Pesavento, Avondetto, Rigoni e Sarravalle, 3 ori e 1 bronzo dell’Italia ai Mondiali di Winter Triathlon
Asiago ha scoperto la nuova regina del Winter Triathlon. I Mondiali del Centro Fondo Campolongo di Rotzo dalla società Triathlon 7C incoronano Daria Rogozina, atleta Under 23 russa che conquista la medaglia d’oro davanti alla pluridecorata Yulia Surikova, argento. Bronzo per l’austriaca Romana Slavinek, la prima azzurra al traguardo è Sandra Mairhofer (Granbike Triathlon), quinta, mentre Bianca Morvillo (Granbike Triathlon) taglia il traguardo in settima posizione.
La Rogozina spezza la gara sin dalle prime battute, impostando un ritmo forsennato che ha messo a dura prova anche le rivali più quotate. Le azzurre arrivano al primo cambio in buona posizione con Mairhofer che salta in sella in quinta posizione e Morvillo che inizia a pedalare in settima. In testa la giovane russa continua a dettare legge, le azzurre si ricompattano lungo il tracciato di MTB e vedono la zona medaglie. Lungo la conclusiva frazione di sci di fondo, le posizioni si stabilizzano e il vantaggio della Rogozina cresce a dismisura: l’arrivo è trionfale, davanti alla sua connazionale Surikova ancora sul podio iridato e terza l’austriaca Slavinek. Sandra rimonta una posizione nel finale e forza fino al traguardo per il quinto posto mentre Bianca difende la settima posizione maturata al termine di una gara durissima.
Nella categoria Under 23 è tripletta russa: alle spalle della dominatrice Rogozina, si piazzano Nadezhda Belkina, argento e Alexandra Levkovich, bronzo.
Nella gara maschile è dominio Pavel Andreev che conquista l’altopiano di Asiago con la sua marcia trionfale da settima sinfonia. Il russo vince il suo settimo titolo mondiale confermandosi il re della disciplina. Alle sue spalle è stata battaglia anche con l’azzurro Daniel Antonioli a contendere i due posti del podio rimasti. Sono Dmitriy Bregeda (Rus) e Marek Rauchfuss (Cze) a conquistare rispettivamente la medaglie d’argento e quella di bronzo. Per gli italiani in gara Daniel Antonioli>;ha chiuso al 5° posto, Franco Pesavento;(nuovo campione Under 23) è giunto al traguardo in 9° posizione, Giuseppe Lamastra 11°, Alessandro Saravalle(bronzo U23) 13° e Mattia De Paoli 23°.
Gara con grandi scossoni e con gruppo allungato. Andreev e il Team Russia subito costretti all’inseguimento dall’ottimo avvio di tre atleti: Franco Pesavento e Uliashev Evgenii con pochi secondi di vantaggio su Daniel Antonioli. I tre atleti in fuga hanno cercato di forzare dalle primissime battute nella frazione podistica iniziale per mettere in difficoltà team russo e il pluricampione. Al primo cambio i tre battistrada si presentano con 1 minuto e 30 secondi circa di vantaggio su Andreev. Durante la frazione di mountain bike Andreev si porta sulla testa del gruppo e con una transizione rapidissima, balza al comando della gara all’inizio della terza frazione, inseguito dal ceco Rauchfuss e dal suo connazionale Bregeda. Tra gli italiani Antonioli è in difesa del 4° posto, Lamastra 8° in recupero dopo una frazione iniziale a centro gruppo e Pesavento 9° a difendere il vantaggio accumulato sui pari età. Ultima frazione con le posizioni di vertice congelate, vince Andreev davanti a Bregeda e a Rauchfuss. Antonioli (Esercito) chiude in 5° posizione, Pesavento (T41 Triathlon Marostica) 9°, Lamastra (Trisports.it) 11°, Saravalle (Trisports.it) 13° e De Paoli (GP Triathlon) 29°.
Tra gli Under 23 doppia medaglia azzurra con l’oro mondiale di Franco Pesavento con alle sue spalle il russo Vasiliev e l’altro azzurro Alessando Saravalle che conquista la medaglia di bronzo.
Nella gara Mondiale Junior gli atleti azzurri sono riusciti a conquistare entrambi i titoli: tra le donne è Giorgia Rigoni (Triathlon 7c) a dominare tutte le frazioni ed a laurearsi campionessa mondiale davanti a Zuzana Michalickova (Svk) ed a Aleksandra Tetiueva (Rus). 7^ Gaia Tormena (Trisports.it). In quella maschile, invece, è l’altro azzurro Simone Avondetto (Trisports.it) che vince il titolo mondiale di categoria su Vladislav Semenov (Rus) e a Oleg Morozov (Rus). Sfortuna per Davide Ingrillì (RaschiniTriathlon Pavese) fermato da una foratura.
Il Mondiale prosegue domani al Centro Fondo Campolongo con la Mixed Relay (ore 9:30) e le gare Age Group(11:30). Chiusura con la cerimonia di premiazione alle 15:30 al teatro Millepini di Asiago.
Il bilancio della prima giornata del tecnico del Winter Triathlon azzurri Marco Bethaz: “Direi che il bilancio di questa prima intensa giornata di gare è positivo, soprattutto per quanto riguarda il settore giovanile: abbiamo vinto le due prove junior e tra gli Under 23 abbiamo piazzato due azzurri sul podio maschile. Tra gli élite, sapevamo che la concorrenza era agguerrita, ma ammetto che forse ci si poteva aspettare qualcosa in più. Antonioli ha disputato un’ottima frazione di corsa, ma ha ceduto un po’ in mountain-bike, non riuscendo poi a rientrare sugli sci; in ogni caso, la sua posizione rispecchia il suo valore attuale. In ambito femminile, ci manca ancora qualcosa per essere competitivi ai massimi livelli: le nostre ragazze sono partite bene, sono state brave, ma sugli sci servirebbe una chiusura più incisiva per essere ad altissimi livelli tra gli élite”. Domani il programma si chiude con le Mixed Relay. “Schiereremo tutte le staffette, due élite una junior, non nascondo che possiamo ambire al podio – aggiunge Bethaz – Per quanto riguarda le coppie senior, saranno schierati Antonioli–Mairhofer e Lamastra–Morvillo mentre tra gli junior scenderanno in pista i due freschi campioni del mondo Avondetto e Rigoni”.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Daniel Antonioli: “Oggi speravo e credevo in una medaglia, era alla mia portata, ma gli avversari sono statati più forti di me: onore a tutti loro. Ho provato a giocarmi tutte le mie carte, ho cercato di cogliere ogni possibilità e complessivamente sono convinto di aver disputato una buona gara, non potevo davvero dare di più. Sono partito piazzando un’ottima frazione di corsa, ho accusato qualcosa in bici, il mio punto debole, e sugli sci non sono riuscito a recuperare il gap. Devo anche fare i complimenti agli organizzatori: sono stati capaci di allestire un grande Mondiale in una location fantastica, questa una gara che merita di diventare una classica del Winter Triathlon”.
Sandra Mairhofer: “Non sono riuscita a visionare i percorsi prima della gara, si sono rivelati tosti, impegnativi, solo la bici era leggermente più facile, un tracciato scorrevole. Il circuito del fondo era molto suggestivo, io ho sciato bene, ho recuperato un paio di posizioni e ho chiuso forte perché temevo un rientro da dietro. Nel complesso, sono abbastanza soddisfatta della mia gara, la posizione è in linea con le mie potenzialità, analizzando la gara sono anche andata meglio di quanto pensassi, ma ora mi rimetto sotto in vista degli Europei dove cercherò di scalare la classifica: bisogna sempre cercare di fare meglio”.
Franco Pesavento: “Che sorpresa, davvero non mi aspettavo questo successo. Sono reduce da una caduta in bici, mi sono fermato un paio di giorni, ma mi sono ripreso. Sono partito bene, ottima frazione di corsa, ho gestito bene la bici eseguendo anche buoni cambi e nel fondo, malgrado le energie fossero praticamente finite, sono riuscito a dosare al meglio le forze per portare a casa la vittoria. È stato magico sentire tutti gli abitanti di queste zone che sono venuti a bordo pista incitarmi, urlare il mio nome: non mi è mai successo, è stata una sensazione magnifica”.
Alessandro Saravalle: “È stata una gara dura, partenza molto movimentata e frazione impegnativa. Malgrado il forte mal di schiena, ho stretto i denti cercando di gestire al meglio la situazione. La frazione in bici piuttosto scorrevole non mi ha consentito di rimontare, ma sono comunque contento di aver chiuso con una grande frazione di sci di fondo che mi ha portato verso questo bel podio nei Mondiali di casa”.
Giorgia Rigoni: “Che emozione vincere davanti al pubblico di casa! Sapevo che ci sarebbe stata tanta gente a vedermi, visto che ho avuto l’opportunità di disputare i Mondiali in casa, ma sentire dal vivo il calore dei tifosi e vedere tutta questa gente è stato davvero stupendo. Sono partita subito forte, sapendo che nella seconda frazione avrei dovuto giocare in difesa. Nel fondo, frazione in cui sono molto competitiva, mi sono espressa alla grande, aspettavo l’ultima parte di gara per dare tutto davanti a questo grande pubblico. Ammetto che sognavo un epilogo del genere, anche se dopo la secondo frazione la gara sembrava quasi compromessa, ma nel finale sono riuscita a rimontare regalandomi questa magnifica vittoria”.
Simone Avondetto: “Una bellissima gara in un posto magnifico, percorso accattivante, con una corsa muscolare, impegnativa e adatta alle mie caratteristiche. In bici ho disputato una buona frazione, in cui ho acquisito un buon margine, sugli sci mi sono espresso bene su una pista davvero perfetta: non potevo aspettarmi una giornata migliore di questa”.