La Monterosa Prestige parla ancora colombiano
Dominio del team Giant Polimedical nella “marathon dei giganti” andata in scena a Brusson in Val D’Ayas con Paez che precede il compango Arias Cuervo. Terzo posto per Jacopo Billi. Al femminile si impone con ampio margine Claudia Peretti. Sul percorso corto successi per Stefano Del Grande e Eleonora Peronicini.
La valle d’Ayas ha ospitato la seconda edizione della Monterosa Prestige che ha schierato al via sui 400 bikers, equamente ripartiti tra il percorso Extreme di 94km e oltre 3300m di dislivello e il Classic di 54km con 2164m di dislivello.
Variata la logistica rispetto allo scorso anno con il via dato quest’anno da Brusson loc. Volon a circa 1100mslm, mentre lo scorso anno era a Champoluc 1600mslm. In una alternanza tra anni pari e anni dispari anche per il futuro ci dovrebbe essere questa alternanza di sedi di partenza e arrivo in modo da abbracciare l’intera valle D’Ayas, coinvolgendo i due comuni maggiori che supportano la gara. ci è piaciuto di piu’ il percorso di quest’anno con la nuova parte iniziale e la altimetria rivista verso il basso con l’arrivo a fianco del laghetto di Brusson.
Il percorso di gara aveva subito anche delle variazioni soprattutto nella prima parte in cui dopo il passaggio da Champoluc si affrontava la lunga salita verso Campo base con ben 700m D+ in soli 7km. Dopo una discesa velocissima sulle piste da sci ci si immetteva in un nuovo bellissimo single track a tratti sassosi che iniziava dal rifugio Guide di Frachey situato a Resy, 2066 m.s.l., a ridosso delle falde del Palon di Resy, all’inizio del vallone di Bettaforca. Dopo aver toccato la strada carrozzabile verso il lago Blue e il rifugio Mezzalama con una splendida vista sul Rosa, i bikers toccavano il paese di St. Jacques e affrontavano un percorso che sostanzialmente ricalcava quello del 2018 con i suggestivi passaggi sul col de Joux e col d’Arlaz. Nel complesso un percorso meno duro dello scorso anno ma di vera mtb, risultato indigesto ad alcuni soprattutto per i durissimi 20km finali con diversi strappi impegnativi e una lunga salita di circa 3km su asfalto per risalire dal fondovalle da quota 700mslm, che percorsa sotto il solleone ha dato il colpo di grazia ai bikers già esausti dopo la prima dura parte di gara.
Buona la tracciatura del tracciato nella prima parte dell’anello verso il monte Rosa, mentre nella parte centrale sono stati segnalati alcuni errori di percorso. Errori di gioventu’ che sicuramente verranno sistemati nel 2020.
Buono il pacco gara che oltre alla maglia da bici by Factory celebrativa dell’evento conteneva integratori Enervit, prodotti tipici del luogo e uno sconto del 50% per l’ingresso a Monterosa Terme. Bene il ristoro all’arrivo molto rifornito e il pasta party che prevedeva anche salamella e il tipico formaggio della val d’Ayas. Apprezzato anche il gadget Buff per i finisher 2019, oltre che la lattina Red Bull omaggiata dalle Miss della bibita che “ti mette le ali”.
LA GARA:
partenza alle 7.30 puntuali con primi a partire gli Elite e a seguire a un minuto il gruppo degli Amatori della Extreme e a un altro minuto quelli del Classic.
Bizzarra la decisione di fare partire tutti gli Elite assieme sia quelli annunciati sulla Extreme che quelli del Classic, decisione che ha causato qualche confusione poi nella ponderazione dei tempi.
La cronaca di gara é stata scritta da Leonardo Paez che anche per “vendicare” le due forature del 2018, ha decso di attaccare subito sul suo miglior terreno di battaglia ovvero sulla salita verso Campo Base, con il compagno Arias Cuervo dietro a fare da stopper.
Tattica che ha funzionato a puntino con Paez che ha guadagnato subito un vantaggio importante, incrementandolo poi anche nella seconda parte di gara. Si e’ imposto col crono record di 4h23m21s, lasciando solo le briciole agli avversari. Il compagno Arias Cuervo gli faceva compagnia sul podio a 11m58s per una altra domenica trionfale per il Giant Polimedical. Chiudeva il podio il piemontese Jacopo Billi per la Cicli Olympia a 25m06s.
Alle sue spalle a neanche 40s un ottimo Pippo Lamastra della Silmax Racing in grande recupero nel finale di corsa, seguito dall’inossidabile Marzio Deho. Il capitano della Olympia deve recriminare per un errore di percorso che gli é costato attorno ai 4 minuti e la possibilità di slaire sul terzo gradino del podio.
Sfortunato Lorenzo Laposse della Sixs Boscaro che finisce stoicamente al 7. posto rallentato vistosamente da una caduta che si scoprira’ poi avergli procurato la frattura della clavicola. Buon 6. posto tra i due per Alessandro Gambino della FRM.
Senza storia anche la gara femminile con la esile Claudia Peretti del Vittoria SR Suntour che vince in 6h02m54s dominando la gara dall’inizio alla fine. Problemi di stomaco hanno invece rallentato la bergamasca Elite Simona Mazzuccotelli, che ha chiuso terza. Seconda la prima delel Master Woman Chiara Mandelli del team Spacebikes a quasi 30 minuti dalla Peretti.
Sul percorso Classic é stato un altro “one man show” con Stefano Dal Grande che alla sua prima apparizione alla Monterosa Prestige ha vinto con ampio margine. Col tempo di 2h44m15s ha lasciato il valtellinese Nicolas Samparisi (KTM selle SMP Dama) a 4m38s, mentre il compagno di Del Grande alla Bottecchia Emanuele Tonoli é terzo.
Al femminile invece si é imposta la campionessa mondiale Triathlon Cross Eleonora Peroncini del team Torpado Sudtirol in 3h46m46s, che ha preceduto di oltre 20′ Giaccaglia Marta e Carla Mondani del team Perini di quasi 1 ora.
HANNO DETTO:
Leo Paez (Giant Polimedical), 1. classificato percorso Extreme: “Oggi stavo moto bene. Conoscevo il percorso moto più dello scorso anno poiché lo avevo provato tutto negli scorsi giorni. Ho cercato subito di fare la differenza guadagnando terreno già sulla prima salita lunga e poi ho amministrato nella seconda parte dove comunque le salite mi erano molto congeniali. Una bella soddisfazione anche il secondo posto del mio compagno Arias”
Claudia Peretti (Vittoria SR Suntour), 1.a classificata percorso Extreme: “Il percorso era molto duro e quindi ho cercato di gestirmi. Ho visto che le mie avversarie hanno quasi subito ceduto il passo e nel finale visto anche il vantaggo di oltre 15 minuti ho sestito la corsa. Dopo la Dolomitica un altra bella vittoria che mi da fiducia per il finale di stagione”
Stefano Del Grande (Bottecchia factory racing), 1. classificato percorso Classic: “Ero anzi sono nella mia settimana di scarico quindi ero curioso di vedere come potesse andare la mia gara. Ho trovato un tracciato davvero bello e dei posti meravigliosi. Quando ho visto che Samparisi si staccava ho deciso di non prendermi rischi. Tornerò sicuramente a fare questa gara perché mi é piaciuta tanto ed è stata dura al punto giusto oltre che immersa in scenari meravigliosi. Faccio i miei complimenti agli organizzatori”
(MM)
Ph: MM/solobike.it