Monterosa Prestige: Arias e Nisi firmano la prima edizione
E’ il colombiano Diego Arias a firmare la prima edizione della “Monterosa Prestige”. Il colombiano ha preceduto Jacopo Billi (team Olympia) ed il compagno di squadra alla Giant Liv Polimedical Leonardo Paez, vittima di due forature. Circa 300 atleti al via nella nuova gara con partenza ed arrivo a Champoluc. In campo femminile vince facile la toscana Maria Cristina Nisi che precede Costanza Fasolis e Chiara Mandelli.
Mancava una gara di spessore legata alla mtb in Valle d’Aosta. Il 2018 ha segnato la prima edizione della Monterosa Prestige che sancisce l’esordio della grande mtb sui bei sentieri della Val d’Ayas, con scorci sul ghiacciaio del Monte Rosa.
Partenza ed arrivo da Champoluc a quota 1600mslm con il tracciato principale Extreme che proponeva 98km con ben 4000m di dislivello.
Insomma un target di partecipanti e un format di gara che si avvicina alle varie Hero, Dolomiti Sbk, Alta Valtellina Bike marathon, solo per citare le principali. Una proposta che mancava nel nord ovest e che vedremo se dopo gli inevitabili errori di gioventu’ sapra proporsi rivista e migliorata i prossimi anni.
Nel piccolo anello iniziale di 15km una foratura rallenta Leo Paez che era al comando e via libera quindi per il suo compagno di team Diego Arias. Cavalcata trionfale per il colombiano che coglie cosi il suo primo successo del 2018 , “vendicando” in parte la vittoria buttata al vento per foratura alla Savigno race di due mesi orsono.
Arias vince in 5h12m29s lasciando a quasi 14 minuti il secondo classificato Jacopo Billi della cicli Olympia. Il biker piemontese riesce a liberarsi della scomoda compagnia di Leo Paez che a circa metà gara é vittima della seconda foratura e perde terreno chiudendo poi a 4 minuti esatti da Billi.
Ottima prova in campo femminile per Maria Cristina Nisi (team Bike innovation Focus Rosti) che nonostante un piccole errore di percorso chiude al 24. posto assoluto in 6h29m11s, lasciando Costanza Fasolis della Giant Liv Polimedical a circa 8 minuti. Terzo posto per la bergamasca Chiara Mandelli, prima delle Master Woman.
Il percorso di gara nella idea degli organizzatori dovrebbe riuscire a instaurarsi nei prossimi anni come una proposta mtb analoga al famoso Trofeo Mezza Lama che in inverno viene proposto per gli sci alpinisti. Dopo una prima parte quasi tutta oltre i 2000m con diversi tratti ripidi sulle piste da sci nella seconda parte si perdeva quota fino ai 600mslm di Isollaz nel fondo valle. Gli ultimi 30km erano quindi una lenta e mai banale risalita del fondo valle sul versante orografico destro, quello opposto alla statale della Val d’Ayas. In particolare anche nel finale diverse insidiose rampe mettevano a dura prova gli atleti.
Il temporale notturno di sabato tra l’altro aveva reso viscidi diversi sentieri soprattutto nella parte finale del percorso.
Abbiamo pedalato in particolare il tracciato Extreme e le note liete sono senz’altro gli scorci paesaggistici e la buona tracciatura del percorso con evidenti fettucce gialle. In un paio di incroci sarebbero forse servite persone a presidio dello stesso evitando situazioni di pericolo. Infatti abbiamo incrociato alcune auto dentro al tracciato per via di questa mancanza.
Buono anche il posizionamento dei ristori con personale disponibile e pronto a rifornire gli atleti, se si eccettua l’ultimo dove su un tavolo erano “abbandonate” le bottiglie di sali e acqua e vigeva la formula self service.
Molto bene il ristoro finale con primo secondo, formaggi, panino e dolce. Birra e acqua a volontà.
La pioggia ha purtroppo ricominciato a scendere dopo le ore 16, rendendo ancora piu’ epici gli arrivi degli ultimi concorrenti.
HANNO DETTO:
Diego Arias Cuervo (Giant Liv Polimedical): “Eravamo in fuga io e Leo quando su una discesa tecnica mi sono girato e Leo era sparito per via della prima foratura. Non lo vedevo ed ho quindi proseguito. Tutto abbastanza bene se si eccettua un piccolo errore di percorso ma sono molto soddisfatto di questo primo successo stagionale. Ora ci attende qualche settimana di “vacanza” dalle gare italiane perche’ andremo in Colombia. Io e Leo saremo al via della Lejenda del Dorado dal 29 luglio al 4 agosto. Tante le coppie forti al via con Hynek-Lakata, Ferreira-Becking, solo per citare i principali. Saremo in Italia di nuovo a inizio settembre per la Marathon Bike.”
Maria Cristina Nisi (team bike innovation Focus Rosti): “All’inizio ci ho messo un po’ a sbloccarmi sulle prime discese un po viscide e pericolose per via del violento temporale di sabato notte. Poi ho guadagnato bene sulle avversarie. A metà un errore di percorso stava per compromettere la mia gara, ma quand mi é rientrata Costanza sotto ho di nuovo riaperto il gas ed ho vinto. A breve ancora altre gare toste mi aspettano, a partire dalla Kronplatz King di domenica prossima e poi Alta Valtellina Bike Marathon in successione”
Elisa Berton e Jacopo Bottarini si sono aggiudicati infine il posto più alto del podio della Classic di 53 km e 2324 di dislivello.
(MM)
PH: ufficio stampa