Rosa e Marchet firmano la 3.a edizione della Mythos Primiero Dolomiti

Baciata dal sole la terza edizione della Mythos Primiero Dolomiti con al via circa 850 bikers sui 3 percorsi previsti. Ad imporsi sul marathon sono stati il campione italiano Diego Rosa, mentre al femminile ha fatto il vuoto la cross countrista Giorgia Marchet. La gara era valevole come prova finale del Marathon tour Fci e Trentino Mtb ed é stato un probante test event per il Mondiale Marathon 2026.

In sole 3 edizioni la Mythos Primiero Dolomiti é già entrata nel cuore degli appassionati. La regia di Pedali di Marca e la firma sul percorso dell’ex campione del mondo marathon Massimo Debertolis sono ormai una garanzia di successo per questo evento che ha saputo anche quest’anno offrire quanto di meglio il ciclismo offroad propone nella zona del Primiero, con le famose Pale di San Martino insieme spettatrici e panorama impareggiabile delle performance dei bikers.

Diverse le novità previste per questa edizione con il parco Vallombrosa e la vicina palestra scelte come centro logistico delle operazioni di partenza ed arrivo, sacrificando l’arrivo in pieno centro per avere così lo spettacolo delle “Pale di San Martino” ad immortalare lo sfondo delle foto di ogni partecipante.

Ottima anche l’idea di inserire due ebike guidate da Massimo Debertolis e Tony Longo, impegnati rispettivamente nelle dirette “live” delle gare maschile e femminile. Un servizio per la cronaca al pubblico sui canali social in perfetto stile Cape Epic e Swiss Epic, che dimostra ancora una volta l’altissimo livello organizzativo di questa Mythos Primiero Dolomiti.

Tre i percorsi previsti con il marathon di 82km e 3400m di dislivello praticamente identico al 2022, fatta eccezione come detto per la partenza e l’arrivo. Nuovo il Classic che quest’anno partiva ed arrivava da Fiera di Primiero (non piu’ da Sana Martino) per totali 56km e 2100m di dislivello.

Nella proposta anche un percorso easy, aperto alle ebike, che in quasi 43km , richiedeva di superare ben 1480m di dislivello.

Personalmente abbiamo pedalato sul percorso principale e piu’ suggestivo, ovvero il Marathon. Tra le varie Marathon italiane un percorso con una sua forte personalità, totalmente diverso dalle varie altre marathon italiane. Tantissimi single track divertenti, salite impegnative ma per lo più pedalabili e su fondo compatto. Discese super divertenti con anche diversi tratti in bike park, come il Tognola. Sicuramente le due parti iconiche di questa gara sono l’attraversamento del ponte tibetano che si incontra negli ultimi 10km di gara e la bella DH finale, sassosa, rocciosa, lunga e tecnica, la stessa che i bikers meno giovani ricordano con piacere perché già protagonista della “vecchia” Rampikissima, una delle gare storiche del panorama offroad italiano. Sul Marathon ben 8 i punti di ristoro, di cui ben 3 completi (idrico+solido), piu’ quello molto rifornito al traguardo.

Il pacco gara prevedeva quest’anno la T shirt tecnica del presenting sponsor Montura, Red Bull, borraccia e integratori Named, un pacco di pasta Bio, caramelle Ricola e altri gadget offerti dagli sponsor. Incluso anche il pranzo party, completo, finale.

Ricco il programma gara con le attività colletarali previste già al venerdì (conferenza stampa e presentazione atleti, expo), il ricco programma agonistico del sabato con le 3 gare e il party post evento dalle 18 alle 22. Domenica infine anche una gara riservata ai piccoli bikers completava il ricco menu allestito sapientemente da Pedali di Marca. Nel complesso un ottimo preludio e test al mondiale marathon 2026, già assegnato da parte dell’Uci a Pedali di Marca. Si tratterà del 3. mondiale nella storia del team capitanato da Massimo Panighel, dopo quelli del Montello e quello alle 3 CIme di Lavaredo.

LA GARA:

essendo gara internazionale UCI, con lo stesso format dello scorso anno, veniva dato il via per 3 scaglioni. Prima gli Elite M, seguiti a 1 minuto dalle Elite F. Quindi dopo un altro paio di minuti il blocco dei Master. Purtroppo il viale di partenza piuttosto angusto e l’aver approntato una griglia unica per i Master creava un po’ di confusione nella procedura di partenza, magari da rivedere per il prossimo anno, se i numeri dovessero crescere ulteriormente. Magari pensando ad una partenza “ad ondate” in stile “Hero”.

Ancora prima di partire già venerdi un colpo di scena con il forfait forzato del vincitore degli ultimi due anni, il russo Medvedev. Per lui una flebite arrivata in settimana gli causava problemi ad una gamba e suo malgrado rinunciava a partire.

Pronti via e davanti subito pimpante era il cuneese campione italiano in carica Diego Rosa, in fuga quasi da subito. Nel breve volgere di pochi km il suo vantaggio cresceva e Daniele Mensi tentava di agganciare il fuggitivo ma invano. Alle loro spalle si è formato un gruppetto comandato da Daniel Geismayr. Al passaggio su asfalto a San Martino di Castrozza primo il fuggitivo Rosa.

Dietro a guidare il gruppo si è portato l’altoatesino Fabian Rabensteiner con incollato a ruota lo svizzero Casey South. A Malga Ces ancora Rosa a cavalcare in solitaria e dietro tutti costretti ad inseguire, incapaci di limitare il divario. Nella successiva ascesa verso il Lago di Calaita Rosa era sempre più solo, e dietro la situazione cambiava di poco. Provavano a rientrare sul fuggitivo Rabensteiner con l’aiuto del compagno di squadra (Wilier Pirelli) Daniel Geismayr. Sulla discesa in single track da Calaita, un colpo di scena alle spalle di Rosa. Rabensteiner cadeva in un tratto di single track stretto, mentre con South e Geismayr cercava di raggiungere Rosa. Rientrava però da dietro l’altro alfiere Wilier Pirelli Porro. La penultima salita di giornata con Rosa solo al comando, vedeva il forcing dello svizzero della Torpado South con Porro incollato alla sua ruota. Ma Rosa, così come a fine luglio ai campionati italiani, oggi era inavvicinabile. Il biker della cicli Taddei concludeva cosi la sua cavalcata trionfale a Fiera di Primiero dopo 3h50’21”, aggiudicandosi così il nuovo record della gara e meritando gli applausi di un folto pubblico assiepato ai bordi del parterre al Parco Vallombrosa. Secondo un comunque soddisfatto Porro, staccato di 3m7sec. Terzo Casey South a 3m26s dal vincitore.

Nella gara femminile invece a sorpresa é stata la feltrina Marchet che dopo avere recuperato tutte le “marathonete” sulla prima lunga salita verso San Martino di Castrozza é stata poi abile a gestirsi dando tutto nelle discese e difendendosi bene in salita. Per la biker del team Trinx factory primo successo in Primiero con il crono di 5h02’40”. Staccata di oltre 4 minuti Chiara Burato (Mentecorpo cicli Drigani) e di oltre 12 la vincitrice dello scorso anno Claudia Peretti (Olympia).

La gara Classic l’ha vinta con buon margine il veronese del team Todesco Zaccaria Toccoli seguito dall’argento di Glasgow Elian Paccagnella, nuovo nelle gare lunghe, e con indosso la maglia di campione italiano cross country junior. Gara femminile vinta da Lorena Zocca davanti a Marzia Lucianer e Alessandra Sassano.

HANNO DETTO:

Diego Rosa (cicli Taddei), 1. classificato marathon: “Dopo il 2. posto dietro Paez di sabato scorso alla Kronplatz, un’altra bella gara oggi. Mi sentivo davvero bene. Dopo le vacanze devo dire di avere trovato una buona condizione. Ho provato subito ad andare via e tutto ha funzionato per il meglio. Il percorso era davvero spettacolare e voglio assolutamente tornarci anche con mia moglie e famiglia perchè non conoscevo queste zone. Nemmeno con il giro ci ero mai passato. Ho cercato di fare molto forte le salite e gestirmi nelle discese senza prendermi troppi rischi. Con l’italiano in Valsugana e Cortona questo é il mio 3. successo stagionale. Ora vorrei fare un ottimo finale di stagione. Ad attendermi la coppa del mondo in Francia il prossimo weekend e poi la tappa sempre di Coppa negli USA”

Giorgia Marchet (TRINX factory) 1.a classificata marathon: “Avendo dovuto rinunciare alla partecipazione alla Coppa del Mondo di Les Gets, a differenza del mio compagno Gioele (Bertolini ndr) ho deciso di sfogarmi venendo a correre qui in Primiero, abbastanza vicino a casa mia a Feltre. Una volta in testa ho deciso di controllare, non conoscendo come potessi tenere su una Marathon cosi lunga e dura. Tutto é andato per il verso giusto e tanti complimenti agli organizzatori per questo bell’evento che stramerita un Mondiale.”

Classifiche complete su:

https://www.endu.net/

Le foto dei partecipanti sono già disponibili su: SPORTPIX – foto ad eventi sportivi – Galleria Eventi

(MM)

Ph: Aldo Zanardi /solobike.it