Otzi Alpin Marathon festa del “monociclo”. Schnider iscritto al parterre degli iscritti
Il 28 aprile 15ᵃ edizione della Ötzi Alpin Marathon a Naturno (BZ). Il venerdì precedente la gara grande festa “Cyclocross Expert”. Sabato MTB, corsa e skialp per raggiungere il luogo del ritrovamento della Mummia. Iscrizioni individuali a 80 euro e a 185 euro in team (maschili, femminili o misti)
Le adesioni alla prossima edizione della Ötzi Alpin Marathon, prevista per il 28 aprile, continuano a pervenire copiose, e dopo le conferme dei due volte campioni della manifestazione Roland Osele, Georg Piazza e Stefan Kogler, allo spettacolare e suggestivo triathlon da Naturno al ghiacciaio della Val Senales (BZ) duellando in singolo o in team tra mountain bike, corsa e scialpinismo, si è aggiunto anche l’ex ciclista professionista svizzero Dani Schnider che correrà con un team.
Il percorso di MTB verrà preso d’assalto anche da due top atleti del monociclo, e alla vigilia della gara ci sarà una competizione di ciclocross in centro a Naturno, dove si esibiranno due gruppi da 40 “monociclisti” provenienti da Italia, Germania e Slovenia, tra i quali ci saranno il campione e la campionessa mondiali ed europei.
Venerdì 27 aprile ci sarà la disposizione di partenza “Cyclocross Expert”, gara internazionale su monociclo in centro a Naturno, con successiva e solenne consegna dei pettorali al vincitore e vincitrice, premiazione Cyclocross Expert e bicchierata per atleti, ospiti d’onore e sponsor, prima del successivo briefing relativo alla Ötzi Alpin Marathon.
Squadre miste, maschili o femminili, concorrenti singoli, ogni atleta avrà la propria Ötzi Alpin Marathon, ad 80 euro ‘ad personam’ o a 185 euro per un team composto da tre concorrenti, con l’ASD Senales ad allestire un percorso totale di 42.2 chilometri e 3266 metri di dislivello, suddivisi in 24.2 km sulle ruote grasse, 11.3 km con le scarpette ai piedi e 6.7 km “scivolando” sulle pelli per l’ultima frazione di skialp.
Ad Ötzi, la Mummia del Similaun, è stato intitolato l’evento, proprio perché l’epica conclusione dello stesso si verifica a pochi passi dal luogo in cui i coniugi tedeschi Erika e Helmut Simon di Norimberga la scoprirono durante un’escursione compiuta nel mese di settembre 1991.