S&H Program Training: la ripresa degli allenamenti dopo il lockdown
Per circa due mesi tutti ciclisti d’Italia non hanno potuto uscire in bicicletta a causa dell’emergenza COVID 19. Ogni atleta si è organizzato nel migliore dei modi per non perdere la propria condizione atletica, pedalando sui rulli o facendo esercizi a corpo libero
Il premier Giuseppe Conte nella serata di domenica ha annunciato che dal 4 maggio ci sarà la possibilità di svolgere attività motorie anche lontano dal proprio domicilio, sempre mantenendo le distanze di sicurezza e in maniera individuale, senza creare gruppi di assembramento.
In alcune regioni, già in questi giorni, alcuni ciclisti hanno riniziato ad uscire in bici.
Per molti biker è una vera e propria liberazione: capiamo benissimo quanto sia noioso pedalare indoor e ricominciare a gustarsi il profumo della natura è realmente ciò di cui abbiamo bisogno.
S&H Program Training vuole però invitarvi a prestare molta attenzione soprattutto in questo primo mese di uscite: il coronavirus ha allentato la morsa nel nostro paese ma la situazione non è ancora risolta soprattutto a livello sanitario.
Il consiglio è quindi di evitare situazioni spiacevoli, come possono essere una caduta o prendere troppi rischi sulla strada. Mi raccomando prestate molta attenzione e rispettate le indicazioni del decreto e della Federciclismo.
Qualche lettore di Solobike.it ci ha già scritto per porci dei quesiti sulla ripresa all’attività sportiva, e la domanda comune è stata: come mi alleno dopo il lockdown?
La risposta non è assolutamente scontata e mai come in questo caso è veramente soggettiva per ogni atleta. Ognuno in questi mesi avrà seguito un programma specifico di allenamento: ci sarà chi avrà lavorato maggiormente sulla forza, chi sulla resistenza, chi sull’incremento della propria performance e chi sul mantenimento delle proprie qualità atletiche.
I vari ciclisti quindi avranno bisogno poi di diversi training specifici per continuare la programmazione della propria stagione di allenamenti.
S&H Program Training ha provato a stilare dei punti comuni ad ogni atleta, che dovrà assolutamente tenere conto prima di ripartire con le proprie uscite in bici.
-VALUTAZIONE STATO DI FORMA: il primo punto prevede un’analisi della propria condizione atletica. I numerosi software permettono di capire a che punto siete: ATL,CTL, TSB sono sigle che vi aiuteranno nella comprensione del vostro stato di forma.
Sappiamo però benissimo che non tutti hanno un power meter: in questo caso vi consiglio di raccogliere su un foglio tutti i giorni di allenamento che avete fatto in questi 2 mesi, appuntandovi il tipo di training eseguito. Capirete da soli se magari avete esagerato o se le vostre sensazioni sono positive. I primi 4-5 allenamenti fuori saranno la vera risposta a tutto.
-MENO SPECIFICO: siamo sicuri che sul rullo avrete eseguito una miriade di lavoro specifico e di ripetute. Almeno per i primi 10 giorni vi consigliamo vivamente di tornare a pedalare senza pensare troppo a training di metodo. Tornare a pedalare con il piacere di farlo senza stress: credetemi…. sarà bellisimo.
I biker poi dovranno riprendere il feeling con il bosco, le radici e i sassi: riprendere la propria MTB e tornare a guidare è ciò che ogni rider dovrebbe fare.
-GESTIONE DEL VOLUME: siamo consapevoli che la voglia di andare in bici è tantissima.
Prestiamo molta attenzione però a non esagerare nelle prime 3-4 settimane di allenamento, soprattutto sulla quantità di ore in bici.
Questo lockdown possiamo definirlo “un secondo inverno” per il ciclista, che come dopo il periodo di preparazione, è pronto ad uscire in strada.
Dopo gli allenamenti indoor invernali solitamente si consiglia un graduale aumento di volume di allenamento nelle settimane: lo stesso identico principio deve essere attuato ora.
–INCERTEZZA SULLE GARE: non vogliamo nasconderci: abbiamo moltissimi dubbi che nel 2020 ci saranno gare. Speriamo vivamente di sbagliarci, ma il buonsenso e la ragione ci dicono ciò.
Non per questo un atleta deve smettere di allenarsi: in questo momento il biker deve pensare al divertimento e allo sport in maniera meno agonistica.
E’ il segreto per non annoiarsi e per avere sempre i giusti stimoli.
–PREPARATORE ATLETICO: in questo momento è più che mai fondamentale il lavoro di un trainer. Sarà lui ad indicarvi su che tipo di allenamento andare ad eseguire, sarà lui a valutare la vostra condizione atletica, sarà lui ad indicarvi la strada.
Autoallenarsi è veramente complicato: dopo 2 mesi di allenamenti indoor lo è ancora di più.
–TEST/ AGGIORNAMENTO VALORI: nelle prime uscite vi accorgerete come frequenza cardiaca e wattaggio sono cambiati rispetto a un paio di mesi fa.
E’ fondamentale magari dopo 2-3 settimane eseguire un test per aggiornare le proprie zone di allenamento.
State tranquillo sono test che si possono eseguire outdoor anche per chi ha solamente un cardiofrequenzimetro.
–ALIMENTAZIONE-INTEGRAZIONE: è fondamentale chiaramente modificare la propria routine quotidiana per le uscite in bicicletta. Se l’allenamento sul rullo durava 1h- 1h 30’, le uscite outdoor hanno una durata molto maggiore. Per questo motivo è importante alimentarsi nella maniera adeguata, tenendo conto del proprio fabbisogno giornaliero.
In questo momento poi l’integrazione è più importante che mai: mantenere le difese immunitarie alte deve essere l’obiettivo di ogni atleta.
Il decreto legge del governo ci permette di tornare a scorrazzare con le nostre bicicletta, tornando finalmente a divertirci e a coltivare la nostra passione.
La pandemia non è però ancora conclusa e vi invitiamo responsabilmente a rispettare le regole e a usare la testa quando ci apprestiamo ad uscire in bici.
Se volete approfondire l’argomento visitate: www.shprogram.it
Giovanni Gilberti
Fonte: Solobike.it