S&H Program Training: il concetto di Critical Power
Nell’articolo odierno targato S&H Program Training andiamo a trattare un argomento abbastanza complicato che riguarda gli utilizzatori del misuratore di potenza sulle proprie biciclette
Nei mesi scorsi, molti di voi mi hanno scritto per chiedere di scrivere un articolo su questa metodologia di allenamento/ analisi e di renderla il più comprensibile possibile.
Chi mastica un po’ di teoria dell’allenamento conosce sicuramente il concetto di FTP, mentre ancora pochi hanno chiaro invece le differenze tra POTENZA CRITICA e POTENZA DI SOGLIA FUNZIONALE.
Dal
punto di vista concettuale, però, la
Critcal Power ha
poco a che spartire con la FTP, che è intesa come potenza di soglia
funzionale sostenibile in uno sforzo ciclistico di 1 ora
al
massimo delle proprie possibilità.
Per
potenza critica si
intende quel
valore che può essere sostenuto per un tempo molto lungo, senza che
incorra affaticamento e con una preponderanza del sistema energetico
aerobico.
Concretamente la CP consente di determinare la potenza che è possibile mantenere per un periodo di tempo specifici senza rischiare di interrompere l’intervallo di lavoro.
Il concetto principale è che finché si pedala sotto CP, il tuo corpo è in uno stato stazionario a livello fisiologico. Dopo diversi minuti, i livelli di ossigeno e lattato nel sangue si stabilizzano, nei muscoli si stabilizzano la concentrazione di creatinfosfato (PCr), ATP, fosfato inorganico e ioni d’idrogeno. Nel momento in cui superi CP, iniziano i cambiamenti. In poche parole: se la tua CP è di 270W, se pedali a 280W e mantieni questa intensità, il risultato è un cambiamento metabolico significativo all’interno dei muscoli: avviene un progressivo aumento della quantità di ossigeno utilizzato, un progressivo aumento della concentrazione di lattato nel sangue, una progressiva diminuzione ATP, PCr e pH all’interno del muscolo. Alla fine si raggiunge un livello limite di questi indicatori e subentra l’affaticamento costringendoti a fermarti o a proseguire ad intensità più blande. La quantità di lavoro che può essere svolto durante l’esercizio superiore a CP fino al limite della tolleranza viene definita W’. Il risultato è che, per ogni potenza maggiore di CP, ci sarà un TTD ( time to depletion= tempo di esaurimento) oltre il quale l’atleta non sarà in grado di rimanere sopra a questa intensita’, ma dovrà diminuire la potenza per ricaricare il serbatoio. Oltre CP il lattato infatti aumenta in maniera incontrollata.
Come vengono calcolati CP e W’??
La stima dei valori Cp e W’ viene generalmente stabilita facendo svolgere due o tre prove massimali. Gli intervalli che verranno presi in esame sono quelli dei 3,7,12 minuti. Il test deve essere fatto naturalmente dopo un ottimo riscaldamento dove devono essere inseriti anche brevi tratti ad intensita’ vicina a FTP, per preparare il corpo ad uno sforzo veramente brutale. Come per ogni test è fondamentale che venga effettuato nella migliore condizione possibile, su una salita pedalabile, senza vento, senza interruzioni, mantenendo un ritmo costante e cercando di dare il massimo ad ogni intervallo proposto. Fondamentale anche mantenere le proprie abitudini nutrizionali, non commettendo l’errore di mangiare prima di iniziare il test. E’ bene sapere che eseguire tutti e 3 i test durante un singolo allenamento è veramente difficile, soprattutto perché intervalli a W’ richiedono un lungo periodo di recupero passivo che può andare tra i 30’/60’. Consigliamo quindi di dividere i test in più giornate di training, soprattutto se è la prima volta che eseguite test di questo tipo.
Svolti i tre test possiamo determinare il rapporto CP-W’ tramite software di analisi come Golden Cheetah che andrà a creare nel grafico la curva, che permette di determinare le modificazioni nella capacità aerobica ed anaerobica dell’atleta stesso.
Sappiamo benissimo che l’argomento trattato è probabilmente di difficile comprensione per molti di voi, ma abbiamo cercato di rendervelo il più facile possibile. Il compito del preparatore atletico soprattutto negli ultimi anni è quello di essere un vero e proprio analizzatore di dati e quando si parla di critical power il suo ruolo è ancora più importante.
Fonti: www.scienceofcycling.it – www.readytoride.info – www.pubmed.com
Se vuoi approfondire l’argomento: www.shprohgram.it
Giovanni Gilberti
Fonte: Solobike.it