Pidcock oro a Tokyo 2020

Argento per lo svizzero Fluckiger, bronzo a sorpresa per lo spagnolo Valero Serrano. Il campione uscente Schurter ottimo 4. Male gli italiani con il miglior azzurro Kerschbaumer solo ventesimo al traguardo.

L’inglese 21enne Tom Pidcock ha vinto con una grande dimostrazione di forza la medaglia d’oro sul tracciato di Izu. Sette i giri da 3,85km in programma con il solo Mathias Flückiger a resistergli fino a metà gara e poi un finale di corsa in controllo e sicurezza per una storica prima medaglia d’oro griffata Union Jack nel cross country maschile olimpico.

Alle sue spalle staccato di 20 secondi un ottimo Mathias Flückiger che coglie un meritatissimo argento e nulla ha potuto contro la superiorità del britannico del team Ineos Pidcock. Quando si trovava a circa 10 secondi al penultimo giro lo svizzero ha dovuto mettere piede a terra su una delle tante brevi salite del nervoso e spettacolare tracciato giapponese ed è li che ha dovuto salutare i suoi sogni di gloria.

Lotta molto interessante per il bronzo con Nino Schurter oggi suo malgrado nel ruolo di stopper che ha provato a conquistare la sua personale quarta medaglia olimpica contro un gruppetto di 4 corridori, composto dal neozelandese Cooper, il francese Koretzky, lo spagnolo Valero Serrano e il ceco Cink. Quest’ultimo purtroppo ha dovuto abbandonare i suoi sogni di medaglia olimpica a causa di una foratura. Ha prevalso allora la migliore brillantezza atletica nell’ultimo giro dello spagnolo Valero Serrano che ha regalato alla Spagna la medaglia di bronzo, come già a Rio riusci a fare il suo connazionale Carlos Coloma. Chiude appunto al quarto posto un amareggiato Schurter che precede il francese Koretzky, il neozelandese Cooper, il rumeno Dascalu, il sudafricano Hatherly, l’altro francese, l’iridato Sarrou e chiude la top 10 l’olandese Vader.

La medaglia d’oro di Pidcock fa il paio con quella altrettanto preziosa del compagno di squadra al team Ineos Richard Carapaz nella prova in linea su strada di sabato scorso.

Il fuoriclasse britannico, che abita in Inghilterra a Leeds, solo venerdì prossimo compirà 22 anni e dopo avere vinto quest’anno in coppa del Mondo XCO a Nove Mesto si annuncia come la nuova stella del Mtbiking, ma non solo.

Atleta polivalente ha infatti già messo in carniere nel 2019 il bronzo U23 ai Mondiali in linea mentre l’anno scorso ha colto l’argento élite ai Mondiali di ciclocross e l’oro U23 ai Mondiali di MTB.

Rimanendo in tema di atleti polivalenti il grande deluso di giornata è l’olandese Mathieu Van der Poel che dopo solo 9 minuti di gara è caduto rovinosamente su un salto. Dopo aver provato a reagire, risalendo fino al 15. posto, al passaggio del quinto giro si è visto costretto a gettare la spugna per l’acquirsi del dolore alla schiena.

Decisamente male la gara degli italiani. Dopo averci fatto sperare nei primi due giri Luca Braidot che pedalava nel gruppetto tra il 7. e 10. posto, ha poi perso terreno. Nel complesso quindi tutti e tre i nostri portacolori si sono visti davvero poco e hanno giocato il ruolo di comprimari.

Miglior azzurro al traguardo è stato Kerschbaumer (20.), seguito poco dopo da Luca Braidot (25.). Doppiato di un giro al 34. posto Nadir Colledani.

Olimpiadi Tokyo 2020, prova maschile (28.25Km) 

1. Tom Pidcock (GBr), in 1-25-14
2. Mathias Flückiger (Sui), a 20s
3. David Serrano Valero (Esp), a 34s
4. Nino Schurter (Sui), a 42s
5. Victor Koretzky (Fra), a 46s
6. Anton Cooper (Nzl), a 46s
7. Vlad Dascalu (Rou), a 49s
8. Alan Hatherly (RSA), a 1-19
9. Jordan Sarrou (Fra), a 1-36
10. Milan Vader (Ned), a 2-07

Classifiche complete:

Cycling Mountain Bike – Results (olympics.com)

(MM)