Super Van Aert: alla Milano-Sanremo doma in volata Alaphilippe
Il belga della Jumbo-Visma, reduce dalla vittoria alle Strade Bianche, si è dimostrato il più in forma del momento superando il campione in carica Alaphilippe. Gara spettacolare sul percorso inedito.
E’ del belga Wout Van Aert l’edizione numero 111 della Milano-Sanremo, la prima della storia che si è disputata in piena estate dopo lo stop di tutte le attività sportive a causa della pandemia di coronavirus e che ha modificato radicalmente il percorso dopo il rifiuto dei sindaci di alcuni comuni del litorale savonese di consentire il passaggio della Classicissima.
LA VOLATA
Al termine di 305 km spettacolari tra Lomellina, Monferrato, Langhe e basso cuneese, prima di ritrovare il mare e il percorso tradizionale a Imperia, il campione della Jumbo-Visma si impone in volata per pochi centimetri su Alaphilippe, il vincitore dell’anno scorso, con il quale aveva spianato la discesa del Poggio prendendosi il minimo vantaggio decisivo. A 2 secondi il gruppo di una quarantina di unità, regolato dall’australiano Matthews, con Sagan quarto e ancora una volta piazzato ma senza vittoria e Nizzolo quinto primo degli italiani. Van Aert aveva vinto la settimana scorsa le Strade Bianche ed era finito terzo alla Milano-Torino: insomma, ha confermato alla grande il ruolo di più forte in gara.
LA GARA
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La corsa, partita alle 11.07, si vivacizza subito con la fuga di sette elementi: Bais, Boaro, Mazzucco, Tonelli, Cima, Carretero e Frapporti. Si viaggia a oltre 40 di media nella prima ora, i fuggitivi arrivano ad avere un vantaggio di 6’30” ma sulle rampe di Niello Belbo e poi sull’ascesa del Col di Nava il gruppo aumenta la velocità e riduce il distacco fino al ricongiungimento a Pontedassio, sulla lunga discesa che porta verso Imperia. Cade Trentin (probabile frattura della clavicola), Nibali si fa vedere nella prima parte tecnica della discesa, poi a Imperia Alaphilippe deve cambiare bicicletta. Ritrovata l’Aurelia, cominciano le scaramucce: sulla Cipressa ci provano Ciccone, Lutsenko e Mosca, in discesa poi si fa largo Oss che prende una decina di secondi di vantaggio ma viene risucchiati proprio all’imbocco del Poggio, mentre Ewan e Gaviria sono i primi velocisti a cedere alla durezza della corsa e ai 35 gradi. Sul Poggio la Sanremo si infiamma: prima ci prova Moscon, poi si involano De Gendt e Brambilla, con l’italiano che cerca di aprire la strada a Nibali. Ma sul tratto più duro la sparata di Alaphilippe è impressionante, con Van Aert che a denti strettissimi riesce a non perderlo di vista e Nibali che tenta inutilmente di rimanere a contatto. Il vincitore del 2019 scollina da solo in vetta, ma in discesa Van Aert lo raggiunge, mentre alle spalle Formolo prova a ricucire. Nulla da fare per gli inseguitori, i due fuggitivi filano d’amore e d’accordo e arrivano a giocarsi la vittoria in volata: Van Aert parte lunghissimo e riesce a resistere al ritorno del francese, che nell’ultimo chilometro sembrava aver guadagnato la posizione migliore per lo sprint. Un’impresa pazzesca, quella del belga, commentata con una frase davvero simbolica: «In una settimana ho vinto Strade Bianche e Sanremo: adesso posso anche ritirarmi».
Fonte: gazzetta.it