L’Etna Marathon 2019 è di Riccardo Chiarini e Chiara Burato
La tredicesima edizione dell’Etna Marathon, la gara UCI Marathon Series che da 12 anni “infiamma le pendici del Vulcano”, ha avuto due dominatori assoluti, Riccardo Chiarini (Torpado Sudtirol International Pro Team) e Chiara Burato (OMAP Cicli Andreis). Quasi 1.000 gli atleti complessivamente al via di una delle gare più affascinanti d’Europa
La tredicesima edizione dell’Etna Marathon va in archivio con l’ennesimo successo. Nell’albo d’oro della prestigiosa gara Siciliana entrano due nuovi nomi prestigiosi, Riccardo Chiarini (Torpado Sudtirol International Pro Team) e Chiara Burato (OMAP Cicli Andreis). Quasi 1.000 gli atleti complessivamente al via sui tre percorsi, l’UCI Marathon Series di 78 km con 2.900 metri di dislivello, il Granfondo di 45 km con 1.560 metri di dislivello e l’escursionistico di 27 km con 990 metri di dislivello.
A Milo (CT) una giornata climaticamente perfetta ha accolto tutti i partecipanti, con sole e temperature gradevoli. Un percorso con fondo compattato dalle piogge dei giorni precedenti, ha reso la gara molto scorrevole e divertente per tutti.
Alle 9:00 il via della gara marathon, con il folto gruppo che si allunga percorrendo la prima salita asfaltata. Riccardo chiarini si pone subito al comando e imponendo il suo ritmo, mettendo subito in difficoltà gli avversari.
Sul tratto di Serra Buffa, con il famoso basolato al 20%, Chiarini ha già allungato, al suo inseguimento, al passaggio dal bosco della Cerrita, rimane solo il 19enne Vincenzo Saitta (Elios Code Factory Racing). Più staccato, in terza posizione Pasquale Sirica (Pit Stop Racing Team), seguito da Giuseppe Pellegrino (Frm Racing Team Sicilia) e Andrea Privitera (Team Jonica Megamo).
La cavalcata di Chiarini prosegue solitaria e anche al passaggio al “Black Desert”, sulla spettacolare colata lavica, al 18° chilometro, è solitario al comando, seguito a 40 secondi da Saitta, Sirica a oltre 2’ e dopo 2’50” passa Pellegrino in quarta posizione.
Al comando della gara femminile transita Chiara Burato (Omap Cicli Andreis).
Al chilometro 28, Piano Provenzana, il vantaggio di Chiarini si dilata a oltre 2 minuti su Saitta, con Pellegrino e Sirica a circa 5 minuti.
Per la gara femminile è sempre Chiara Burato al comando, con grande vantaggio su Elizabeth Simpson (Frm Racing Team Sicilia).
Al 50° km, in località Chalet Ginestre, Chiarini ha 5 minuti su Saitta, con Pellegrino che recupera su di lui portandosi a un solo minuto di distacco.
Al km 72, dopo la spettacolare discesa del “Kamikaze”, in località Pian Bello, Chiarini ha portato il suo vantaggio a oltre 6 minuti su Saitta, con Pellegrino sempre staccato di un solo minuto.
Dopo 3 ore, 48 minuti e 50 secondi, Chiarini giunge trionfante sul traguardi di Milo, prendendosi la rivincita sulla beffa del 2018, dove era stato battuto da Arias Cuervo in volata dopo aver sbagliato strada. Al secondo posto il sorprendente 19enne siciliano Vincenzo Saitta, a 10 minuti dal vincitore, con Giuseppe Pellegrino a completare il podio.
Netto dominio della 24enne veronese Chiara Burato, che alla sua prima esperienza all’Etna Marathon ha centrato la prestigiosa vittoria. Seconda posizione per Elizabeth Simpson, atleta di casa che ha offerto una grande prestazione. A completare il podio Gesualda Sinardo (Asd Bikalat).
Classifica Marathon maschile
1 Chiarini Riccardo – Torpado-Südtirol Mtb Pro Team – 3:48:50
2 Saitta Vincenzo – Elios Code Factory Racing – 3:58:46
3 Pellegrino Giuseppe – Frm Racing Team Sicilia – 3:59:12
4 De Poortere Emelien Joseph – Nca Bergamont Levens Vtt – 4:06:01
5 Virga Andrea – Team Race Mountain – 4:06:31
6 Sirica Pasquale – Pit Stop Racing Team – 4:07:01
7 Privitera Andrea – Team Jonica Megamo – 4:08:07
8 Fazio Giovanni – Frm Racing Team Sicilia – 4:15:15
9 Piacentini Matteo – New Bike 2008 Racing Team – 4:16:25
10 Moronci Claudio – Bike Therapy – 4:16:25
Classifica Marathon femminile
1 Burato Chiara – Omap Cicli Andreis – 4:39:48
2 Simpson Elizabeth Ann – Frm Racing Team Sicilia – 5:17:06
3 Sinardo Gesualda – Asd Bikalat – 5:40:03
4 Aquilina Marie Claire – Team Greens – 5:41:38
5 Huckvale Maryann – Bicitime Racing Team A.S.D. – 5:41:49
6 Trupia Valeria – Team Race Mountain – 5:55:34
7 Riabochkina Anastasiia – 6:27:00
8 Casella Giuseppina – Vulcan Riders Team – 6:52:24
9 La Colla Marianna – Asd Areabici Racing Team – 7:22:09
10 Chirico Maria – Asd Team Fuorisoglia – 7:56:02
Sul percorso Granfondo la vittoria in campo maschile è andata a Emanuele Spica (Team Race Mountain), seguito da Mauro Di Prima (A.S.D. Finestrelle Bikers Santa Ninfa) e Massimiliano D’angelo (Spree Cicling Team), mentre in campo femminile ad imporsi è stata Beatrice Cardella (2 Bar Cycling Club) davanti a Domenica Mazzeo (Asd Vibo Bikers Skatenati) e Manuela Calabrese (A.S.D. Mongibello Mtb Team).
Classifica Granfondo maschile
1 Spica Emanuele – Team Race Mountain – 2:10:40
2 Di Prima Mauro – A.S.D. Finestrelle Bikers Santa Ninfa – 2:14:00
3 D’angelo Massimiliano – Spree Cicling Team – 2:14:25
4 D’agostino Rosario – A.S.D. Madonie Bike – 2:14:26
5 Lo Monaco Salvatore – Team Race Mountain – 2:14:30
Classifica Granfondo femminile
1 Cardella Beatrice – 2 Bar Cycling Club – 3:10:10
2 Mazzeo Domenica – Asd Vibo Bikers Skatenati – 3:13:07
3 Calabrese Manuela – A.S.D. Mongibello Mtb Team – 3:16:47
4 Meli Alessandra – Ruota Libera – 3:18:18
5 Guagliardito Giuseppa – Asd Baaria – 3:20:49
Si sono concluse così, anche quest’anno, le “sfide al Vulcano”, sui percorsi unici in Europa, affascinanti, duri, divertenti ed emozionanti. Scenari con un continuo susseguirsi di cambi repentini, dalla pineta millenaria, ai paesaggi lunari senza vegetazione, dalle salite ripide che ti fanno mettere il piede a terra alle discese in single track da “guidare” con attenzione, una gara unica che ogni anno affascina tutti i suoi partecipanti.
A Maurizio Scalia e l’A.S.D. Mongibello Mtb Team vanno i complimenti per un’altra edizione spettacolare dell’Etna Marathon. L’appuntamento è per la 14a edizione, dove questa gara non mancherà di stupire ancora una volta tutti i suoi partecipanti.
Aldo Zanardi
Fonte: Solobike.it