Quattro anni di squalifica per Kollmann-Forstner
Christina Kollmann-Forstner ha ricevuto nelle scorse ore la notifica della squalifica per 4 anni in seguito al coinvolgimento nell’inchiesta cosi detta „Operation Aderlass“ che ha coinvolto il Dr. Mark Schmid e che faceva fulcro sullo scaldalo delle Emotrasfusioni ed assunzione di ormone della crescita norditropin.
Oltre al fermo di 4 anni dalle attività sportive le sono anche stati tolti tutti i premi, titoli e medaglie conquistate da novembre 2016. La decisione le é stata comunicata venerdi scorso dalla commissione Anti-Doping austriaca (ÖADR).
Oltre alla riconsegna dei premi vinti nel periodo le é stata anche comunicata una multa da versare ai vari sponsor del team di appartenza per violazione dei termini del contratto alla voce antidoping e quantificabile in oltre 40000 Euro.
La squalifica di Kollmann-Forstner vale dal 28 maggio 2019 e finira’ teoricamente il 27 maggio 2023, anche se la ormai ex biker austriaca aveva già dichiarato il proprio ritiro dalle competizioni lo scorso aprile per “mancanza di stimoli”.
Fino a qui la giustizia sportiva. Ma vista la gravità delle pratiche coinvolte in questa inchiesta la ormai ex biker austriaca dovra’ anche affrontare la giustizia civile e rischia una condanna penale con la reclusione per un periodo che va da 6 mesi fino a 5 anni.
Kollmann-Forstner ha dichiarato a seguito della notifica summenzionata al giornale austriaco OÖ che si auspica “comprensione” da parte dei giudici per avere commesso un “tremendo e gigantesco errore”.
Grazie a questo „tremendo e gigantesco errore“ o per meglio dire “aiutino” peccato che la Kollmann abbia vinto in modo disonesto la maglia di campionessa europea Marathon 2017 e l’argento alla 3 Epic 2018, valida come Mondiale Marathon.
L’oro degli Europei é stato quindi riassegnato alla spagnola Claudia Galicia, argento a Angelika Tazreiter (Austria) e il bronzo a Barbara Benko (Hun).
La classifica del Mondiale 2018 invece é rivista con l’argento che va alla polacca Maja Wlosczowska e il bronzo che arricchisce il già ricco palmares di Gunn-Rita Dahle-Flesjaa, ciliegina sulla torta di una carriera ineguagliabile per la biker norvegese.
Fonte: www.sn.at