Sofia Goggia racconta il suo allenamento estivo in MTB e la sua passione per la bicicletta
SG: la prima bicicletta che ho usato è stata quella di mio fratello, mentre la prima bicicletta che mi è stata comprata è stata una mountain bike rossa quando avevo nove o dieci anni. La usavo la domenica insieme a mio padre andando su e giù da Città Alta.
SG: Da quando hanno preso sempre più piede le e-bike ho ripreso ad andare in bici, ho trovato un gruppo di amici a Bergamo che andavano tutti i sabati. Era l’anno del lockdown (estate 2020), e dopo un giro al Tonale mi sono divertita moltissimo e una settimana dopo avevo la mia prima e-bike. Mi è piaciuto particolarmente il contatto con la natura, con la montagna, e il fatto di fare un po’ meno fatica rispetto a una mountain bike normale. Ho subito capito che sarebbe potuto diventare un grande strumento di allenamento, anche grazie al fatto che presenta una pedalata che non ha mai dei momenti di sforzo massimo, soprattutto utilizzandola come lavoro alternativo per un cardio più blando.
SG: tutti gli sport che hanno velocità e curve sono affini, indipendentemente dal mezzo utilizzato. Trovo moltissima affinità tra la bici sui sentieri – io sono amante dei flow – e le piste da sci: lettura del terreno costante, capacità di gestire l’imprevisto, affinare la percezione delle linee e delle traiettorie. Per me è molto allenante, anche per mantenere quell’aspetto di velocità e di curve che d’estate, non avendo le piste invernali, non si può mantenere.
SG: il mio svago preferito, la mia giornata di sfogo e libertà, è una giornata in e-bike con gli amici dove si sta in giro tutto il giorno per i sentieri di montagna. Quando vado in bici, infatti, provo un senso di divertimento incredibile.
SG: Cervinia secondo me ha uno dei ghiacciai messi meglio in Europa negli ultimi anni, e soprattutto nella prima parte di estate ci consente di lavorare in condizioni ottimali. Poi io porto sempre con me la bici, quindi almeno un pomeriggio durante il raduno me lo faccio, che sia andare solo in salita o fare un po’ di bike park.
SG: con Merida mi sto trovando bene, è un bel “giocattolino” come mi piace definirlo, è una bici abbastanza versatile, molto agile e bella per fare enduro. Solitamente a un atleta, per stare concentrato, si dice “stai sul pezzo” o “stai in gamba”, ma a questo punto io direi “stiamo in sella”.
Ph. Davide Morello Ph.