Master Cross SMP: nel fango “Old Style” di Saccolongo emergono Nicolas Samparisi e Sara Casasola
Gara juniores per Davide De Pretto e Carlotta Borello, tanto fango e gare durissime per tutte le categorie, ritorna il grande pubblico anche nel padovano. Organizzazione a cura del G.S Saccolongo promossa da tutti.
Non poteva essere altrimenti. 40 anni dopo il grande fango che incoronò Vito di Tano Campione del Mondo nel 1979, il grande ciclocross è ritornato a Saccolongo, nella settimana del ciclismo padovano. Dopo i fasti dell’Europeo di Silvelle, tutti i migliori crossisti nazionali si sono ritrovati qui, in un week end da allerta meteo, che ha concesso però una tregua dalle 11 in poi, risparmiando giovani e categorie internazionali dalla pioggia. Il terreno però, è stato messo a dura prova : laghi d’acqua e fango (liquido nelle gare mattutine, sempre più duro nel pomeriggio) hanno costretto la giuria a ridurre il percorso di un bel pezzo (circa 500 mt) dopo la gara master; nonostante questo è stato un gran spettacolo, anche di pubblico, accorso numeroso a tifare assiepato prima lungo l’argine del Bacchiglione (proprio come 40 anni fa) e poi in centro città, con strada completamente chiusa al traffico per tutta la giornata. Due mostre tematiche (una con bici d’epoca e l’altra che riviveva il Mondiale del 79 con foto storiche e in loop video la telecronaca di De Zan), trattorie aperte con menu speciale e spazio ristoro hanno completato l’accoglienza che questo paese ha riservato ai crossisti dopo tanti anni. Tra il pubblico, alcuni visi noti, grandi protagonisti di quell’edizione. Qualcuno di loro, come Vito Di Tano e Ottavio Paccagnella, ancora calcano i campi infangati di cross e si trovano ai box a lavorare per le giovani leve.
LE GARE NAZIONALI
Nelle categorie amatoriali che hanno corso in gara unica hanno primeggiato Alberto Bisetto (su Yari Cisotto e Thomas Felice) fascia 1, il neo campione europeo Massimo Folcarelli (su Graziano Bonalda e Sergio Giuseppin) fascia 2, Gianfranco Mariuzzo (su Flavio Zoppas e Giuseppe Dal Grande) fascia 3, Ilenia Lazzaro (sulla vice campionessa europea Lara Torresani e sulla tricolore Tamara Fabbian) nelle donne master.
La gara esordienti ha visto la vittoria di Christian Fantini (Merida Italia Team) su Stefano Viezzi (Libertas Ceresetto) e Stefano Sacchet (Gs Sorgente Pradipozzo). Tra le donne esordienti esce vincitrice dal fango di Saccolongo Irma Siri (Gs Cadeo) su Beatrice Temperoni e Arianna Bianchi.
Gli allievi, visto l’alto numero alla partenza, sono stati sdoppiati in 2 gare. I primi a scendere in pista sono stati i primi anno e le donne. Continua l’ottimo momento di Mattia Settin (Sorgente Pradipozzo) che si riconferma leader del Master Cross SMP, secondo è Alessandro Mario Dante (Team Bramati) e terzo Mattia Sambinello (Gs Prealpino). Tra le donne la lotta è stata tra Elisa Viezzi (DP66) e Federica Venturelli (Cicli Fiorin) con quest’ultima che si prende la rivincita dopo Cles e alza le braccia al cielo. Al terzo posto la tricolore Beatrice Fontana (Sanfiorese).
Tra gli allievi al secondo anno, proprio come a Cles, il successo di Eros Cancedda (Sorgente Pradipozzo) è stato sudato dopo una lotta serrata con Marco Betteo (Racing Team Rive Rosse). Al terzo posto, staccato di una ventina di secondi, il padovano Alessandro Gallio (Fox Team) si prendeva gli applausi del pubblico di casa.
LE GARE INTERNAZIONALI
Nel pomeriggio si sono corse le gare internazionali. Un timido sole è uscito mentre correvano gli juniores, che hanno visto l’assolo di Davide De Pretto (Borgo Molino) arrivato con la nazionale juniores e il Ct Fausto Scotti direttamente da Tabor (Repubblica Ceca) dove 24 ore prima aveva colto un ottimo secondo posto in Coppa del Mondo a soli tre secondi dal campione europeo Thibau Nys. Dietro a De Pretto è stata lotta vera, con Kevin Pezzo Rosola (DP 66) che si esalta in queste condizioni e sta migliorando settimana dopo settimana ; il figlio di Paola Pezzo e Paolo Rosola è giunto secondo davanti ad un ottimo Cristian Calligaro (KTM Alchemist SMP). Quarto posto per Filippo Agostinacchio (Team Bramati) e quinto per Manuel Capra (VC Borgo).
La gara donne open ha visto una rinata Sara Casasola (DP66) che dopo alcuni problemi fisici nelle ultime uscite internazionali si è resa partecipe di una gara d’attacco proprio come aveva fatto a Jesolo in occasione del Giro d’Italia : nessuna dietro è riuscita a tenere il passo della tricolore under 23, fortissima anche a piedi. La lotta per il secondo posto è stata tra altre due Under 23 : Francesca Baroni (Selle Italia Guerciotti) e Giaia Realini (Vallerbike) giunte rispettivamente seconda e terza. Al quarto posto assoluto è giunta l’elbana Alessia Bulleri (Merida Italian Team) mentre Elis Simeoni (Sorgente Pradipozzo), lo scorso anno master, coglie la sua prima top 5 internazionale tra le donne open. Prima delle juniores Carlotta Borello (Cicli Fiorin) ottima 8° assoluta che ha preceduto Elisa Rumac (Jam’s Bike) e Giada Borghesi (Team Lapierre), quest’ultime due arrivate praticamente in volata.
L’ultima gara in programma, quella dedicata agli open maschili, è stata vissuta nel duello tra l’under Filippo Fontana (Gs Carabinieri), 10° ventiquattro ore prima in Coppa del Mondo, e Nicolas Samparisi (KTM Alchemist SMP ). A bagnomaria si è difeso, al debutto stagionale dopo l’incidente di ottobre, il campione italiano Under 23 Jakob Dorigoni (Selle Italia Guerciotti) che nei primi giri era nel gruppetto di testa con il laziale Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) e con Federico Ceolin (Selle Italia Guerciotti). Ad un giro e mezzo dalla fine Nicolas Samparisi è riuscito a staccare il giovane rivale, conquistando la vittoria assoluta del “40th Anniversary of the World Memorial cx Saccolongo” e scrivendo nell’albo d’oro della gara il suo nome. Secondo è giunto Fontana (primo under 23) e terzo Jakob Dorigoni. Quarto posto per Antonio Folcarelli (vittima anche di una foratura) e 5° per Federico Ceolin. Sfortunato il leader Cristian Cominelli, attardato fin dal primo giro per un contatto e finito in 6° posizione assoluta dopo una buona rimonta che non è stata però sufficiente.