Sulla scia della..Dolomiti superbike: sfida Moelgg-Heel
Il 13 luglio Südtirol Dolomiti Superbike. Intervista a Werner Heel e Manfred Moelgg. Due percorsi di 113 km (ore 7.30) e 60 km (ore 8.45)
25.a edizione contest di Formula Bici – il ciclismo per tutti
Il 13 luglio la Südtirol Dolomiti Superbike festeggerà la 25.a edizione, sempre con la Val Pusteria e Villabassa protagoniste lungo i percorsi di 60 km e 1.785 metri di dislivello (ore 8.45) e di 113 km e 3.357 metri di dislivello (ore 7.30). Se il contest di Formula Bici è il più partecipato e amato d’Italia per quanto riguarda le ruote grasse, il merito non è solo dei tanti campioni che l’affollano, ma anche e soprattutto dei corridori della domenica (sabato in questo caso…), e degli atleti provenienti da altri sport. Tra di essi due sciatori alpini, Werner Heel, da poco ritiratosi ed ora reduce da un corso allenatori di sci alpino sullo Stelvio (“Ora noto cose che prima mi sfuggivano”), e Manfred Moelgg, argento mondiale e con una Coppa del Mondo di slalom speciale all’attivo. I due abitano vicini e probabilmente si ‘passeranno a prendere’ per recarsi a Villabassa. Werner, come mai in gara? “L’ultima volta che partecipai era il 2011, ora non pratico più sport ad alti livelli e posso andare di più in bici. L’invito è arrivato dal responsabile degli organizzatori Kurt Ploner, che è un carissimo amico, ma sicuramente ho deciso di far parte di questa grande festa per la mia passione per le due ruote”. Cosa ti piace della Südtirol Dolomiti Superbike e come spieghi quest’afflusso di appassionati? “Le gare dolomitiche sono uno spettacolo come ambiente e natura – prosegue Heel – non hai molta possibilità di guardarti attorno durante la gara ma tanti partecipanti arrivano prima e si godono il paesaggio. Nel pre-gara c’è sempre tensione nervosa, come nello sci”. Differenze tra le due discipline? “Quando sei abituato a competere, anche quando smetti c’è sempre questo tipo di adrenalina. La differenza è che nella mountain bike vedi negli occhi i tuoi “avversari” mentre nello sci sei contro te stesso e il cronometro”. E come avversario avrai il tuo ex collega Moelgg: “Così possiamo fare macchina unica! Manfred va fortissimo in bici ma in discesa dovrà stare attento, lì potrei batterlo”. Chi arriva davanti? “Certamente lui”. A proposito di Manfred Moelgg, la passione dell’altoatesino per la bicicletta è risaputa: “Pedalo molto volentieri a prescindere dall’allenamento in funzione per lo sci – afferma Manfred – riesco a staccare molto bene, faccio i miei giri, ci sono belle sfide e quando la gamba va è meglio, in bici puoi fare tanto. Mi diverto, abbiamo un gruppo di amatori con cui si pedala spesso”. E nel gruppo c’è anche Werner? Ha detto che in discesa ti stacca… “Sì, forse… diciamo che solo lì va forte”. Gareggerai nel suo stesso percorso: “Sì, perché per via di allenamenti in palestra non riesco a fare il lungo, proverò ad andare abbastanza veloce, di solito finisco nei primi 40”. Come valuti il percorso? “Il dislivello è importante ma non è una gara troppo tecnica e riserva percorsi molto belli con panorami incredibili, per questo piace agli amatori, e i sentieri sono larghi”. Come procede il tuo allenamento? “Sono appena tornato dopo tante settimane di atletica, il prossimo sarà Passo allo Stelvio per quattro giorni, mentre il 20 agosto parto per l’Argentina, tre settimane a fare preparazione su pista, nella Terra del Fuoco da 13 anni e ci vado sempre molto volentieri”. Un pronostico sulla tua Südtirol Dolomiti Superbike? “Oggi ho lavorato di gambe, vediamo in che condizioni ci si presenta, proverò a spingere al massimo i miei 80 kg, voglio esagerare, arrivare tra i top 30 sarebbe un gran risultato”. Davanti o dietro Heel? “Troppo facile, certamente davanti, è per quello che si pedala, c’è mio fratello che è anche il mio skiman e altri amici da battere. Chi perde paga!”.