Roc d’Azur, la frontiera del fuoristrada a 360 gradi
La Roc d’Azur è giunta alla sua 34a edizione, un traguardo importante, ma non mostra minimamente il segno degli anni, al contrario è sempre più frizzante e coinvolgente.
Numeri improponibili per altri eventi di fuoristrada, oltre 26.000 concorrenti hanno partecipato alle numerosissime gare proposte in quattro giorni. Gare di altissimo livello tecnico ed agonistico, con al via il gota della MTB, per arrivare a gare goliardiche, in costume, con il solo scopo di divertirsi in compagnia, l’importante è essere alla Roc!
Ma il numero che più impressiona sono le 100.000 presenze complessive, numeri che non hanno altri riscontri per il ciclismo fuoristrada, un fenomeno che riesce anno dopo anno a rinnovarsi e adeguarsi ai cambiamenti del mercato e delle tendenze.
A Fréjus, alla Base Nature Francois-Léotard, ogni giorno numerosissimi spettacoli mozzafiato intrattengono i visitatori e chi attende l’arrivo delle varie gare, in definitiva non esistono tempi morti, c’è sempre qualche cosa da fare o vedere…
E poi ci sono i percorsi, sul Massif des Maures, che ogni anno incantano i concorrenti per la loro grande varietà di tracciati e passaggi, grazie anche all’intervento della natura che, con gli eventi atmosferici, contribuisce a stravolgerli e modellarli. Percorsi sempre molto tecnici, con passaggi a volte estremi, in un contesto selvaggio che mette sempre a dura prova partecipanti e mezzi meccanici. Dobbiamo considerare poi il contesto offerto dalla Costa Azzurra, con il suo stupendo mare ed un clima che ogni anno regala bel tempo e temperature gradevoli anche ad ottobre.
Nell’area espositiva si possono ammirare tutte le novità dell’anno seguente, oltre a tantissime curiosità, a volte strampalate, ma che attraggono l’attenzione degli appassionati, innescando discussioni.
Numerosissimi anche gli italiani che ogni anno si recano a Fréjus per concludere la stagione agonistica, cimentandosi in uno dei tanti eventi in programma nei quattro giorni.
Il gruppo dei Lupi di Modena, che da tanti anni si reca alla Roc
Se il vostro spirito è agonistico e non siete sicuri di potervi garantire una partenza a ridosso degli elite, è consigliata l’iscrizione ad una delle tante gare meno affollate, evitando l’evento clou, la Roc d’Azur della domenica per intenderci, quella vi consigliamo di seguirla come spettatori, muovendovi con le vostre bici, in poco tempo potrete raggiungere i punti più spettacolari come la discesa del Fournel, il Col du Bougnon e lo spettacolare passaggio sulla spiaggia a pochi chilometri dall’arrivo, dove potrete ammirare le evoluzioni dei tanti campioni.
Gare per tutti i gusti, dalla classica MTB alla Gravel, dall’Enduro alle elettriche, e poi triathlon, gare per bambini, famiglie, degustazione, notturne, bici d’epoca, in maschera, proprio per tutti i gusti!
Del lato agonistico avete già letto tutto, le gare più prestigiose, la Canyon Roc Marathon del venerdì, la Roc d’Azur e la Roc d’Azur Dames della domenica, hanno avuto, come sempre, al via moltissimi top riders, tra i quali anche i due campioni mondiali marathon in carica, la danese Annika Langvad e l’austriaco Alban Lakata, rispettivamente vincitrice e secondo nella prova marathon, dove sul podio sono saliti anche due italiani, la campionessa italiana Maria Cristina Nisi e Fabian Rabensteiner, entrambi in terza posizione, mentre per una caduta nelle fasi iniziali della gara hanno dovuto dare forfait Samuele Porro, vincitore nel 2015, e Tony Longo. La gara maschile è stata vinta dal campione austriaco Daniel Geismayr.
Giù dal podio Jochen Kass, Simon Stienjahn, Michele Casagrande, Leo Paez, Moritz Milatz, Riccardo Chiarini e Martin Frey. Più indietro Peeter Pruus 11°, Miguel Martinez 13°, Elia Favilli 15°, Giuseppe Lamastra 18°, Jacopo Billi 19°, Massimo Debertolis 21°, Matias Armando 25°, Stefano Valdrighi 29°, Cristian Cominelli 31°, Daniele Mensi 32°.
Come detto la prova femminile è stata dominata da Annika Langvad, che ha lasciato ad oltre 15 minuti tutte le avversarie. 2a piazza per Hildegun Hovdenak, con Maria Cristina Nisi al terzo posto. Ottima prova anche per Jessica Pellizzaro 4a e Cristiana Tamburini 10a.
La Roc d’Azur ha visto trionfare lo svizzero Nicola Rohrbach, precedendo Geismayr, che per poco manca la clamorosa accoppiata con la marathon, con Sarrou sul terzo gradino del podio. Top 10 completata da Indergand, Kass, Fluckiger, Longo, primo degli italiani, Drechou, Foster e Strebjahn.
Per i colori azzurri segnaliamo l’11° posto di Peeter Pruus, 12° Riccardo Chiarini, 15° Johnny Cattaneo, 16° Cristian Cominelli e il 19° di Andrea Tiberi.
Nella Roc d’Azur Dames successo per Pauline Ferrand Prevot che ha preceduto Sabrina Enaux e Lena Gerault. Ottima sesta posizione per Katazina Sosna, mentre la migliore italiana è stata Cristiana Tamburini 17a.
Anche per il 2017 la Roc ha riscosso un enorme successo. E’ uno di quegli eventi che un biker, almeno una volta nella vita, deve vedere e vi deve prendere parte.
Se volete concludere in bellezza la prossima stagione mettere già in calendario la Roc per il 2018, non ve ne pentirete!
(Aldo Zanardi)