Sosna vince nella Uci marathon series di Sakarya
Katazina Sosna ha riportato la maglia di campionessa lituana marathon dopo due anni sul primo gradino del podio di una prova dell’UCI Marathon Series, a Sakarya (in Turchia), tutto sembrava andare nel modo meno felice per l’atleta del Torpado Factory Team, ma a meno di 20 chilometri dal traguardo, Katazina Sosna in sella alla sua Torpado ReNero ha tirato fuori dal cilindro uno dei suoi conigli.
Una gara lunga e complicata da interpretare quella di Sakarya, che ha visto Katazina Sosna, ancora in una condizione fisica non ottimale, accusare ritardi discreti dalla testa della corsa. La sua maglia di campionessa lituana e la forza di volontà abbinata alla sua grossa cilindrata hanno però fatto in modo di limare quello svantaggio fino a ribaltare completamente le sorti di una gara che sembrava segnata. A 14 chilometri dalla conclusione Katazina si impossessa della leadership e porta a compimento il suo obiettivo, tornare a vincere una prova dell’UCI Marathon Series, l’ultima era stata la ROC Marathon lo scorso anno, e questa volta in condizioni di caldo estremo.
Con questa meravigliosa vittoria che accresce ulteriormente il morale della fuoriclasse lituana, Katazina Sosna consolida la prima posizione nel ranking UCI Marathon e scala quello dell’UCI Marathon Series. Kata è tornata a essere la regina delle marathon e questo inizio della seconda parte di stagione lo dimostra.
Le dichiarazioni di Katazina Sosna dopo il traguardo: «Dopo la ricognizione di sabato e le piogge pensavo che sarebbe stata massacrante, rispetto al mondiale del 2020 il tracciato è diventato molto più tecnico con rocce e molti solchi. La partenza è stata fuoco e fiamme dall’inizio e io ho cercato di gestire al meglio le mie forze perché attualmente non sto ancora benissimo. Ho fatto tutte le salite in sella e alla fine del secondo giro in programma vedo che la Tanovic, fino a quel momento in testa, su una salita ripida scende a piedi mentre io continuo in sella. All’ultima feed zone sono passata davanti e nell’ultimo settore tutto in pianura ho dato fondo alle mie energie per aumentare il vantaggio e andarmi a prendere questa vittoria di cui sono estremamente orgogliosa. Devo ringraziare lo staff perché come sempre la mia bici era perfetta anche in queste condizioni e durante la gara ho avuto tutto il supporto necessario, anche se devo lavorare ancora, con questa vittoria spero di essermi sbloccata».