Silenzio. Parla Eli Iserbyt
Non è di certo una novità la rivalità tra Belgio ed Olanda, soprattutto nel ciclocross. E vincere in terra olandese per un belga è sicuramente grande soddisfazione.A Valkenburg è successo proprio questo. Eli Iserbyt non solo ha vinto il titolo iridato Under 23, il secondo dopo quello conquistato nel 2016, oltretutto in terra olandese, ma soprattutto l’ha fatto battendo l’idolo di casa, nonchè campione del mondo uscente, Joris Nieuwenhuis. Normalmente si pensa ad un crossista come ad un atleta fisicamente potente, ma Iserbyt è tutt’altro atleta. Nonostante questo il belga ha fatto gara di testa, allungando fin dalle prime battute, senza lasciare scampo a nessuno. Tanto più che l’altro grande favorito, l’inglese Tom Pidcock, è naufragato fin dal 1° giro, chiudendo poi con un desolante 15° posto.Iserbyt si è involato indisturbato e senza problemi verso il suo secondo titolo mondiale Under 23. Prendendosi anche la soddisfazione, sul traguardo, di zittire il rumoroso e folto pubblico olandese presente. Nieuwenhuis si è dovuto accontentare della 2^ piazza, mentre il bronzo è andato al francese Yan Gras. Giù dal podio, al 4° posto, un altro dei favoriti, il ceco Tupalik. Miglior azzurro, come da pronostici, è stato Jakob Dorigoni, col suo ottimo 8° posto. 21° Stefano Sala, 32° Daniel Smarzaro, 33° Matteo Vidoni e 43° Antonio Folcarelli.(Max Alloi)