da imparare in vista di possibili prossime gare di questo tipo. Purtroppo ho perso la borraccia nel primo breve tratto in discesa e per regolamento non è possibile prenderne un’altra durante la gara. Ho dunque badato principalmente a gestire la lunga salita senza esagerare”.Quindicesima piazza invece per l’International Bulls di Rabensteiner: con il turco Aslan, l’italiano Durogati e il belga Maxime hanno completato il percorso in 4h 21’22". “E’ un vero peccato che siamo partiti male a causa del fatto che il nostro runner fosse un po’ indisposto – è il commento di Rabensteiner -, perché poi il parapendista ha fatto davvero un gran numero, il miglior tempo assoluto, tanto che da 35esimi che eravamo mi ha passato il testimone in 24esima posizione assoluta. Per quanto mi riguarda ho trovato subito tanto traffico nei tratti stretti in pianura e dunque non potevo superare. Poi, sul primo tratto di salita ho dato tutto per recuperare altro terreno e in conseguenza di ciò ho un po’ pagato negli ultimi 200 metri di dislivello. In discesa invece mi sono divertito parecchio e dai risultati ho visto di aver spiccato il secondo miglior crono. Ho dato il cambio in decima piazza ma il ragazzo del kayak ha avuto un po’ di problemi e così abbiamo concluso al 15° posto. Ad ogni modo sono contento di aver ritrovato buone sensazioni dopo che nel precedente week-end mi ero ritrovato senza energie per colpa di un virus che mi aveva costretto al ritiro alla 3Epic”.