Secondo sigillo di Medvedev alla Alta Valtellina bike Marathon
Prova di forza per l’atleta russo del team Soudal Leecougan. Sul podio con lui Ragnoli e Porro. Tra le donne convincente successo di Debora Piana. Una bella giornata di sole con circa 1300 finishers sui tre percorsi proposti.
Dodicesima edizione della Alta Valtellina bike Marathon, che dopo la pausa pandemica é tornata alla grande con il suo spettacolare percorso disegnato nel Parco Nazionale dello Stelvio. La pioggia di venerdi notte ha solo fatto trovare qualche pozzanghera e un paio di punti fangosi che hanno costretto a mettere piede a terra, ma nel complesso abbiao potuto pedalare su un tracciato praticamente in perfette condizioni. La giornata della gara é stata infatti baciata dal sole con la pioggia che é tornata a fare capolino solo dopo le ore 16.00, rendendo difficoltosi gli arrivi degli ultimi concorrenti, quelli al limite dei “cancelli” orari imposti.
Erano tre i fantastici percorsi previsti con il percorso principale Marathon (obbligatorio per gli Elite) che proponeva 100km e 3260m di dislivello, l’Endurance con 76km e 2400m di dislivello e il piu’ abbordabile Classic con 44km e 1485m di dislivello. _Unanime il consenso dei partecipanti che hanno definito il tracciato “piu’ duro della Hero” e giudizio molto positivo anche da parte dei numerosi atleti stranieri presenti, in primis svizzeri, sloveni e francesi.
Bellissimi tratti di discese flow, salite pedalabili e rampe micidiali con le marmotte al fianco che salutavano il passaggio dei bikers, single track velocissimi sempre in quota tra 1900 e 2300mslm, questi i tratti salienti di una corsa che propone un tracciato che tanti atleti sia amatori che professionisti poi percorrono nel resto dell’estate durante gli stage/vacanza in altura.
Purtroppo le previsioni meteo non eccelse per il week end hanno fatto si che un quasi 400 preiscritti non si presentassero allo start ed i classificati sono stati quindi circa 1300 sul totale dei tre percorsi, confermando quello che é il trend di decrescita di questo secondo anno pandemico.
A causa delle restrizioni Covid non sono state previste le docce , mentre l’abbondante pizzocchero party arricchito di frutta dolce, acqua e vino é stato riproposto come tradizione valtellinese vuole, rispettando i requisiti covid posizionando tavoli ben distanziati, sia al chiuso che all’aperto.
Bello anche quest’anno il pacco gara che in questa edizione conteneva la felpa dell’evento del main sponsor DAMA, oltre a integratori , borraccia NAMED e uno sconto per lo ingresso a Bormio Terme. Ottimo il lavaggio bici con un numero importante sia di idropulitrici che le innovative stazioni di lavaggio completo by Lazzeri.
Sul percorso Marathon due le modifiche per portarlo a 100km e anche per assecondare alcuni divieti di passaggio. La prima modifica dopo lo scollinamento alle Torri di Fraele, con l’inserimento di una breve salita per sgranare il gruppo che aggiungeva un dislivello di circa 100m, by passando un pezzo della strada carrozzabile verso i laghi di Cancano.
Altra modifica nel finale di corsa con una nuova breve salita che era imposta dall’impossibilità di percorrere il secondo tratto del bike park di Oga, causa lavori di A2a. Questa nuova breve salita poi confluiva su una bella discesa che in picchiata riportava gli atleti in prossimità dell’ultimo km verso il traguardo di Valdidentro loc. Rasin.
Quattrocento i volontari disseminati lungo il percorso e ben 7 i ristori previsti lungo il percorso marathon. Non previsto invece quello all’arrivo per evitare assembramenti.
Ottime le segnalazioni dei Km mancanti all’arrivo, praticamente un cartello ogni 10km, oltre che i cartelli identificativi delle singole salite con nome, distanza e dislivello positivo da percorrere. Nel complesso una gara organizzata magistralmente, da inserire nell’olimpo delle marathon italiane da fare assolutamente una volta nella vita.
LA GARA:
Dopo lo strappo della prima salita verso le Torri di Fraele un gruppo molto sostenuto con i migliori Elite si formava in testa con molto attivi il ligure Rebagliati e il bresciano Mensi, ma la vera selezione cominciava a farsi sulla prima salita di Trela con in testa solitario uno scatenato Mensi che al primo passaggio da Malga Trela aveva oltre un minuto di vantaggio su Longa Rebagliati e Medvedev. Nella discesa verso Livigno forava Mensi ed attaccava quindi il compagno Medvedev che passava a sua volta in testa.
Al passaggio dal lago di Livigno Medvedev, Longa e Porro transitavano praticamente appaiati, mentre Ragnoli era segnalato in recupero ma a quasi un minuto. Sulla salita verso Alpisella attaccava Medvedev che guadagnava progressivamente terreno anche nel secondo passaggio da Trela e la successiva salita di Trelina. Al controllo di Arnoga prima degli impegnativi ultimi 30km Medvedev era saldamente al comando con 1m45s su un terzetto composto da Longa, Porro e Ragnoli che nel frattempo era riuscito a rientrare sul compagno Longa e il campione italiano Porro.
Il “Mig Russo” finalmente in forma dopo un inizio di stagione tribolato, andava a scrivere per la seconda volta il proprio nome nell’albo d’oro della Alta Valtellina bike marathon con il crono di4h25m03s. Avvincente invece la lotta alle sue spalle con gli attacchi a ripetizione di Ragnoli e Porro che mettevano in difficoltà Longa sulle ultime salite verso Alpe Boron e Prei. Una foratura lenta rallentava anche Porro proprio negli ultimissimi Km ed era cosi il bresciano della SCOTT Ragnoli a conquistare il secondo gradino del podio staccato di 1m57s. Terzo come detto Porro (TREK Pirelli) a 2m15s. Quarto posto per il livignasco Mattia Longa che come sempre si esalta sui “suoi” sentieri e chiude a 3m59s da Medvedev. Ottimo quinto posto per l’altro portacolori della Soudal Leecougan Jacopo Billi che ha accusato 9m32s dal vincitore.
In campo femminile si é invece assistito a una prestazione super della vicentina del team Cingolani Debora Piana che ha comandato dall’inizio alla fine, senza possibilità di repliche lasciata alle sue avversarie.
Ha chiuso la sua prova in 5h30m46s , lasciando la seconda classificata, la piemontese Claudia Peretti del team Olympia a oltre 16m Va pero’ detto che alcuni problemi intestinali , con una probabile quasi congestione hanno rallentato la corsa della Peretti che ha cercato poi di concludere la sua prova “limitando i danni”. Terzo posto per un’altra portacolori del team Cingolani, la ciclocrossista milanese Rebecca Gariboldi che ha accusato un ritardo pesante dalla compagna di team Debora Piana (41minuti).
Sui percorsi Endurance e Classic da segnalare infine i successi del belga Hac Jean Bastien e del bresciano Cristian Vaira, mentre al femminile hanno prevalso rispettivamente Daniela Stefanelli e Giulia Challancin.
HANNO DETTO:
Alexey Medvedev (Soudal Leecougan): “Sono stato qui a Livigno in ritiro da circa 10 giorni. In settimana ho provato diverse volte anche sotto l’acqua i tratti piu’ duri di questa Alta Valtellina bike marathon. Sono davvero contento per questo mio secondo successo qui dopo quello del 2015. Ho un ottimo stato di forma che cerchero’ di dimostrare anche la settimana prossima alla Ischgl ironbike in Austria, che quest’anno si articola su 4 giorni di gare.”
Debora Piana (Cingolani): “Una bella vittoria, che mi ripaga in parte della sfortuna di settimana scorsa alla 3T bike dove ho forato ed avevo poi fatto seconda. Un bellissimo percorso questo della Alta Valtellina, che in buona parte conoscevo. Ora mi fermero’ una settimana a Livigno per preparare al meglio il campionato italiano Mth del 5 settembre in Brianza che é il mio obiettivo stagionale. Quest’anno ho già vinto anche la GF Franciacortabike e due XC in Trentino ed ho collezionato anche un ottimo secondo posto alla Engadin bike Giro dietro alla tedesca Morath. Da due anni ho cambiato lavoro e mi sono trasferita in Trentino e sono riuscita a fare quel salto di qualità che mi mancava.”
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