Strade Bianche: Van Aert finalmente a bersaglio

Uno spettacolo degno della ripartenza del grande ciclismo. Le Strade Bianche versione estiva, spostate al primo agosto da marzo a causa della pandemia, non hanno tradito le attese e dopo il successo nella gara femminile dell’iridata Van Vleuten, nella 14/a edizione della prova maschile ha trionfato il belga della Jumbo Visma Wout van Aert.

Van Aert è un fuoriclasse del cross, di cui è stato campione del Mondo tre volte (2016-2017-2018). Ma è anche un grande interprete delle gare su strada e questo successo è una grande rivincita dopo l’incidente che lo aveva estromesso dal Tour de France lo scorso anno. Il 25enne belga alle Strade Bianche era già arrivato due volte terzo, nelle ultime due edizioni, e stavolta nella classica degli sterrati senesi, resi durissimi dal caldo, ha fatto la differenza nell’ultimo tratto, quello di Le Tolfe.

BRAVO DAVIDE – E l’Italia? Resta ferma a un successo, quello di Moreno Moser nel 2013, ma stavolta nella classica di Rcs Sport/Gazzetta si è fatta valere nonostante la caduta in cui è stato coinvolto Nibali e la foratura di Ciccone, e lo dimostrano le grandi prove del campione d’Italia Davide Formolo, secondo, e del re del Fiandre Alberto Bettiol, quarto. Bene anche Schachmann, terzo, e Fuglsang, quinto. Mai in corsa Sagan e Alaphilippe, la durezza della giornata la si può testimoniare in un dato: Diego Rosa, 10°, ha chiuso a 7’45”.

Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore ha dichiarato: “Dopo due podi nelle ultime due edizioni delle Strade Bianche ho acquisito molta fiducia nelle mie possibilità di far bene in questa corsa. Vincere non è mai facile, è stato più difficile nelle circostanze di oggi e questo rende questo successo ancora più bello. È la prova che ho raggiunto un ottimo livello. Vincere le Strade Bianche a soli 25 anni, con il mio background di ciclocrossista, è una grande soddisfazione.”

RISULTATO FINALE
1 – Wout van Aert (Team Jumbo – Visma) 184 km in 4h58’56”
2 – Davide Formolo (UAE Team Emirates) a 30″
3 – Maximilian Schachmann (BORA – hansgrohe) a 32″

FONTE: FCI/www.gazzetta.it
foto: @stradebianche