Motivazione e attivazione: gli obiettivi secondo Alex Bellini
“Se devo essere sincero l’obiettivo che mi sono dato mi fa un po’ “cagare addosso”ed è normale sia così, perchè quello che mi sono prefissato è un SIGNORE obiettivo.È questa la misura secondo me: Se l’obiettivo che ti poni non ti fa’ paura,se non ti fa’ un po’ “cagare addosso”,vuol dire che non è un obiettivo abbastanza grande per te.Un SIGNORE OBIETTIVO è tale quandoci chiede quel po’ di più di quel che sappiamo di poter fare,è lì che si nasconde la vera crescita.(Alex Bellini)Alex Bellini, per chi non ne avesse mai sentito parlare, è un esploratore italiano diventato “famoso” agli occhi di molti per le sue imprese estreme e fuori dall’ordinario, imprese portate a termine tutte in solitaria con la sola forza del suo corpo e soprattutto della sua MENTE.Come ben sanno gli atletiche praticano sport estremi come la mtb, dove la fatica è la protagonista principale, non sempre gli OBIETTIVI personali coincidono con l’istinto auto-protettivo insito nel nostro corpo.Accade allora che arrivati ad una certa soglia di fatica e sforzo fisico il corpo comunica alla mente di fermarsi (lo fa’ per proteggerci da uno sforzo ancora superiore) ed è proprio qui che, per l’atleta estremo, DEVE entrare in gioco la FORZA della MENTE nello spingersi oltre, perché è al di là di questa barriera che si conquista obiettivo personale.“Confido nella SAGGEZZA del mio corpo” afferma Alex Bellini riferendosi alla sua prossima ed imminente impresa “confido nei miei muscoli e nella mia testa di ricordarsi sempre il saperlo fare perché l’hanno già fatto almeno una volta.”L’unità Corpo- Mente di Alex Bellini, dopo le numerose imprese estreme che l’hanno messo a dura prova, ormai dovrebbe essere ALLENATA a questo tipo di sforzo e fatica tuttavia questo meccanismo fisiologico che implora uno“STOP” di fronte alla fatica estrema è sempre attivo (è istinto di preservazione. La fatica, infatti, rappresenta per il corpo un segnale di allarme dal quale proteggersi ai fini della sopravvivenza!)Lo stesso accade anche ai corridori: nonostante le numerose gare stagionali di fronte allo sforzo fisico estremo la mente, arrivati ad un certo punto, implora di fermarsi e sta all’atleta il trovare in sé la forza per ANDARE AVANTI oltre la fatica.Questa forza la si trova nella MOTIVAZIONE verso l’obiettivo e badate bene MOTIVAZIONE e OBIETTIVO sonodue aspetti distinti e coglierne per tempo la differenza è FONDAMENTALE ai fini prestativi.Le parole di Alex Bellini, a tal proposito, sottolineano due aspetti interessanti da tenere in conto appena si formula un obiettivo:1 – Prima dell’obiettivo chiarisci a te stesso la MOTIVAZIONE che ti spinge verso quell’obiettivo.Perché ci tengo tanto? Cosa spero di ottenere da questo obiettivo? Quali saranno, secondo me, le emozioni conseguenti al suo raggiungimento o mancato raggiungimento?Un atleta, infatti, può dichiarare di avere un certo obiettivo senza tuttavia sentirlo proprio, nutrendo scarsa o nulla motivazione verso di esso (non è infrequente che unobiettivo nasconda bisogni e desideri altri, inespressi); in questo caso è maggiore la probabilità che, arrivati a quel punto in cui corpo e mente implorano STOP, l’atleta si arrenda, rinunci all’obiettivo senza lottare veramente per esso.2 – L’obiettivo deve “far battere il cuore” dell’atleta.O, come direbbe Alex Bellini, l’obiettivo che ti poni deve “farti cagare un po’addosso”. L’espressione è di certo colorita ma rende bene il concetto, per questo ho scelto di riportarla in apertura dell’articolo.L’obiettivo deve essere sufficientemente sfidante da ATTIVARE l’atleta, certo non troppo ma neanche troppo poco.Se il corridore, in partenza, non si sente attivato dall’obiettivo difficilmente la prestazione sarà soddisfacente; è dunque utile monitorare il proprio livello di Attivazione per comprendere quanto l’obiettivo posto è un SIGNORE OBIETTIVO.Più l’Obiettivo è per me un SIGNORE OBIETTIVO più sarò in grado di trovare dentro di me la forza per andare oltre la fatica.Per chiedere informazioni sui miei corsi individuali di mental training o per chiedere una consulenza scrivimi una mail ad info@claudiamaffi.it e seguimi sul sito www.claudiamaffi.it(Dott.ssa Claudia Maffi)