Paez per la quinta volta trionfa alla BMW Sella Ronda Hero. Tra le donne primo sigillo della austriaca Kollmann
Nona edizione baciata da una splendida giornata di sole per la BMW HERO Südtirol Dolomites. Gare avvincenti sia in campo maschile che femminile con i trionfi di Leonardo Paez e Kristina Kollmann-Forstner. Completano il podio maschile il toscano sorpresa di giornata Martino Tronconi e lo svizzero Urs Huber, mentre in campo femminile fanno compagnia alla Kollmann la lituana Sosna e la italiana Mara Fumagalli. 4018 gli Heroes di questa nona edizione.
Perfetta sotto ogni punto di vista la edizione 2018 della gara di Selva di Val Gardena che in sole 9 edizioni si é imposta come Evento con E maiuscola.
Lo sanno bene i 4018 bikers che vi hanno preso parte quest’anno con tanti che sono oramai fedelissimi dell’evento, ma anche tanti che hanno provato per la prima volta la loro impegnativa sfida di “laurearsi” HERO su uno dei due percorsi , il durissimo marathon da 86km e il piu’ abbordabile da 60km.
Perfetto il percorso che ha proposto l’ormai “classico” giro del Sella , cuore delle Dolomiti patrimonio dell’Unesco, andando ad abbracciare oltre alla Val Gardena anche l’Alta Badia e la Val di Fassa, con l’attraversamento anche delle note località turistiche di Corvara, Arabba e Canazei.
Quattro le salite principali da affrontare sul percorso marathon da 86km e 4500m di dislivello: Dantecerpies, Pralongià, Sourasass arrivando dalla temibile ascesa con tratti oltra il 30% dal paesino di Ornella, Passo Pordoi e infine il Passo Duron.
Tanti poi gli strappi e strappettini affrontati per una gara tra le piu’ belle ma anche le piu’ dure del panorama europeo, forse anche mondiale.
Le donne invece gareggiavano sul percorso “corto” (si fa per dire) da 60km e 3000m di dislivello che evitava la salita dell’Ornella e del Duron e presentava al suo posto il Passo Sella nel finale.
Impeccabile le segnalazioni dei due percorsi, la disposizione dei ristori in corsa e la grande fest all’arrivo riservata a tutti i partecipanti, dal primo all’ultimo. Fino alle 19.15 tutti presenti per salutare e dare la meritata gratifica anche all’ultimo concorrente classificato.
Nel complesso una gara che ha si la iscrizione piu’ alta tra quelle italiane (che oscillava da un minimo di 120 fino a 150€ a ridosso dell’evento) ma che offre anche tantissimo come carica emozionale, tensione agonistica, spettacolo naturale. Bello anche il pacco gara 2018 che oltre alla ormai “classica” maglia bike by GORE, includeva anche il Salvalavita GO di Beghelli, oltre che il buono per il ricco pasta party finale.
LA GARA:
quest’anno la gara era anche valevole come prova UCI marathon series e aveva al via un numero importante e di alta qualità tra gli Elite.
Reduce dalla sconfitta del 2017 per mano o meglio “colpo di pedale” di Ragnoli, Leo Paez si é ripreso lo scettro, vincendo per la quinta volta una gara che sente molto “sua” e super adatta alle sue caratteristiche. Paez del team Giant Liv Polimedical ha trionfato con 5’48” sul secondo classificato, il sorprendente toscano Martino Tronconi (Focus Innovation Rosti). A completare il podio è lo svizzero Urs Huber del team Bulls.
Paez é partito subito forte e fa la differenza già sul Dantercepies. Assieme al quasi 36enne biker colombiano, “adottato” dal nostro Paese, c’è pero’ anche un pimpante Juri Ragnoli (SCOTT), vincitore un anno fa proprio davanti al colombiano.
Alle loro spalle si forma un gruppo di 12 corridori, con la selezione che si farà dopo il pese di Canazei all’attacco del Duron.
Davanti infatti Ragnoli rimane senza borraccia avendola persa in discesa e quindi al primo attacco di Paez verso il Duron accusa il colpo per problemi di stomaco e Paez inizia a guadagnare terreno.
Per il colombiano é una cavalcata trionfale e nonostante una caduta va a prendersi la vittoria in – 4:28.45,1, suo personale quinto sigillo a Selva di Val Gardena.
Alle spalle di Paez intanto la corsa si infiamma con Martino Tronconi che attacca a sua volta nella ultima salita verso il Duron e recupera su Ragnoli ormai in crisi. Con lui a breve distanza salgono forte anche lo svizzero Huber, l’azzurro Samuele Porro e il campione del mondo in carica Lakata.
Tronconi é pero’ in giornata di grazia, con una condizione ottima che gli é derivata dalla recente partecipazione all’Alpen Tour in Austria e si va a prendere un secondo posto meritatissimo e anche sorprendente per lui stesso. Chiude il podio Urs Huber che scollinato 8. al Duron ha poi recuperato fino al podio. Lo svizzero ha preceduto Porro e Lakata.
Nella 60 km femminile (3000 di dislivello), a sventolare è la bandiera austriaca grazie alla vittoria di Christina Kollmann-Forstner, che vince la sua prima “HERO” e si impone con oltre tre minuti di vantaggio sulla lituana Katazina Sosna, con l’italiana Mara Fumagalli terza.
Sulla prima salita verso Dantercepies in fuga la vincitrice del 2017, Elena Gaddoni, che pero’ prima dello scollinamento ha ceduto la testa alla Kollmann-Forstner e per lei é stata una cavalcat trionfale, che riscatta il secondo posto del 2017. Ottimo argento per la Sosna che ha condotto una gara intelligente recuperando dopo una caduta sulla prima discesa e dimostrando una ottima condizione.
Terza la lecchese Fumagalli, prima delle italiane e autrice di una prova regolare che le ha permesso di sopravanzare la vincitrice dello scorso anno Elena Gaddoni. Sfortunata Maria Cristina Nisi, costretta al ritiro al 30, km per un colpo di calore.
In campo maschile sul percorso corto il vincitore è un volto noto della HERO. Si tratta di Klaus Fontana del team Torpado Suedtirol. L’altoatesino di Valdaora che qui in Val Gardena si aggiudicò nel 2010 la prima edizione della gara. Ha approfittato della difficoltà del fuggitivo Marco Rebagliati della Wilier Force, poi secondo, andando a vincere questa gara a cui tiene tantissimo.
HANNO DETTO:
Leo Paez (Giant Liv Poliedical), 1. classificato: “Voglio ringraziare tutti quelli che credono in me. Ci tenevamo davvero tanto a vincere questa gara, che è sempre molto dura. Sono scivolato in discesa, sono caduto ma ho recuperato e sono riuscito a vincere. La gioia è immensa. Ora un po di riposo e probaabilmente poi un po’ di altura con la gara dell’Assietta il 1 luglio”.
Martino Tronconi (Focus Bike Innovation Rosti), 2. classificato: “È incredibile, sono emozionatissimo. Puntavo a piazzarmi tra i primi dieci e invece oggi la gamba era al top, anche per la recente gara a tappe in Austria. Sono stato sfortunato a inizio anno con due infortuni prima al polso e poi alle costole per delle cadute in allenamento. Sono contento che ora la fortuna inizi a girare a mio favore. Sulla durissima salita dell”Ornella” ho capito di avere gamba e allora mi sono detto: ora o mai più. Me ne sono andato, poi Arias e Porro mi hanno ripreso, ma il mio forcing successivo sul Duron ha dato i suoi frutti ed è andata bene. Ora faremo con il team altura a Champoluc per preparare i campionati italiani del Sestrieres. Domenica prossima dovremo essere al via de La Via del Sale”.
Urs Huber (BULLS), 3. classificato: “Oggi il mio obiettivo era quello di salire sul podio e sono riuscito a centrare questo sensazionale risultato. Nel finale avevo ancora energie e dall’ottavo posto sono riuscito a risalire fino al terzo”.
Kristina Kollmann (Texpla Simplon), 1.a classificata: “Questo successo per me significa tantissimo perché qui non ero ancora riuscita vincere. La HERO è una gara veramente dura, ma oggi ha funzionato tutto, dall’inizio alla fine”.
Katazina Sosna (Torpado Suedtirol), 2.a classificata: “Grazie a tutti per questo tifo immenso – È stata una gara durissima, sono partita con il mio ritmo, sono riuscita a gestirmi alla grande nonostante una caduta. La HERO è veramente tosta e questo secondo posto per me vale come una vittoria, anche perché per il nostro sponsor si tratta di una gara in casa”.
Mara Fumagalli (Focus), 3.a classificata: “Ci tenevo tantissimo e ho cercato di gestirmi al meglio – Puntavamo a fare bene, perché la HERO è sempre la HERO. Sono molto contenta di questa prestazione. La forma non è ancora al top, ma stiamo lavorando per arrivare a settembre in perfette condizioni”.
Gerhard Vanzi, presidente del comitato organizzatore: “Un’altra splendida edizione è andata in archivio con successo. Per gli atleti, gli organizzatori e per tutta la zona delle Dolomiti questa è stata una delle pagine più belle. “Il prossimo anno si terrà la decima edizione e per l’anniversario abbiamo già in programma diversi progetti”, annuncia il presidente del comitato organizzatore, che ringrazia anche i numerosissimi volontari. “Non mi stancherò mai di dire grazie a tutti loro. Senza l’impegno, la dedizione e la competenza dei nostri volontari non sarebbe possibile realizzare un evento simile”.”.
(MM)
Ph: ufficio stampa