La loro (Sud) Africa – Cape Epic, 1^ tappa
La Cape Epic da e la Cape Epic toglie. In un attimo. Dalle stelle alle stalle. Proprio come successo nella 1^ frazione della Cape Epic agli atleti del team Trek Selle San Marco.
La Cape Epic regala emozioni e abbiamo sempre detto che tutto può succedere, tappa dopo tappa. Già dalla prima frazione in linea, di 110km, non sono di certo mancate le sorprese. Positive e negative per il team Trek Selle San Marco, che in un giorno solo assapora la gioia del podio di Rabensteiner e Casagrande e il “dolore” per la foratura, con conseguente perdita di tempo prezioso per Ferraro e Porro. Prosegue intanto l’esperienza unica di Andrea Righettini.
Cominciamo l’analisi della giornata dalla coppia più sfortunata. Damiano ci ha detto di essere comunque felici “per il primo podio conquistato dai nostri compagni di squadra. La Cape Epic a volte prende e a volte da. Ed oggi a me e a Samuele ha solo preso. Eravamo partiti piano per fare gara regolare, visto che era lunga e ci sono 4 giorni impegnativi. Quando è arrivato il momento della salita più lunga abbiamo cominciato a ingranato e a recuperare e sul GPM siamo rientrati sul gruppetto di Geismayr e Rohrbach. Davanti erano andati via tre coppie e lungo la discesa in un tratto in pianura Samuele ha preso un sasso di taglio e ha tagliato la spalla della gomma anteriore. Abbiamo dovuto fermarci per cambiare la camera, perdendo 5-6 minuti. Siamo ripartiti e gli ultimi 25km non erano proprio per noi, visto che erano tutti in pianura e bisognava menare e trovandoci da soli col vento in faccia abbiamo faticato e abbiamo subito. Comunque abbiamo perso 12 minuti, ma poteva andare anche peggio. Abbiamo conquistato un bellissimo podio di squadra e adesso possiamo essere tutti più sereni e possiamo guardare alle prossime tappe con più tranquillità”.
Misto di delusione e gioia anche per Samuele Porro: “Oggi siamo partiti bene e ci sentivamo tranquilli. Abbiamo avuto un po’ di problemi al primo water point a rifornirci, poi siamo ripartiti recuperando tanto. Dopo il GPM io ho bucato e abbiamo perso tanto tempo. Domani è un altro giorno e speriamo che la fortuna ci ridia quello che oggi ci ha tolto.”
Decisamente di altro tono le parole di Casagrande e Rabensteiner, sul 3° gradino del podio e protagonisti della giornata. Fabian ci dice che oggi sono felicissimi del podio “perchè siamo andati molto bene. Abbiamo cercato di rimanere sempre nelle prime posizioni per evitare cadute e tutto è andato come doveva. La vera gara si è animata nella lunga discesa, quando hanno attaccato Fumic e Avancini. Siamo riusciti a rientrare e a stare con loro e con la coppia Specialized. Nel finale loro andavano veramente forte e abbiamo deciso di staccarci e andare da soli verso il traguardo. Era ancora lunga arrivare al traguardo, ma siamo riusciti nell’intento. Podio inaspettato oggi. Il finale era tanto veloce. Ci hanno recuperato i due svizzeri, ma nel finale in volata siamo riusciti a prenderci il podio. Molto bene. siamo contentissimi.”
Molto contento anche Casagrande: “Sinceramente non mi aspettavo di salire sul podio. anche se le sensazioni che avevamo questa mattina io e Fabian erano buone. Ma qui il livello è così alto che non è mai facile. E’ stata comunque durissima, perchè abbiamo fatto 40km da soli in 3^ posizione con un folto gruppo che ci inseguiva a meno di un minuto. Sono momento difficili, perchè sei ad un passo dal grande risultato, ma se molli un attimo gli altri ti sono addosso. Alla fine siamo riusciti a resistere e ci godiamo questo terzo posto.”
Continua l’esperienza positiva anche di Righettini, che ha faticato un po’, ma ha portato a termine con successo la sua prova. “La prima tappa è stata molto dura per me. C’era molto da menare, tanti tratti da spingere, dove ho sofferto parecchio. Sono arrivato ai piedi della lunga salita già abbastanza cotto, per cui l’ho presa con un ritmo adeguato in modo da non finirmi del tutto, visto che al GPM mancavano ancora 60km. Abbiamo perso parecchio tempo, ma la gara è ancora lunga.”
(Max Alloi)
Fonte: solobike.it