S&H Program Training: la periodizzazione inversa
La periodizzazione è la pianificazione sistematica di programmi di allenamento a lungo e breve termine attraverso la variazione dell’intensità, durata e frequenza delle sessioni, della quantità di riposo e del recupero previsti tra una sessione e l’altra
La pianificazione di questi programmi da parte dei preparatori atletici sono il risultato di numerosi tentativi ed errori che gli allenatori hanno commesso nella loro esperienza lavorativa, ma che ha portato negli ultimi anni numerose scoperte nel campo scientifico-sportivo.
Nello scorso articolo targato S&H PROGRAM TRAINING, abbiamo cercato di spiegarvi come sia importante allenare la resistenza per essere competitivi nelle gare.
Sembra un concetto banale, ma il ciclismo è pur sempre uno sport di endurance e senza l’adeguata capacità aerobica un atleta non potrà mai essere completo al 100%.
I programmi di allenamento tradizionali iniziano generalmente con una lunga fase aerobica caratterizzata da uscite di lunga durata a bassa intensità. Dopo questo mesociclo si passerà ad una fase di allenamento specifico che consiste in un periodo di allenamento ad una buona intensità ma sempre ad alto volume. Durante invece le fasi di gara, il volume viene ridotto per facilitare il recupero, mantenendo costante l’intensità dell’allenamento.
Nello sport amatoriale e soprattutto nella Mtb questo genere di programmazione è molto difficile da proporre. L’atleta master innanzitutto riesce solitamente a svolgere allenamenti lunghi solo nel weekend, mentre durante la settimana si affida solamente ai propri rulli.
Capite come svolgere lunghi allenamenti indoor sia veramente complicato: ci vuole una grande capacità volitiva e una corretta strategia nutrizionale per non trasformare un corretto allenamento in un allenamento dannoso.
Le gare di MTB inoltre richiedono numerosi cambio di ritmo, espressioni di elevata forza e potenza e una capacità anaerobica non indifferente.
Numerose sono infatti i momenti in cui l’intensità è sopra la propria soglia anaerobica, momenti in cui si pedala ad una cadenza molto bassa e gli sforzi brevi e intensi sono all’ordine del giorno.
Tutte queste dinamiche hanno portato i ricercatori scientifici a sviluppare nuovi protocolli di allenamento, per permettere a tutti coloro che hanno poco tempo per allenarsi durante la stagione invernale , di poter comunque avere dei buoni risultati nelle proprie gare.
Stiamo parlando di periodizzazione inversa o intensity first training, un metodo di allenamento che capovolge le tradizionali dinamiche di allenamento del ciclismo.
Queste metodo di allenamento prevede che, anziché iniziare con lunghe sedute di endurance, si inserisca fin da inizio preparazione sedute di allenamento brevi ed ad alta intensità.
Ciò permette all’atleta di allenarsi in maniera ottimale sul proprio rullo senza prendere freddo e senza rischiare di pedalare su strade ghiacciate.
Completare poi la settimana facendo uscite non troppo lunghe porterà numerosi benefici sulla performance del ciclista.
E’ naturale che anche questo tipo di periodizzazione debba essere organizzata sui vostri obbiettivi, sulle gare che andrete a fare e sui vostri punti deboli.
Dunque come prima cosa dovrete eseguire dal vostro preparatore atletico un test di valutazione per poter capire il livello da cui partite, per aggiornare il vostre zone di allenamento e dando la possibilità come prima cosa al vostro coach di confrontare i vari test eseguiti negli anni.
Dopo ciò avrete la possibilità di impostare la vostra stagione nei migliori dei modi.
Come ribadito più volte bisogna comunque prima o poi durante la stagione lavorare sulla propria resistenza. Man mano che il tempo atmosferico migliora l’atleta amatore troverà più tempo per andare in bicicletta. Un piano di periodizzazione tradizionale suggerisce che, avvicinando le gare si dovrà diminuire il volume di allenamento, concentrandosi quindi solamente sull’intensità.
Tutti coloro che invece si sono affidati alla periodizzazione inversa, dovranno allenare adeguatamente la propria resistenza ma non dimenticandosi della intensità.
Sappiamo che l’atleta amatore ha paura di non essere pronto per le prime competizioni: con una corretta gestione dell’allenamento vi diciamo che c’è il tempo per potersi preparare nel migliore dei modi non scordando anche dei momenti di tapering.
Nella teoria dell’allenamento esistono numerosi metodi di allenamento che però devono avere tutti un obiettivo comune: il miglioramento della performance.
Periodizzazione inversa, periodizzazione tradizionale, HIIT, allenamento polarizzato sono solo alcuni di questi. Ogni metodo va bene se ha una base scientifica su cui è basato.
Ricordatevi che: cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia!!
Non preoccupatevi troppo del metodo proposto dal vostro allenatore…
Pensate solamente ad allenarvi, a riposare e a nutrirvi nei migliori dei modi!!
Se volete approfondire l’argomento visitate: www.shprogram.it
Giovanni Gilberti
Fonte: Solobike.it