S&H Program Training: valutazione stato di forma post Lockdown
Il via libera della scorsa settimana ha permesso ai numerosi appassionati di ciclismo di poter tornare sulla propria amata bicicletta a godersi i fantastici paesaggi che solamente nel territorio italiano si possono trovare
I due mesi passati sui rulli hanno messo alla prova tutti voi, costringendovi a rinunciare alle vostre uscite e obbligandovi ad estenuanti sedute indoor.
Siamo sicuri che molti di voi hanno sfruttato questo periodo di lockdown per allenarvi in maniera specifica e lavorando sui vostri punti deboli. Altri invece hanno preferito non allenarsi, scegliendo questo periodo come momento di transizione, riposando e recuperando energie.
S&H PROGRAM TRAINING fin da subito si era messa al lavoro per programmare questo particolare periodo: a molti atleti è stato affidato un programma di mantenimento della condizione atletica, mentre con altri si è deciso di lavorare sul miglioramento di determinate qualità atletiche che hanno davvero dato molti spunti utili per la continuazione della stagione.
Nell’articolo odierno, andremo a valutare insieme l’andamento del nostro atleta Luca, partendo dall’inizio della preparazione atletica fino al post lockdown.
Luca è un ragazzo di 32 anni che pratica gare Granfondo e Marathon di Mtb, ed è seguito da S&H Program Training da ormai 4 anni. Ogni anno ha avuto dei grandissimi miglioramenti, riuscendo anche a togliersi alcune soddisfazione dal punto di vista dei risultati.
“Il dizionario è l’unico posto dove successo viene prima di sudore”.
Non c’è frase più azzeccata per definire il lavoro è che stato fatto da Luca in questi anni: anni in cui la costanza e il sacrificio sono stati la sua arma segreta.
Per chi mastica un po’ di numeri, avrà già capito che stiamo parlando di un atleta molto forte, uno scalatore che sullo salite più dure può dire davvero la sua.
Prima di analizzare il lavoro fatto insieme in questo periodo, vorrei ricordarvi che stiamo parlando di un biker amatore, con una famiglia ed un lavoro molto impegnativo.
La preparazione invernale iniziò ad inizio novembre dove inserimmo 2 sedute in palestra a settimana, un giorno di lavoro sul rullo e le classiche uscite nel weekend.
Il tutto era finalizzato ad avere una peak performance nei mesi centrali della stagione dove si concentravano gli obiettivi agonistici di Luca.
Il secondo test di metà febbraio ci diede segnali molto incoraggianti: la forma stava crescendo e le sensazioni dell’atleta erano già molto buone.
A inizio marzo l’Italia cade nell’incubo covid 19 e il lockdown totale costringe i ciclisti ad allenamenti indoor. Ci rendiamo subito conto che l’annullamento delle gare ci costringerà a modificare la nostra stagione, ma in accordo con Luca decidiamo di provare a fare ancora uno step in avanti sulla sua condizione atletica.
Gli allenamenti sul rullo proposti prevedevano sedute mirate al miglioramento di ogni qualita’ atletica: lavori di forza e potenza, lavori di intensita’, lavori al medio, lavori in soglia.
In pochissimi casi l’allenamento è durato piu’ di 90 minuti: QUALITA’ e non VOLUME.
Il grafico ci mostra come nell’intero periodo di lockdown, il biker in questione ha mantenuto un buonissimo stato di forma (TSB), con un valore molto vicino alla condizione ideale.
Questo perché abbiamo alternato sedute più intense ad altre più aerobiche e soprattutto perché il delle totale ore di allenamento settimanale è sempre stato tra le 10-12 ore, permettendo al corpo un adeguato recupero.
Alla fine della quarantena Luca si è potuto testare direttamente da casa sua e il risultato del test è stato sorprendente per entrambi.
Con un lavoro oculato siamo riuscito a portare questo biker ad un livello veramente alto: il lavoro paga e questo ne è un esempio lampante.
Non essendoci gare in programma nel breve periodo, è fondamentale la gestione della fase post lavoro indoor. Avendo fatto tanto specifico sul rullo, il prossimo macrociclo sarà indirizzato verso un lavoro di resistenza che permetterà all’atleta di ritrovare il giusto feeling con la pedalata.
Abbiamo deciso di lasciare sue sedute di endurance libere nel weekend, che permetteranno a Luca di pedalare senza l’assillo di tabelle o training specifici.
Il tutto dovrà essere fatto con gradualità, permettendo al fisico di metabolizzare i moltissimi lavori specifici svolti nei mesi precedenti.
Non ci sono segreti per il successo. E’ il risultato di preparazione, duro lavoro ed apprendimento degli errori fatti in passato.
Solo così un preparatore atletico potrà avere il meglio dal proprio atleta.
Se vuoi approfondire l’argomento: www.shprohgram.it
Giovanni Gilberti
Fonte: Solobike.it