Renato Di Rocco, Presidente della FCI, risponde alla lettera di A.C.O.F.I.
Dopo la lettera di A.C.O.F.I. pubblicata sabato (leggi qui), non è tardata la risposta della FCI, giunta direttamente dal suo presidente, Renato Di Rocco ed indirizzata a Massimo Debertolis
In relazione alla Sua nota in oggetto, vorrei in primo luogo evidenziare che la collaborazione ed il confronto delle Società affiliate con la Federazione è auspicata e possibile ogni giorno in via diretta attraverso i suoi Organi territoriali, le Strutture Tecniche dedicate ad ogni specialità ciclistica, la sua Organizzazione federale, i suoi Dirigenti.
In tale vasto ambito di possibilità di fattiva comunicazione la Federazione ha inoltrato via email capillarmente a tutte le Società, oltre che pubblicarli sul sito, i protocolli per la gestione di un «sito sportivo» (impianto o area) in occasione della ripresa degli allenamenti in bicicletta, unica forma attualmente autorizzata di attività sportiva.
Come ha tenuto, inoltre, numerose riunioni in call conference con tutti gli interlocutori federali compresi ovviamente tutti quelli afferenti al fuoristrada.
In questo contesto abbiamo preso conoscenza della Vostra iniziativa di costituire un Associazione di alcune Società, sulle più di mille coinvolte nel fuoristrada, in rappresentanza delle quali l’ACOFI intenderebbe collaborare con la Federazione a definire tempi e modi della ripresa delle competizioni elementi che non possono che essere decisi dalle autorità governative, sui quali poi la Federazione potrà settare i propri specifici programmi.
Nel ribadire l’invito ad una più diretta collaborazione operativa delle Società con le Strutture Tecniche nazionali e territoriali di riferimento, invio cordiali saluti.
Renato Di Rocco