Spettacolo e adrenalina a Lignano per il GP Bella Italia Village: la cronaca di una domenica entusiasmante alla terza tappa Giro d’Italia Ciclocross
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La terza tappa del Giro d’Italia Ciclocross non è stata avara di sorprese, colpi di scena e capovolgimenti di fronte, infiammando gli animi con una passione che solo i “ballerini delle due ruote” sanno dare, per usare una felice espressione del direttore del villaggio Bella Italia Antonio Balduit. «È vero che sono di parte– ha affermato durante la giornata Balduit, che è anche ciclista – ma qui oggi ‘ASD Romano Scotti ha portato il ciclismo più bello, più entusiasmante e noi siamo bn lieti di ospitare la famiglia del Giro d’Italia Ciclocross e non vediamo l’ora di continuare la collaborazione in futuro, con eventi ancora più importanti». Anche tra gli organizzatori c’è motivo di gioire: «Aver portato qui oltre 500 atleti in un percorso altamente spettacolare e in una location fantastica come il Bella Italia Village – spiega il vicepresidente Sergio Scotti – è la nostra più grande soddisfazione e pensiamo che nostro papà Romano da lassù sarà fiero di questa festa del ciclocross. Grazie agli atleti ma anche e soprattutto al Bella Italia per aver messo a disposizione di tutti questo paradiso dello sport. La tanta passione dimostrata dagli addetti ai lavori e dai team è la dimostrazione di aver lavorato bene»
Solo sul finire della gara degli uomini open è giunta la triste notizia della scomparsa in una gara di ciclocross in Abruzzo di un atleta amatoriale. Una nota amara che stende un velo di mestizia su una grande festa dello sport, specialmente per tutti gli appassionati di questa disciplina «L’ASD Romano Scotti e la famiglia del Giro d’Italia Ciclocross sono scossi e amareggiati dalla perdita di un caro amico del ciclocross, Dimitri Buttarelli. Alla sua famiglia la nostra più cara vicinanza e quella di tutto il movimento».
Di seguito la cronaca dettagliata di tutti gli appuntamenti agonistici di giornata. Le classifiche delle singole gare e del ranking generale per le maglie rosa è consultabile a questo link.
GIOVANISSIMI G6 (12 anni) – Nome nuovo in questo inizio di stagione, un altoatesino che sconvolge le carte in tavola. È Niclas Pallweber (Sunshine Racers Nalles), tallonato per tutta la gara da 4 immediati inseguitori. Una situazione in continua evoluzione, ricca di colpi di scena, tanto è che sul rettilineo d’arrivo si presentano in tre ed è l’altoatesino a precedere Cristian Fantini e Matteo Gabelloni. A livello femminile vittoria della locale Bianca Perusin (ASD DP 66) che precede la ligura Irma Siri saldamente in testa per la maggior parte di gara salvo poi cedere nel finale, mentre sul percorso cominciavano a cadere le prime gocce di pioggia della giornata agonistica. Completa il podio Virginia Iaccarino.
ESORDIENTI (13-14 anni) – Letteralmente scatenata la Cicli Fiorin in campo maschile e femminile nella prima delle gare riservate alle categorie giovanili. Alessandro Mario Dante transita al primo giro con 8” di vantaggio sulla maglia rosa Matteo Fiorin e impone sin da subito il ritmo alla gara. Alle loro spalle il vuoto, ma lo scenario cambia al secondo dei tre giri previsti, con Dante che dilata il suo vantaggio addirittura a 34 secondi mentre alle sue spalle si forma un gruppo all’inseguimento di 4 unità con tutti i migliori e la maglia rosa senza collaborazione, che dovrà sprintare per meritarsi la seconda posizione e conservare il simbolo del primato. Ma non ci riuscirà e, pur ex aequo, il simbolo del primato passerà sulle spalle del compagno Dante. Tra le ragazze Aurora Pallagrosi (team Mountain Civitavecchia) tenta il riscatto dopo i due precedenti argenti e affronta da subito la maglia rosa Federica Venturelli (GS Cicli Fiorin), con un distacco in lenta progressione durante tutta la gara e al traguardo è apoteosi per il Race Mountain Civitavecchia per la prima vittoria di stagione dopo una rincorsa durata tutto il mese di ottobre.
ALLIEVI (15-16 anni) – È la gara più partecipata di giornata ed è quella su cui il cielo sembra volersi accanire di più. Acqua in testa ai 120 corridori dal primo all’ultimo metro, in una gara ricchissima di colpi di scena in un crescendo di epicità. Si rinnova la sfida Piemonte-Abruzzo-Puglia (Gioele Solenne, Lorenzo Masciarelli e Vittorio Carrer) con il pugliese del team Eurobike messo fuori gioco da un irreparabile guasto meccanico pochi metri dopo l’uscita della corsia box. Occhiali sporchi di fango e vista annebbiata a rendere più complesso il transito nella pineta. All’arrivo lo scenario è esattamente l’opposto di Forni Avoltri: è sprint lunghissimo ma ad avere la meglio questa volta è la maglia rosa di Gioele Solenne (ASD Team Bramati), che con una volata magistrale e un urlo liberatorio brucia sul traguardo l’abruzzese Lorenzo Masciarelli(Callant Doltcini Cycling Team). A difendere i colori della Puglia ci pensa il biscegliese Ettore Loconsolo (Team Eurobike Corato), che dopo una gara in crescendo sprinta sul traguardo mettendo in bella vista la sua maglia tricolore di campione italiano.
Tra le ragazze prova di forza di Lucia Bramati (ASD Team Bramati), che con decisione strappa la maglia rosa dalle spalle di Sara Fiorin, che complice una prova opaca scivola in terza posizione. La Bramati, figlia d’arte, bissa il successo di Forni Avoltri, prendendo il largo su un drappello di quattro ragazze sin dall’avvio della competizione. Seconda un’ottima Martina Recalcati (Cicli Fiorin) e terza Alice Papo (ASD DP 66).
JUNIORES UOMINI (17-18 anni) – Tra le tante è stata probabilmente la gara a più alta intensità, letteralmente al cardiopalma. Sotto il diluvio universale, che non ha concesso tregue nemmeno durante i 90 minuti di prova percorso, sono andati via subito in tre, Samuele Leone della Merida Italia Team, Emanuele Huez (KTM Alchemist) e la maglia rosa Davide Toneatti. La sfida è tra di loro sin dal termine del primo giro, alle loro spalle un deserto e sono nelle fasi conclusive si registra l’allungo decisivo di Toneatti, che in maglia rosa conquista la sua terza tappa di fila e brilla a quota 90/90 in classifica generale. «Sono veramente contento anche per la settimana scorsa e la gara fatta in Coppa molto vicina al podio – ha commentato l’atleta di Daniele Pontoni – oggi è stata molto dura, non sono stato molto bene durante tutta la settimana ma sono venuto qui per giocarmi la vittoria. Oggi mi sono divertito nel pezzo nella sabbia, sembrava un percorso davvero del Belgio. La pioggia ci ha dato insidie, abbiamo deciso di cambiar le ruote prima della gara ed è stata la scelta giusta». Sul podio i compagni di fuga della prima ora Leone e Huez.
DONNE OPEN – Tra le donne Francesca Baroni al comando sin da subito, autrice di una gara magistrale che ha visto dilatare un vantaggio già notevole al primo giro. Dà del tu al fango, alla sabbia, alla pioggia. La partecipazione in coppa del mondo a Berna le ha fatto più che bene, al punto che la ragazza toscana della Selle Italia Gurerciotti Elite precede per tutta la gara di oltre un minuto Alessia Bulleri (Merida Italia Team), vincitrice uscente del Giro. Attardata la maglia rosa di Sala Casasola, tallonata da vicino da Nicol Fede(Cadrezzate). Ancora ottima prestazione di Gaia Realini, la maglia bianca. Fuori dai giochi per le prime posizioni la campionessa italiana juniores Alessandra Grillo.
Al traguardo è apoteosi per la portacolori del Team Selle Italia Guerciotti Elite, ritrova la vittoria nel Giro d’Italia Ciclocross. Seconda l’altra toscana (dell’isola d’Elba) Alessia Bulleri. Fede allunga su Casasola nelle fasi finali di gara e conquista il terzo gradino del podio. Piazzamenti importanti alle loro spalle, con la maglia bianca Gaia Realini che festeggia il rafforzamento della leadership nella sua speciale classifica.
«Sono riuscita subito a partire bene e sono stato subito prima, cercando di aumentare il passo per prendere più distacco possibile. Ho visto che andava tutto bene, ho cercato di mantenere costante l’andatura per contenere i rischi, mi sentivo anche bene. Mi sento felice – ha commentato radiosa Francesca Baroni – L’esperienza di Coppa serve molto, questo è un percorso da coppa del mondo, insegna tante cose sia a livello psicologico che tecnico qui era veramente un percorso spettacolare, nella pineta e con tratti di sabbia, molto bello, tecnico e scorrevole al punto giusto, con questo tempo che lo ha reso ancora più insidioso è stato il vero ciclocross. In gara si sentiva che pioveva ma non ci pensavo, perché ero concentrata sulla gara, quindi posso dire di non essermene accorta affatto»
Sul traguardo ha esultato come se avesse vinto la gara assoluta, stra-felice per la riconferma della sua maglia bianca. Ha ancora tantissime carte da giocare e ha stupito tuti ancora una volta con una gara straordinaria. Gaia Realini(Vallerbike): «Ho esultato così perché è stata molto dura, una battaglia infinita con la Zontone, ma mi sentivo bene. L’esperienza della Coppa del Mondo è stata molto d’aiuto perché abbiamo corso con le più grandi, tutto diverso, tutto nuovo. Abbiamo trovato sino ad ora tre scenari diversi, acqua, sole, sabbia e mi sono trovata bene sui tutti e tre».
Leggermente in difficoltà, 4^, ma saldamente in rosa, Sara Casasola (ASD DP 66) non perde mai lo splendido sorriso: «Il percorso era molto bello, la gara era parecchio divertente, poi la pioggia l’ha reso ancora più insidioso, ho fatto una partenza un po’ bruttina poi ho recuperato, ma andava bene lo stesso. Stiamo lavorando per far tornare la gamba a livelli»
UOMINI OPEN – Solo la gara regina di giornata ha avuto il privilegio di partire con il diluvio, assaggiare qualche folata di vento (scirocco) e alla fine concludersi con un timido sole che faceva capolino tra le nuvole. Certamente per festeggiare la prima vittoria da papà di Cristian Cominelli, che è salito sul podio stringendo in braccio il figlioletto Bryan di 9 mesi. Cominelli (Cycling Cafè Racing Team) ha approfittato di uno dei tratti più congeniali alle sue caratteristiche, il rettilineo, per sfuggire alla morsa di Stefano Sala (Guerciotti Selle Italia Elite) e Marco Ponta (Fun Bike Cussigh), mentre alle loro spalle infuriava la battaglia per la maglia rosa, con Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) e il vincitore di Forni Avoltri Martino Fruet (Team Lapierre Trentino Alè) in un appassionante duello che ha progressivamente allontanato Matteo Vidoni (ASD DP 66) e ha permesso al laziale di tornare a vestire i simboli del primato.
«Una vittoria particolare, il mio bimbo mi ha poetato fortuna, è la prima vittoria insieme a lui – ha dichiarato raggiante – Sono felice perché è solamente la seconda gara di stagione, impegnativa per la sabbia e complicata dalla pioggia. A metà gara ho attaccato, sono rimasto da solo e sono riuscito ad amministrare negli ultimi giri. Percorso molto diverso dai classici, la maggior parte del fondo è sabbioso e sicuramente è uno dei tracciati più belli in generale che abbia mai visto, la parte più tecnica con le dune di sabbia e i pezzi a piedi era il più duro per me, poi anche dopo l’arrivo c’era molto da spingere e sono riuscito a fare la differenza».
GARA MASTER – È stata sfida tra la maglia rosa e Giovanni Gatti e Simone Cusin per la vittoria nella fascia 1, un percorso estremamente selettivo che ha prodotto sin da subito distacchi abissali, al punto che lo stesso Massimo Folcarelli, partito dalla fascia 2, non è riuscito a recuperare il gap dalla testa della corsa come fa di consueto. 90 gli atleti al via con una sostanziale equa divisione numerica tra le due fasce e un buon numero di ragazze. I master sono stati gli unici a correre all’asciutto. La fascia 1 si è conclusa con la vittoria di Giovanni Gatti, che conferma la maglia rosa, su Cusin. Terzo gradino del podio per Leonardo Caracciolo, mentre in fascia 2 è Folcarelli a precedere Gianfranco Mariuzzo e Sergio Giuseppin. Anche se terza sul podio, Elis Simeoni conferma la maglia rosa tra le ragazze. Tappa ad appannaggio di Tamara Fabbian su Sabrina di Lorenzo.